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Taste The Architect: architettura e cucina nella Food Academy di Signature Kitchen Suite

Taste The Architect: architettura e cucina nella Food Academy di Signature Kitchen Suite

Le lectio che ne deriva viene di volta in volta accompagnata e declinata in un parallelismo con il mondo food: ogni concetto architetturale viene infatti esemplificato attraverso la presentazione o rivisitazione di piatti che si fanno portatori dei medesimi valori e tendenze, diventandone l’equivalente gastronomico. Denominatore comune tra la dimensione dell’architettura e quella del food sono infatti le nuove esigenze di salute e benessere che, nel primo caso, determinano i nuovi spazi dell’abitare; nel secondo, nuove regole di alimentazione e stili di vita.

Episodio 1 Riprogettare la tradizione: la parmigiana – Ospite: Marco Piva
Monumenti ed edifici storici diventano emblematici nella riprogettazione urbana, trovando nuova vita e sorprendenti destinazioni d’uso. Come un classico della cucina italiana, la parmigiana, che con tecniche innovative e ingredienti originali assume un gusto del tutto inedito.
Il piatto della Food Academy: Parmigiana in doppia spirale.

Episodio 2 Il gusto della socialità – Ospite: Piero Lissoni
Cuore di ogni progetto di ospitalità sono gli spazi per la collettività. L’esperienza dell’architetto Piero Lissoni traccia un percorso che dal mondo project attraversa il product design dedicato alla socialità e alla convivialità, per giungere inaspettatamente attorno a un tavolo, per un inatteso “pranzo domenicale del 2030”.
Il piatto della Food Academy: Pollo e patate di una domenica del 2030

Episodio 3 Spaghetti green – Ospite: Paola Navone
Dagli orti urbani al mondo outdoor, passando dalla dimensione del progetto fino alla tavola. Il “green” colora interamente questo episodio ricco di sapori e curiosità, per mano di un’artista del calibro di Paola Navone, che mette in tavola non solo la sua creatività nel design, ma perfino dietro ai fornelli.
Il piatto della Food Academy: Spaghetti “green” di zucchine.

Episodio 4 La sostenibile leggerezza – Ospite: Massimo Roj
Cosa significa “progettare sostenibile”? Risponde l’architetto Massimo Roj che ha fatto di questo binomio concettuale un imperativo del suo modus operandi. Sulla massima “dal cucchiaio alla città” e viceversa, in questo episodio all’ecosostenibilità progettuale si affianca il consumo consapevole nell’alimentazione e in cucina.
Il piatto della Food Academy: Insalata di sgombro marinato e fiammato con agrumi.

Episodio 5 Masterplan a km 0 – Ospite: Massimiliano Locatelli
Se la dimensione locale prevale sulla globalizzazione, il progetto si esprime con proposte più attinenti al contesto ideologico in cui sorgono. Nelle opere retail e residenziali dell’architetto Massimiliano Locatelli lavorazioni, materie prime e cultura locali sono gli ingredienti primari, come fossero prodotti locali e di stagione per il più “milanese” dei risotti.
Il piatto della Food Academy: Risotto di primavera

Dove vedere Taste The Architect

Gli episodi di Taste the Architect, insieme alle ricette dei piatti preparati, sono disponibili dal 7 aprile su www.signaturekitchensuite.it e Indeho.com. Per chi si trova a Milano, un appuntamento live (in tutta sicurezza): dal 13 al 16 aprile 2021, in concomitanza con la Milano Design City di aprile, i visitatori dello showroom Signature Kitchen Suite di Via Manzoni 47 avranno la possibilità unica di assistere alla proiezione dei cinque episodi della serie nel luogo dove è stata girata, dalle ore 10:00 alle ore 19:00.

Lady Gaga, Dom Pérignon e la libertà creativa

Lady Gaga, Dom Pérignon e la libertà creativa

Da sempre Dom Pérignon trasforma le migliori uve in pregiati millesimati. Un’antica tradizione che oggi si rinnova con edizioni limitate del Rosé Vintage e il tocco magico di Lady Gaga

Il 6 aprile è la data che segna l’inizio di un’inedita collaborazione fra Lady Gaga e Dom Pérignon. L’unione delle loro due energie ci invita ad entrare in un mondo dove regna assoluta libertà creativa, the Queendom. E lo fa attraverso un video onirico diretto da Nick Knight e accompagnato da Free Woman, brano contenuto nell’ultimo album della cantante intitolato Chromatica (il cui colore dominante è proprio il rosa).

