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Le scope dolci della Befana sono un’idea dolcissima per portare in tavola un dolcetto a tema nel giorno dell’Epifania (anche se, volendo, potete riciclarle anche per Halloween, spacciandole per tema streghe 😉 ) Poco lavoro (giusto il tempo di preparare e sagomare la frolla e poi quello di assemblare il tutto col cioccolato fuso) per un risultato tenero, carino e anche goloso. Potete servirle come dolcetto nella giornata della Befana, o anche sfruttarle come pensierino da infilare nella calza… che ne pensate?

  • Tempo di preparazione preparazione: 35 min
  • Tempo di cottura cottura: 10 min
  • Tempo totale totale: 45 min + 1-2 ore di riposo
Scope dolci della Befana
Scope dolci della Befana

Procedimento

Come fare le scope dolci della Befana

Preparate la frolla, unendo tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolando velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Coprite con pellicola per alimenti e lasciate riposare in frigo per almeno 30 minuti.

Riprendete l’impasto, create 3 salsicciotti larghi circa 1-2 cm e divideteli in 5 tocchetti, che dovrete poi sagomare per creare le setole delle scopine: basterà creare un mezzo ovale e incidere poi le setole con i rebbi di una forchetta.

Disponete i biscottini sulla teglia rivestita di carta forno e cuocete a 180°C per circa 10-12 minuti o fino a doratura, in forno ventilato già caldo.

Sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare completamente, quindi sciogliete il cioccolato, intingeteci la cima dei pretzel e fateli aderire ai biscotti per creare i manici (utilizzate abbondante cioccolato in modo che non si stacchino!).
Man mano che sono pronte, disponete le vostre scopine su carta forno e lasciate asciugare completamente.

Le scope dolci della Befana sono pronte, non vi resta che servirle.

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Ricerche frequenti:

Le 10 parole più ricercate del 2021 in cucina

Le 10 parole più ricercate del 2021 in cucina

Prima di salutare il 2022, scopriamo cosa avete cercato su Google – e vi diamo anche le risposte così non dovrete più cercare!

Come di consueto, è arrivata la fine dell’anno e tutti noi facciamo un bilancio di com’è stato l’anno appena concluso. Il 2021, come anche il 2020, è stato per l’Italia un anno particolare, usando un eufemismo: coprifuochi, vaccini, nuovo governo Draghi, Eurovision, Europei di calcio, addii importanti a celebrità molto amate, come Raffaella Carrà.
E in cucina? Dando un occhio alla classifica delle parole più ricercate del 2021 in cucina, abbiamo uno specchio di quello cui gli italiani hanno voluto dare una risposta. Il 2021 ha visto, in linea generale, la voglia di ritornare a godersi la vita ma anche l’impossibilità di tornare a farlo ai livelli pre-pandemici; ha inoltre assistito alla messa in discussione del modello tradizionale di consumo del cibo e all’insorgere della pigrizia, seguita a un lockdown 2020 dove tutti – o quasi – hanno voluto cimentarsi come chef e panificatori tra le mura di casa propria. Guardiamo dunque la classifica ufficiale delle parole più ricercate del 2021 in cucina , da parte degli italiani, secondo Google.

Le 10 parole più ricercate del 2021 in cucina

10. Le uova strapazzate

Davvero gli italiani non sono in grado di farsi due uova strapazzate? Difficile a credersi, eppure un uovo strapazzato fatto bene non è così facile da fare. Io personalmente ho in mente da anni la ricetta di Tom Cruise – proprio lui – che prevede grande generosità col burro; inoltre richiede che si aprano le uova in una tazza e si sbattano appena un poco, senza strafare. In una padella calda, si versano le uova nel burro già sciolto e si lasciano rapprendere per un minuto, continuando a mescolare vigorosamente e spegnendo prima della cottura completa, sempre miscelando.

