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5 errori che si fanno con il fritto misto di pesce

5 errori che si fanno con il fritto misto di pesce

Riuscire a ottenere un buon fritto di pesce non è così scontato. Per un risultato che soddisfi iniziate ad evitare questi 5 errori

Il fritto misto di pesce è uno di quei piatti icona, che ognuno vorrebbe saper preparare ma che spesso ci tiene lontani per la paura di non riuscire a ottenere un risultato all’altezza, ma al contrario con pesci mollicci e straunti nel piatto. E’ un secondo che non conosce stagione e con una versione in ogni regione, con l’utilizzo di specie di pesci diversi, fritti con o senza pastella. Non si tratta di una preparazione semplice, ma seguendo i nostri consigli eviterete almeno i 5 errori con il fritto misto di pesce che troppo spesso si commettono eseguendo questa ricetta. Vediamo quali sono.

5 errori con il fritto misto di pesce

Sbagliare l’olio per friggere

Il segreto di una frittura perfetta sta nell’olio, che deve avere un punto di fumo alto. Il più indicato è l’olio di arachide, il cui punto di fumo è vicino ai 210°. Questa sua caratteristica fa sì che i cibi si friggano senza che l’olio bruci, trasmettendo al pesce quell’odore insopportabile di bruciaticcio.

Scegliere i pesci sbagliati

Ogni regione possiede la propria ricetta per il fritto misto di pesce, ma gli ingredienti che assolutamente non possono mancare sono calamari, triglie, gamberi, alici, merluzzetti e moscardini. Lasciate stare polpo, seppie o filetti vari.

…e non freschi

La qualità del pesce è insindacabile: deve essere freschissimo, profumare di mare e avere una consistenza ben soda. Evitate pesci congelati, in cottura rilascerebbero acqua, rendendo molle e flaccida la frittura.

Pastella si, pastella no

Tema caldissimo quello della pastella. I puristi della frittura di pesce dicono no. La regola è passare i pesci nella farina, ma non una qualsiasi, la semola, per pochi minuti, setacciandoli poi in un colino per togliere quella in eccesso e subito dopo tuffarli nell’olio caldo.

Cuocere in poco olio

Questo forse è l’errore più imperdonabile. Quasi si pensasse che se l’olio è poco, il pesce verrà meglio. Tutto il contrario. Per friggere bene è necessario friggere pochi pesci per volta, così la temperatura del condimento non si abbasserà. E cuocere in abbondante olio, in modo che il pesce ne sia tutto ricoperto: in questo modo occorreranno pochi minuti per ogni pezzo, che risulterà asciutto e croccante.

Nel tutorial ancora qualche consiglio per un fritto misto perfetto

I dolci estivi in 50 ricette da sogno

I dolci estivi in 50 ricette da sogno

Mousse, crostate, semifreddi, torte morbide, gelati… I dolci ci piacciono anche in estate. Eccoli in 50 idee da provare

Il caldo feroce fa sì che il nostro corpo chieda qualche zucchero in più. E la natura in estate è così generosa che sarebbe un vero peccato non gustarla appieno del suo splendore: fragole, ciliegie, albicocche, pesche, anguria, fichi e altre prelibatezze zuccherine richiamano alla preparazione di dolci freschi e golosi, capaci di racchiudere la gioia della bella stagione in ogni boccone.

Dolci al cucchiaio, da servire a fette o in monoporzione, queste ricette sapranno chiudere con gioia ogni pranzo o cena d’estate, così come essere serviti come spuntino, merenda o addirittura colazione, perché la giornata inizi bene, anche sotto al sole!

Dolci
Éclair alla ricotta con salsa di fragole.

