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Le gastro botteghe in Abruzzo: ve ne segnaliamo alcune

Le gastro botteghe in Abruzzo: ve ne segnaliamo alcune

Tu chiamale se vuoi gastro botteghe. Quei locali non tanto grandi a metà fra pizzicagnolo di quartiere e trattoria metropolitana dove puoi comprare ciò che mangi e portartelo a casa. Una tendenza, quelle delle gastro botteghe che sta prendendo piede soprattutto dopo la pandemia, periodo in cui valori come l’artigianalità e le relazioni umane sono stati pressoché accantonati.

Sartorie del gusto versatile e trasversale, le gastro botteghe espongono salumi e formaggi tagliati al momento, etichette di pasta e conserve genuine, selezione di oli e di vini, dolci che seguono il corso delle stagioni. Si ritorna alle botteghe di paese, quando il salumaio faceva assaggiare la mortadella e la caciotta porgendole sulla punta del coltello affilato. Piccole e grandi storie d’amore fra produttori spesso sconosciuti ai più e appassionati di cibo/chef illuminati che guardano con coraggio e curiosità a un mercato altro. Aggiungi qualche tavolo, nel locale o all’aperto, un servizio cortese, e il “parco giochi” del palato è completo.

                                                                  

Panna in cucina: un tabù da sfatare

Panna in cucina: un tabù da sfatare

Quando si parla di un piatto salato, come una pasta, e si menziona tra la lista degli ingredienti la panna, il risultato è quasi sempre lo stesso: un’occhiata di ribrezzo e un naso che si storce, come per dire che chi la adopera non capisce niente di cibo e cucina. E invece non è così, perché la panna è un ottimo ingrediente, capace di trasformare una pietanza in qualcosa di delizioso, basta aprire la propria mente alle diverse interpretazioni delle ricette tradizionali. 

Perché in cucina non si usa (più) la panna?

L’utilizzo della panna in cucina approda in Italia a seguito dell’invasione dei barbari, ma le prime testimonianze scritte del suo uso arrivano durante il Rinascimento. In tempi moderni, la panna spunta nelle grandi cucine (e in quelle di casa) grazie al successo e alla fama globale della cucina Francese, considerata da molti la migliore al mondo e un esempio da seguire. Il filetto al pepe verde e le tagliatelle con i funghi sono due piatti tradizionali a base di panna che hanno fatto la storia della cucina italiana negli anni 80. Quindi perché si dice che tradizionalmente la panna non andrebbe utilizzata? 

La panna può rendere un sugo più omogeneo e cremoso, corregge eccessi di sale o pietanze troppo speziate e dona un colore più chiaro. Ma da alcuni esperti è considerata un tabù assoluto della gastronomia di alta qualità. Come narra un blogger gastronomico nella sua Apologia della panna: «La panna non si usa perché ce l’ha detto MasterChef, o l’amico che “cucina da dio” […] perché “copre i sapori”». Non esistono realmente prove scientifiche che attestino che la panna in una pietanza copra i sapori, sicuramente attenua il sale e il piccante, ma ha un suo sapore unico, come ogni ingrediente. 

Una cosa è certa: la cucina contemporanea, dalle grandi cucine alle trattorie e in casa, da qualche anno sta prendendo una nuova forma, una nuova direzione. Quella di valorizzare i sapori unici di ogni ingrediente senza aggiungere troppi condimenti o altri sapori, per far risaltare la qualità dei prodotti del nostro territorio. Una cucina più semplice, che si allontana sempre di più da quella francese

10 ricette salate con la panna

Menta: 20 ricette della pianta dalle 7000 specie

Menta: 20 ricette della pianta dalle 7000 specie

La menta è una pianta aromatica che esiste in mille specie – 7000 per essere precisi – ha infinite proprietà benefiche e viene utilizzata dalla cucina alla medicina, passando per la profumeria. Il nome originale è mentha, ed è stato Gaio Plinio Secondo a utilizzare il nome “menta”, che conosciamo noi tuttora, per la prima volta. Delle 600 specie commestibili di menta, 8 sono presenti sul territorio Italiano, di cui 6 nell’arco alpino

Quanti tipi di menta esistono? 

Tanti. La famiglia delle Lamiaceae (a cui appartiene la menta), conta 250 generei e 7000 specie, ma solo 600 di queste sono commestibili. Ecco le più popolari e coltivate in Italia e non solo: 

  1. Mentha acquatica – in Italia cresce in modo spontaneo in zone umide, in Germania invece viene coltivata per produrre un’essenza.
  2. Mentha arvensis – le sue foglie possono raggiungere fino ai 4cm di larghezza, e si trova spontanea in centro Italia, mentre viene coltivata in Cina e Giappone.
  3. Mentha longifolia – cresce spontanea in tutta Italia e ha delle foglie ovali caratteristiche, mentre i fiori possono essere bianchi o rosa.
  4. Mentha pulegium – con foglie piccole, ovali e vellutate, in Lazio è conosciuta come la “menta romana” e cresce lungo le strade o nei fossi.
  5. Mentha spicata – a differenze delle altre elencate fino ad ora, questa specie cresce in cespugli, ha delle foglie piccole con una pelura bianca, e non emana un odore molto piacevole. Cresce esclusivamente in luoghi umidi ed è tra le varietà più coltivate in Inghilterra.
  6. Menta cioccolato – come suggerisce il nome, questa varietà di menta ha un caratteristico profumo di cioccolato, e viene utilizzata per preparare tisane, gelati, bibite fresche e insalate.
  7. Mentha piperita – a differenza di molte altre specie che nascono sull’arco Alpino, la mentha piperita è originaria dell’Inghilterra. Dalle foglie si estrae un olio utilizzato nelle industrie dolciarie e farmaceutiche. Una varietà di questa specie si chiama “menta bergamotto”, dal profumo rinfrescante e le foglie color bronzo.

Proprietà e utilizzi della menta

Già utilizzata al tempo degli antichi Egizi e Romani, la menta era adoperata come pianta medicinale, grazie alle sue numerose proprietà, a partire dalle funzioni digestive. È una pianta antisettica e tonificante se assunta in forma di decotti ed infusi. Dalla menta si estrae inoltre il mentolo, che viene utilizzato come ingrediente in profumi, cosmetici, medicinali e per aromatizzare le sigarette. 

In molti luoghi del mondo, sopratutto quelli colpiti da caldi estremi, la menta viene utilizzata per aromatizzare il tè, come in Marocco, che viene servito bollente con tanto zucchero. Le caramelle a base di menta vengono consumate in tutto il mondo per la loro capacità di rinfrescare l’alito e alleviare il disturbo causato dal mal di gola. 

La menta è una delle piante aromatiche più utilizzate all’interno della cucina italiana e non solo, viene utilizzata principalmente come condimento per carni, paste, antipasti, dolci e cocktail. Viene inoltre utilizzata per creare profumi, liquori e nell’industria farmaceutica. 

Si tratta di una famiglia di piante molto variabili ed adattabili alle condizioni climatiche del luogo in cui si trovano, anche per questo il loro utilizzo è molto diffuso. Ogni specie ha proprietà, aromi e sapori leggermente diversi, e quindi è adatta ad utilizzi differenti. 

La menta piperita – anche conosciuta come peppermint – viene utilizzata nella preparazione di caramelle e gomme da masticare, mentre la mentha pulegium (o menta romana) è più adatta nelle ricette a base di carne

20 ricette con la menta:

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