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Come fare la marmellata di fichi

Come fare la marmellata di fichi

E’ perfetta da gustare su una fetta di pane e burro, può farcire tutte le vostre torte o dare sapore a un piatto di formaggi: in ogni modo si assaggi, la marmellata di fichi è una vera delizia. Preparatela anche voi con i nostri consigli

Che sia fatta con quelli neri o quelli verdi, la marmellata di fichi è una delizia da gustare tutto l’inverno. È perfetta per farcire torte o biscotti, per accompagnare un plateau di formaggi, per dare un tocco in più ai vostri dolci al cucchiaio, o, semplicemente per dare un twist alle vostre colazioni. Si può fare con tutte le tipologie di fichi: con i fioroni, che maturano a fine giugno, o con i fichi che si trovano da metà luglio sino a fine settembre.

Marmellata di fichi: zucchero sì o no?

I fichi sono da sempre considerati dei frutti ricchi di zucchero: ma è vero? In realtà sono costituiti per l’80% da acqua e per il 12% da zuccheri. Nessun problema per la linea, quindi, e quando decidete di preparare una marmellata con i fichi, comportatevi come se la faceste con qualsiasi altro frutto. Considerate un 40-60% di zucchero per un kg di fichi, secondo quanta dolcezza vogliate.

marmellata di fichi

Tutti gli abbinamenti per esaltare il sapore dei fichi

Sono tanti gli ingredienti che si possono unire alla marmellata di fichi, per esaltarne o bilanciarne la dolcezza. Tutti vanno uniti alla fine della cottura, prima di versare la marmellata nei vasetti. Cannella, noce moscata, vaniglia, tra le spezie, noci, mandorle, pinoli e uvetta sultanina tra la frutta secca: sono questi gli abbinamenti più indicati per arricchire di gusto la marmellata di fichi. Non è necessario tostare noci e mandorle, potete unirle dopo averle sgusciate, direttamente nella pentola con i fichi cotti. Se invece volete dare un tocco di freschezza piccante alla vostra marmellata, grattugiate un poco di zenzero fresco: così sarà perfetta da gustare con dei formaggi ben stagionati.

La sterilizzazione dei vasetti

È un momento sempre molto importante: gustare le conserve handmade deve essere un piacere «sicuro», senza rischi per la salute. Quindi, per prima cosa prendete i vostri vasetti e metteteli in una pentola piena d’acqua. Verificate che siano completamente sommersi, portate a bollore e lasciate che si sterilizzino per 1 ora. Dopodiché toglieteli dall’acqua e riempiteli con la marmellata appena fatta, lasciando 1 cm vuoto dal bordo. Chiudete ogni vasetto con un tappo nuovo. 

La ricetta della marmellata di fichi

Prendete 1 kg di fichi, lavateli, asciugateli con un panno e tagliateli a spicchi. Potete sbucciarli o lasciarli integri, come preferite. Metteteli in una ciotola, aggiungete il succo di un limone e 400 g di zucchero di canna. Mescolate, coprite con un telo e lasciate riposare per una notte. Trascorso questo tempo, mettete tutto in una pentola, fate cuocere per circa un’ora a fuoco dolce, schiumando, di tanto in tanto, con una schiumarola. Quando il composto avrà raggiunto la consistenza desiderata, spegnete, aggiungete la scorza di un limone, e versate nei vasetti che avrete precedentemente sterilizzato. Riempite sino a 1 cm dal bordo, per evitare che si formi la muffa, chiudete e rigirate i barattoli a testa in giù. Lasciate raffreddare così e poi verificate che si sia formato il sottovuoto. Non dovreste a questo punto sentire il classico «click-clack», altrimenti mettete i vasetti in una pentola con tanta acqua che li ricopra sino a metà, portate a bollore e fate cuocere per circa un’ora, poi lasciate raffreddare nella pentola. Una volta freddi, asciugateli e riponeteli in dispensa. Fate riposare per 1 mese prima di consumarla.

Ricetta Arrosto freddo e tripla melanzana

Ricetta Arrosto freddo e tripla melanzana
  • 900 g magatello di vitello
  • 2 melanzane viola lunghe
  • una carota
  • un gambo di sedano
  • mezza cipolla
  • tahina (crema di sesamo)
  • aglio
  • limone
  • menta
  • vino bianco secco
  • olio extravergine di oliva
  • olio di arachide
  • pepe
  • sale

Per la ricetta dell’arrosto freddo e tripla melanzana, mondate e tagliate a tocchetti la carota, il sedano, la cipolla uno spicchio di aglio e rosolateli in una casseruola con un cucchiaio di olio extravergine e un pizzico di sale; bagnate poi con mezzo bicchiere di vino, fatelo evaporare, aggiungete la carne e coprite tutto con acqua fredda. Cuocetelo per un’ora e 30 minuti circa a fuoco medio-basso. Lasciatelo infine raffreddare per un’ora.
Per le melanzane: Lavate le melanzane, dividetele a metà, incidetene la polpa e conditele con un pizzico di sale e un filo di olio extravergine. Infornatele a 200°C per 25-30 minuti. Raccogliete poi la polpa, conservando le bucce.
Fatele seccare in forno a 180°C per 15 minuti circa; tagliatele a losanghe e friggetele in olio di arachide per qualche secondo. Scolatele su carta da cucina e salatele.
Tritate metà della polpa di melanzana e conditela con qualche foglia di menta tagliata finissima, un cucchiaio di olio extravergine e un pizzico di sale. Frullate il resto della polpa di melanzana con un cucchiaio di tahina, 2 cucchiai di limone, sale e pepe. Tagliate l’arrosto a fette sottili e servitelo con le due salse, le bucce di melanzana fritte e olive taggiasche a piacere.

» Ceci e melanzane – Ricetta Ceci e melanzane di Misya

Misya.info

Innanzitutto lavate le melanzane, mondatele, tagliatele a cubetti e cuocetele in padella antiaderente con aglio, olio e sale per una decina di minuti, mescolando spesso in modo da farle rosolare in maniera uniforme.

Nel frattempo tritate cipolla peperoncino e fateli rosolare in una padella con olio abbondante, quindi aggiungete i ceci (se usate quelli in barattolo, scolateli bene prima di aggiungerli).
Fate insaporire brevemente, quindi unite anche i pomodorini e lasciate cuocere per almeno 5 minuti, in modo che i pomodorini si iniziano ad ammorbidire.

Infine unite anche le melanzane, i Semi di cumino, aggiustate di sale e fate restringere il condimento

Quindi unite, a crudo, basilico fresco e feta sbriciolata.
Il vostro stufato di ceci e melanzane è pronto: potete servirlo caldo, tiepido o anche freddo.

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