Ma cos’hanno in comune la popstar più estrosa e camaleontica del nuovo millennio e lo champagne dell’iconica maison francese?

Lady Gaga, l’Italia e lo champagne

Non è la prima volta che il mondo dell’arte incontra quello del buon bere: impossibile dimenticare la collaborazione con Lenny Kravitz. Questa volta a incarnare i valori di Dom Pérignon c’è Lady Gaga, che – da perfetta italo americana – sa bene come celebrare i piaceri della vita, non solo attraverso la musica e lo stile, ma anche parlando di tradizioni e cultura gastronomica. Così tanto da rendere meme una delle sue esclamazioni più frequenti, «I’m Italian» («sono italiana»).

Al momento impegnata fra Roma e Milano nelle riprese del nuovo film di Ridley Scott “House of Gucci“, nel quale interpreterà Patrizia Reggiani, ha sempre sottolineato con fierezza le sue origini italiane (per la precisione, siciliane). A partire dagli scatti di Terry Richardson, che 10 anni fa la fotografava nei backstage dei concerti intenta a mangiare spaghetti, fino ai più recenti post su Instagram nei quali Gaga ha condiviso la sua versione della bolognese, sfumata proprio con vino rosé. E forse non tutti sanno che suo padre, Joe Germanotta, ha aperto un ristorante italo americano a New York: Joanne Trattoria, con tanto di libro di ricette pubblicato nel 2016.

Entra nel mondo di Dom Pérignon e Lady Gaga

Le pregiate bottiglie della maison vedono la luce dopo almeno 8 anni di lavorazione di sole uve Chardonnay e Pinot Nero, attraverso l’antico metodo champenoise con rifermentazione in bottiglia. Questa cura del dettaglio non è l’unico elemento condiviso dai due protagonisti della nuova campagna pubblicitaria. Lo champagne francese che va a braccetto con la cucina italiana è accomunato a Lady Gaga anche da una forte volontà di reinventarsi, alimentando la propria creatività ed esplorando nuovi orizzonti. Caratteristiche che si concretizzeranno in diversi momenti: nella collaborazione con il fotografo e regista Nick Knight, in una scultura disegnata in collaborazione con il creative e fashion director Nicola Formichetti e in un’edizione limitata di Vintage 2010 e Rosé Vintage 2006. Non resta che addentrarci in questo nuovo universo in attesa delle prossime sorprese…

Dom Pérignon, inoltre, appoggia sempre le cause degli artisti con cui collabora: i ricavati della vendita della scultura, prodotta in 110 pezzi esclusivi, saranno devoluti alla “Born This Way Foundation” di Lady Gaga, che si occupa del benessere dei giovani promuovendo discussioni sui temi della salute mentale.

Condé Nast Italia lancia una nuova experience digitale: Wired Future Lab

Condé Nast Italia lancia una nuova experience digitale: Wired Future Lab

Condé Nast Italia lancia Wired Future Lab: un nuovo format di experience digitale gratuito e aperto a tutti. Il primo appuntamento è in collaborazione con ESCP Business School a tema Next Generation Business ed è in programma il 30 marzo dalle 17 alle 19 in streaming su https://futurelab-escp.wired.it/, oltre che sui canali social di Wired.

Talento, crescita personale e professionale. In una parola: leadership. Dalla formazione alla brand reputation, dai nuovi stili di vita alla diversità e inclusione in azienda, attraverso la voce di imprenditori e leader globali, si racconteranno gli scenari economici, le prospettive di sviluppo, innovazione e internazionalizzazione, le sfide e le opportunità che emergono in questo particolare momento storico.

L’evento è in collaborazione con ESCP Business School, la più antica business school al mondo e oggi tra le più importanti a livello globale, ed è rivolto a manager C-Level, imprenditori, amministratori pubblici, professionisti e policy maker che ambiscono a essere aggiornati sull’impatto del digitale nella trasformazione di modelli di business, prodotti e settori industriali.

Quali sono le fondamenta su cui si costruisce il leader di domani? Grazie alla narrazione di case history ed esperienze professionali, si focalizzerà l’attenzione su leadership, talento, internazionalizzazione, digital transformation, crescita personale e professionale.

Lo si farà insieme al fondatore e Ceo di Satispay Alberto Dalmasso, all’imprenditore digitale e influencer Riccardo Pozzoli, all’imprenditrice e dirigente d’azienda Marina Salamon e al Direttore di ESCP Turin Campus Francesco Rattalino.

Ricerche frequenti:

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