Aggregatore contenente tutte le ricette andate in onda di Benedetta Parodi da Cotto e Mangiato
Sapreste preparare alla perfezione una crêpe suzette? È stata questa la prova che hanno dovuto superare alcuni partecipanti di MasterChef nella puntata del 12 gennaio per sperare di continuare la propria corsa nel cooking show.
Durante il pressure test, i concorrenti in sfida hanno dovuto cucinare in 30 minuti una crêpe suzette accompagnata da uno zabaione al miele. La peggiore della prova si è rivelata Francesca che ha presentato una crêpe tagliuzzata (invece che correttamente piegata in quattro) senza salsa e con uno zabaione sbagliato. L’aspirante MasterChef è stata quindi eliminata dai giudici.
Ma cos’è la crêpe suzette? Si tratta di una crêpe dolce servita con una salsa a base di burro e zucchero caramellato, succo d’arancia e Grand Marnier e che si caratterizza per la cottura finale alla fiamma.
Si racconta che sia nata a Monte Carlo nel Café de Paris alla fine del XIX secolo per un errore del giovane cameriere Henry Charpentier. Durante la preparazione del dessert per il principe di Galles e futuro re Edoardo VIII, la padella prese fuoco, ma il principe rimase affascinato da quella fiamma e chiese al cameriere il nome della ricetta. Charpentier rispose prontamente che il piatto era stato inventato per l’occasione e che si chiamava crêpe princesse, ma il futuro re propose il nome di Suzette in onore a una bella donna che sedeva al suo tavolo.
Ingredienti
Per le crêpes
350 ml di latte
1 baccello di vaniglia
4 uova
50 g di zucchero
125 g di farina
Per la salsa
125 g di burro
75 g di zucchero
il succo e la scorza di un’arancia
15 cl di Grand Marnier
Procedimento
Portate a ebollizione il latte con i semi del baccello di vaniglia e lasciate raffreddare.
Sbattete le uova con lo zucchero, quindi aggiungete la farina e il latte e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Fate riposare per un paio d’ore la pastella in frigorifero.
Imburrate una padella, versate un cucchiaio di pastella e cuocete la crêpe da entrambi i lati. Ripetete l’operazione per le altre crêpes.
In una padella d’acciaio sciogliete il burro, aggiungete lo zucchero, il succo e la scorza dell’arancia. Quando lo zucchero è sciolto, immergete le crêpes nella salsa e piegatele in quattro.
In un pentolino a parte scaldate il Grand Marnier. Una volta ben caldo, versatelo sulla crêpe nella padella e “flambate”, ovvero incendiate il liquore. Per essere sicuri di non scottarvi (o di non incendiare qualcosa) seguite i nostri consigli per il flambé.
Servite le crêpes calde con una spolverata di zucchero a velo.
Dietologo o nutrizionista: quale consultare e per quale specifica esigenza di salute?
Uno degli obiettivi che puntualmente ricompare nella lista dei buoni propositi di ogni inizio anno è mettersi a dieta con l’intento di perdere peso e ritornare in forma. Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata abbinandola regolarmente all’attività fisica e a uno stile di vita attivo è l’unica strategia vincente per riuscirci. E farsi aiutare da un professionista è fondamentale. Ma scegliere quello più adatto non è semplice. Ad esempio, che differenza c’è tra dietologo e nutrizionista? Ecco cosa c’è da sapere.
Chi è il nutrizionista
Il nutrizionista può essere un biologo oppure un medico. In quest’ultimo caso viene chiamato spesso anche dietologo. «Il nutrizionista può essere un professionista che ha conseguito una laurea magistrale in Biologia che dopo aver superato l’esame di stato si è iscritto all’Ordine dei Biologi», spiega la nutrizionista Valentina Galiazzo, specialista in biochimica clinica. «Sempre il biologo nutrizionista può avere specializzazioni o master in scienze dell’alimentazione ed equipollenti, ma non sono obbligatorie. Il nutrizionista può inoltre essere un medico, quindi un professionista che ha conseguito una laurea in Medicina, si è iscritto all’Ordine dei Medici e si è specializzato in scienze dell’Alimentazione. Questa figura professionale viene chiamata anche dietologo».
A chi rivolgersi
«Sia il biologo nutrizionista sia il medico nutrizionista o dietologo possono determinare ed elaborare delle diete e fare delle consulenze nutrizionali», spiega l’esperta. «La differenza tra le due figure professionali di dietologo e di nutrizionista risiede quindi principalmente nel corso di studi. Il biologo nutrizionista lavora in piena autonomia, valutando i fabbisogni nutritivi ed energetici della persona che ne fa richiesta, elaborando piani alimentari personalizzati», spiega la dottoressa Valentina Galiazzo. «Sempre il biologo nutrizionista può consigliare l’uso di integratori alimentari, ma non di farmaci come invece può fare il medico nutrizionista o dietologo. Quest’ultimo infatti può prescrivere laddove se ne ravvisasse la necessità anche delle terapie e delle analisi cliniche su misura. Il biologo nutrizionista invece esercita la sua professione con soggetti sani o affetti da patologie già diagnosticate dal medico».