E allora preparatevi a gustare mousse di ciliegie e crema di banana all’olio di oliva, guazzetto di pesche al pepe rosa, budino tricolore ai lamponi e fragole, strudel alle ciliegie, biscottini al lime, torta di nespole, mattonella con frutta al caramello, margherita con crema al lime, gaufre di Bruxelles, cupolette alla crema di amaretto, biscotto al cioccolato con gelato di cocco, torta al cioccolato, peperoncino e frutti rossi, anguria e lamponi con gelato allo yogurt, fiadone, zuppetta di albicocche con fragole e croccante di sesamo, focaccia brioche alle prugne, crostata di frangipane e frutta, sorbetto di pesca con lamponi, sorbetto di melone e zenzero, frozen Irish Coffee, gelatina di mango e frutta fresca, tartare di pesche miste e yogurt alla menta, sorbetto di lamponi e pomodoro, coppa di more, caprino fresco e confettura di rose, caramelle di cedro, dolce di pane nero e crema di formaggio, tartellette mignon ai fichi e noci, omelette dolce con frutta fresca, sfoglia con fichi al tabacco, gelato all’amaretto e susine al vino, granita al caffè, ravioli di fragoline con sorbetto di uva, eclair alla ricotta con salsa di fragole, crespella con lamponi, yogurt e miele, torta soffice al cacao con crema di fragole, tartufi con ciliegie sotto spirito, gelato mou, salsa di fragole e lingue di gatto al sesamo, torta al farro con frangipane e fragole, crostata meringata con crema di fragole, cake di carote e albicocche, ghiacciolini di frutta mista, torta lattementa e cioccolato, budino di mirtilli, stecco di gelato ai mirtilli e zenzero, dolce soffice con prugne al caramello, cheesecake di amaretti e nespole, crostatine al cacao con albicocche alla liquirizia, caprese alle ciliegie con gelato di burrata, spuma di yogurt con frutti rossi e grissini dolci, torta di farina saracena e semifreddo di more e yogurt con croccante.

I nostri 50 dolci per l’estate

Ricerche frequenti:

Ristorante sardo a Milano: le tapas di Frades

Ristorante sardo a Milano: le tapas di Frades

Da Porto Cervo a Via Mazzini 20 a Milano il viaggio è breve grazie a Frades. Ed è bello viaggiare a bocca aperta, quest’anno più che mai

Se siete in cerca di un buon ristorante sardo a Milano, la buona notizia è che c’è una novità pronta a conquistarvi in città. Anima sarda, contemporaneità e tantissima eleganza nei piatti e negli spazi di Frades che dalla sognante Porto Cervo sbarca nella via Mazzini per portare i prodotti e i profumi dell’isola nel centro di una città che ha tanta voglia di fermarsi per mangiare con le mani un piatto di fantastici culurgiones, serviti arrosto con un grandioso gazpacho di pomodoro.

Questo uno dei piatti forti firmati dall’Executive Chef Roberto Paddeu, anima di Frades insieme ai fratelli Fabio e Valerio. Un intreccio familiare così fitto da aver dato il nome al ristorante (Frades in sardo significa fratelli) e aver consentito ai fondatori del progetto nel supportarsi con forza nella missione, iniziata nel 2015, di valorizzare il patrimonio gastronomico dell’isola attraverso un format che sembra capace di parlare molte lingue.
A partire dalla quella sarda ovviamente, presente negli ingredienti autentici della Barbagia (la regione da cui provengono i fratelli di Orani), nei prodotti selezionati per la bottega e capace di trasformare le pareti di un elegante ristorante meneghino in un manifesto di appartenenza all’isola.

Ma Frades abbraccia il Mediterraneo che bagna la sua terra anche strizzando l’occhio all’abitudine spagnola del tapear, ovvero di assaggiare, condividere, degustare, davanti a un buon bicchiere di vino. O magari seguendo le proposte dei cocktail suggeriti in abbinamento ai piatti.

Cosa assaggiare

In un locale come Frades il consiglio non può che essere quello di affidarvi al vostro istinto. Perché varcata la soglia di questo ristorante sardo avrete la sensazione di non essere in un ristorante sardo, ma in un luogo in cui la Sardegna è pronta a concedersi senza troppi fronzoli, né evocazioni forzate. Il mio istinto mi ha portata verso i culurgiones arrosto con gazpacho di pomodoro camone, il sashimi di ricciola, prosciutto crudo di Fonni, fichi e teriyaki al mirto, il sandwich di triglia con maionese al lentisco e lorighirittas di Morgonori con brodetto di gambero rosso, basilico e lime.

Tanti piatti? Non se si condividono tra commensali!

Cosa portare a casa

Un passaggio in bottega è obbligatorio. Per perdersi tra gli autentici sapori di Sardegna, selezionati con cura ed esperienza e portare a casa salumi, formaggi, pasta, pane, vini e liquori. La buona notizia è che gli affettati sono proposti anche al taglio e sottovuoto, così come i formaggi. Tornare a casa senza salsiccia sarda, prosciutto, pecorino, fiore sardo e altri gioielli avvistati in vetrina è matematicamente impossibile.

Dove

Se siete a Milano, potete rifugiarvi nella Sardegna di Frades in Via Mazzini 20 (tel 391 386 3232), ma se questa estate puntate alla Costa Smeralda, la tappa è obbligatoria nel locale sulla Promenade di Porto Cervo, così come sulla Terrazza a Cala di Volpe.

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