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I befanini toscani – La Cucina Italiana

I befanini toscani - La Cucina Italiana

“La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte…” e siccome ama le tradizioni locali, al posto dei cioccolatini porta dei biscottini ai bimbi buoni in Toscana: scoprite come si preparano

Paese che vai, tradizione gastronomica che trovi. In un paese come l’Italia questo è un dogma, e ancora di più durante il periodo delle Feste. Se le ricette e le usanze natalizie ormai sono abbastanza note e condivise anche fuori dai confini regionali, non tutti sanno che anche per l’Epifania ci sono delle vere e proprie chicche gourmet. Mai sentito parlare dei biscotti befanini, tipici di alcune zone della Toscana, ad esempio?

befanini

La ricetta dei Befanini secondo il Ciocco Tenuta e Parco

Per preparare in casa questi tipici biscottini avrete bisogno di 1 kg di farina, 700 g di zucchero, 250 g di burro a temperatura ambiente, 6 tuorli e 4 albumi e mezzo, una bustina di lievito e scorza di arancia e limone. I befanini vanno poi farciti con del marzapane, preparato con 300 g di mandorle tostate e tritate, 280 g di zucchero, altra scorza di arancia e limone, alchermes, rum, cognac e sassolino.

Il procedimento

Per prima cosa preparate la frolla: basterà semplicemente lavorare gli ingredienti insieme fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, da far riposare in frigo per almeno mezza giornata.
Trascorso questo tempo, preparate un marzapane alquanto consistente impastando gli ingredienti necessari.
Stendete la frolla con un mattarello e ritagliate i biscotti di varie forme, ponete al centro di ogni biscotto un cucchiaino di marzapane e chiudete i bordi esterni pizzicando la pasta, idealmente con delle pinzette in metallo. Decorate con fiorellini, foglioline o altri ornamenti e fate riposare per circa un giorno, prima di cuocere i biscotti a 200 gradi finché non sono dorati. Spolverizzate i befanini di zucchero a velo appena sfornati e fate freddare.

Storia e tradizione dei biscotti dell’Epifania

Come ogni ricetta tipica che si rispetti, anche quella dei befanini, in realtà, si presta a diverse varianti ed interpretazioni. Spesso, ad esempio, il marzapane si sostituisce con gli zuccherini colorati.
Tipici della Valle del Serchio, zona della Toscana, compresa tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco Emiliano, che si estende dalla piana di Lucca alla Garfagnana, i befanini si preparano tra il 5 e il 6 gennaio. In questa zona, la festa dell’Epifania è talmente sentita e radicata che nel 1897 Giovanni Pascoli, poeta originario della zona, dedicò una poesia alla Befana.

 

Photo credits: BIRIA – ufficio stampa

» Polpette di granchio – Ricetta Polpette di granchio di Misya

Misya.info

polpette di granchio sono una vera e propria delizia. Perfette per ogni occasioni, sono particolarmente adatte secondo me alla tavola delle feste proprio perché sono semplici da fare e simpatiche da servire, oltre che deliziose, pur nella loro ricercatezza. Se ancora siete in fase di definizione del menu della vigilia di Capodanno, per esempio, potrebbero essere un’ottima aggiunta alla vostra tavola di San Silvestro 😉
Saranno infatti la mia new entry nella categoria antipasti infatti visto che queste polpette di granchio e riccio, durante le prove di menu sono andate a ruba 🙂

Innanzitutto lavate le patate, mettetele a cuocere in acqua fredda, portate a ebollizione e bollite per almeno 35 minuti o finché non saranno ben cotte e morbide, quindi pelatele e schiacciatele finché sono ancora calde.

Fate un soffritto con aglio, olio e prezzemolo, quindi unite prima la polpa di granchio e dopo un paio di minuti anche quella di riccio, fate insaporire ed eliminate l’aglio.

Unite alle patate schiacciate, lasciate intiepidire, quindi incorporate anche l’uovo, aggiustate di sale e create le polpettine, poi passatele nel pangrattato.

Fate scaldare un po’ di olio in una padella, quindi cuocete le polpettine facendole rosolare per bene da tutti i lati fino a doratura, quindi scolatele e fatele asciugare su carta da cucina.

Le polpette di granchio sono pronte, servitele subito.

Antipasti di Natale: 30 tartine natalizie

Antipasti di Natale: 30 tartine natalizie

Si avvicina il 25 dicembre ed è il momento di studiare il menu, a partire dagli antipasti di Natale! Qui la nostra raccolta di sfiziose tartine, regine delle feste

State pensando al menu per il 25 dicembre e non sapete da dove partire? Noi vi consigliamo di dare uno sguardo a queste tartine. Uno dei più classici antipasti di Natale perfetto per creare la giusta atmosfera e divertire i commensali tra un assaggio e l’altro.
Conviviali, mignon e sfiziose, le tartine sono ideali anche per avvicinarsi alla tavola in attesa di servire l’antipasto. Uno stuzzichino tira l’altro, magari accompagnando il primo calice di vino e… festa sia!

Ma perché questi piccoli assaggi risultino divertenti, spensierati e golosi, non dovete dimenticare alcuni dettagli che li trasformeranno da piccoli pezzi di pane guarniti in vere e proprie piccole esplosioni di gusto.

La varietà

Partiamo dall’idea che non stiamo preparando un piatto base, uno di quelli senza fronzoli, ma con molta sostanza. Qui sono gradite le piccolissime porzioni, le decorazioni, i colori e i mix di gusto. A rendere speciale il momento delle tartine è quell’aria di festa che avvolge i commensali che si troveranno a scoprire una piccola ricetta differente a ogni assaggio. Dunque non dovranno mancare ingredienti base molto diversi tra loro come salumi, pesce affumicato, formaggi e salse; ma anche verdure e differenti tipi di pane. Potremo infatti giocare con il classico pane bianco accostato a quello di segale, al pane nero, a quello a base di cereali e così via.

I dettagli preziosi

A rendere speciali gli antipasti di Natale non è solo il numero di assaggi proposti, ma anche la qualità degli ingredienti. Tradizionalmente infatti alcuni alimenti pregiati sono riservati alle grande occasioni e annunciano l’importanza del pasto che si condivide. Per coccolarci un po’ dunque decoriamo qualche tartina a base di salmone o uova con una puntina di caviale di storione, concediamoci piccoli assaggi di foie gras o tartine con tartare e scaglie di tartufo.
Basterà scegliere uno di questi ingredienti pregiati da mixare a quelli più ordinari per stupire tutta la tavolata.

Attenzione alle proporzioni

Uno degli errori più comuni che si fanno preparando le tartine tra gli antipasti di Natale è quello di dimenticarsi che la base di pane non deve mai prevalere sul resto. Più risulterà sottile in proporzione agli ingredienti usati per la decorazione, maggiore sarà il gusto del piccolo assaggio. La presenza di formaggi morbidi e salse è poi preziosissima per evitare che le tartine risultino asciutte e poco invitanti. Quando le preparate, abbiate comunque cura di assaggiare la prima al fine di dosare al meglio gli ingredienti e monitorare il risultato.

Le nostre 30 ricette

E ora che abbiamo ripassato le regole fondamentali delle tartine per il Natale, non resta che scegliere quelle che vi piacciono più dalla nostra raccolta nella gallery.

Ricerche frequenti:

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