9. I ravioli in casa

Se il pane fatto in casa ha stancato, discorso diverso vale per la pasta fatta in casa: i ravioli, nello specifico, tengono botta in classifica anche per la convivialità richiesta nel prepararli. A dire il vero, però, “ravioli in casa” indica un’enorme famiglia di pasta ripiena, non solo italiana (che cambia di città in città lungo tutto lo stivale), ma anche di provenienza straniera, come i ravioli cinesi, i pierogi polacchi, ecc.

8. Il brodo di carne

Che Natale è senza brodo? Sono piuttosto sicuro che questa voce di ricerca sia stata utilizzata soprattutto in quest’ultima parte dell’anno. Il brodo piace a tutti, anche ai più giovani, sa di festa e recentemente è stato protagonista di un libro molto piacevole, “Il brodo di Natale in Emilia-Romagna” , di Irene Fossa e Mattia Fiandaca.

7. Il porridge

Stupisce un po’ trovare questa parola nella classifica delle parole più ricercate del 2021 in cucina, perché di porridge si parla già da qualche anno in Italia, e se ne conoscono piuttosto bene i vantaggi. Il porridge, che in italiano si potrebbe tradurre in “pappa d’avena” costituisce una colazione molto equilibrata, la sua preparazione richiede poco tempo ed è estremamente versatile. Sul porridge, che si può fare con acqua o latte (vaccino o vegetale), si può mettere letteralmente di tutto: miele, agave, mirtilli, fragole, fragole, banana, noci pecan, macadamia, noci brasiliane, ognuno scelga secondo i suoi gusti personali. Curiosità sul porridge: si ritiene fosse diffuso un qualcosa di simile nel Paleolitico, con un’origine geolocalizzata in Italia, al Sud.

6. Le uova sode

Capisco le uova strapazzate, ma le uova sode? Probabilmente qualcuno aveva bisogno di un reminder sui tempi di cottura, per evitare di ottenere un uovo alla coque o un uovo stracotto, che sa di zolfo. Infatti, durante la cottura in acqua bollente si libera lo zolfo che si combina con l’idrogeno contenuto nell’albume producendo acido solfidrico, che interagisce con il ferro del tuorlo formando, appunto, il solfuro di ferro, il quale oltre all’odore sgradevole conferisce una colorazione grigio verde. Dunque la risposta è: 6-7 minuti per uova sode morbide, 8-9 minuti max per uova ben sode; in ogni caso, se volete fare delle uova sode cercate di comprarle dal contadino. È tutta un’altra storia.

5. Sushi in casa

Che ambiziosi, questi italiani: di sushi fatti in casa se ne sono visti molti nella pagina Facebook “cucinaremale”. Onestamente non mi è mai capitato di vedere qualcuno riuscire a fare un sushi degno di nota a casa propria, inoltre considerando il costo della materia prima non si risparmia neanche. Eppure, tante persone hanno cercato questa parole chiave, dunque magari qualcuno è pure diventato bravo.

4. La conserva di pomodoro

La parola in cucina più cliché di questa classifica. La conserva di pomodoro è il simbolo dell’italianità all’estero, a quasi tutti è capitato di farla. Il sapore di una conserva di pomodoro fatta in casa, infatti, è imparagonabile a quella di una passata acquistata al supermercato. Per giunta, nel 2021 si è finalmente diffusa la consapevolezza riguardante i costi troppo bassi delle conserve di pomodoro da supermercato, che spesso celano lo sfruttamento di una manodopera straniera non tutelata da sindacati e costretta a turni di lavoro massacranti e retribuzioni vergognose. Ben venga, allora, che gli italiani sentano la necessità di prepararsi la conserva di pomodoro da soli.

3. La besciamella

C’è chi compra la besciamella fatta e chi invece è un po’ meno pigro: una buona besciamella richiede poco tempo e ingredienti economici e facili da reperire. L’unico trucco è mescolare continuamente e fare attenzione al calore del fornello. Non c’è niente di peggio, infatti, di una besciamella bruciata, soprattutto quando dopo tocca pulire il pentolino.

2. Il pesto in casa

Pesto genovese, s’intende. Secondo il Consorzio di tutela del pesto genovese, gli ingredienti essenziali del pesto sono: basilico genovese, olio extravergine di oliva (ligure), parmigiano, pecorino sardo, pinoli, aglio e sale. Il mortaio consente una texture ideale, ma anche un frullatore ad immersione va benissimo. L’unico limite dei frullatori è legato alle lame di metallo, in quanto al contatto del metallo si sviluppano alcune sostanze che alterano il sapore del pesto genovese. La parte più ostica del pesto alla genovese è forse la coltivazione della pianta in vaso, che a molti muore dopo qualche giorno. Il consiglio è quello di mettere una piantina in un vaso ampio e alto, posizionarla all’esterno o sul davanzale, in una zona assolata ma leggermente riparata dai raggi diretti del sole, e innaffiarla con costanza ogni sera quando la temperatura cala.

1. La pizza fatta in casa

In cima alla classifica delle parole più ricercate del 2021 in cucina c’è la più italiana delle ricette: la pizza fatta in casa. In un territorio in cui sicuramente non è difficile trovare pizze di ogni stile e provenienza, in genere di alta qualità percepita, gli italiani hanno deciso di continuare a cimentarsi con questo piatto, e chi siamo noi per biasimarli? La pizza fatta in casa è degna di rimanere la prima di questa classifica in Italia per tanto tempo, perché è bello che in ogni casa si scelga e definisca una propria ricetta, da tramandare a figli, nipoti e amici.

Lasagne pesto e gamberetti: la ricetta di Natale #DaAssaggiare

Lasagne pesto e gamberetti: la ricetta di Natale #DaAssaggiare

Lasagna vuol dire famiglia, amore, festa. Per questo Emiliane Barilla le ha proposte con una ricetta originale da portare in tavola durante le Feste di Natale

Le tradizioni italiane sono un punto fermo nella nostra quotidianità, ma ancor di più quando arrivano le Feste. La pasta all’uovo è una di quelle tradizioni, capace di farci sentire a casa fin dal primo assaggio. E con un tocco di creatività è possibile trasformarla e unire il patrimonio tramandato di generazione in generazione all’innovazione e alle esigenze di oggi, proprio come si propongono di fare le Emiliane Barilla.

La celebre gamma di pasta all’uovo rappresenta da oltre 100 anni la storia del nostro Paese, con i suoi ben 33 formati di pasta prodotti con semola di grano duro e uova fresche di categoria A, di sola provenienza italiana e allevate a terra. Dalle tagliatelle alle fettuccine, fino alle lasagne e ai cappelletti, con una sfoglia delicata, ruvida e porosa, in modo da accogliere perfettamente ogni condimento.

In occasione del Natale, Emiliane Barilla vuole dare nuova vita alle tradizioni consigliando ricette gustose e facili da realizzare, come quella delle lasagne con pesto e gamberetti.

Lasagne con pesto e gamberetti

Tempo: preparazione 30 minuti – cottura 20 minuti

 

Ingredienti per 4 persone

900 g di gamberetti
500 g Lasagne Emiliane Barilla
1 vasetto Pesto Barilla
1 mozzarella
1 provola dolce

Procedimento

Sbollentare per 1 minuto 800 g di gamberi in una pentola colma di acqua in ebollizione. Una volta sbollentati, scolarli e lasciarli intiepidire.

In una ciotola tritare la mozzarella e unirla al pesto. Spalmare poi una cucchiaiata di questo composto sul fondo di una teglia da circa 20 x 30 centimetri.
Stendere il primo strato di sfoglie per lasagne nella teglia, e ricoprirlo con una piccola parte del mix di pesto e mozzarella. Aggiungere qualche fettina di provola dolce e una porzione di gamberi sbollentati. Ripetere l’operazione finché gli ingredienti non saranno terminati.

Cuocere per 15 – 20 minuti in forno preriscaldato in modalità statica a 180 °C.

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