Tag: ricette pugliesi

Trentino: 5 posti dove fare la spesa a Trento e dintorni

La Cucina Italiana

Trentino. Non ha bisogno di presentazioni. Entrando in macchina si aprono le imponenti montagne e si attraversa una meravigliosa conca che avvolge il viaggio. Meta di tanti vacanzieri, ma anche pit stop per un weekend lungo, il Trentino offre ottimi ristoranti o rifugi dove mangiare piatti tipici, ma non solo: dai canederli allo speck, oltre ai magnifici formaggi locali. Per chi volesse portarsi a casa qualche prodotto tipico o consumarlo in loco, ecco una lista di produttori e botteghe nella zona di Trento, che lavorano nel rispetto del territorio e del Pianeta, dove comprare qualche souvenir gastronomico.

5 posti dove fare la spesa a Trento e dintorni 

Azienda Agricola Foradori 

Sempre a Mezzolombardo, spunta un vecchio ed elegante casale che prende il nome di Azienda Agricola Foradori. Capitanata da Elisabetta, donna di eleganza sopraffina, dai capelli color argento, al suo interno lavorano anche i figli, oltre ad altri dipendenti. Myrtha, la figlia, segue la parte agricola con l’orto, rigorosamente di prodotti stagionali. Forse tra la frutta e verdura più buona, mai assaggiata! Il vino, invece, è il fiore all’occhiello dell’Azienda, buono, pulito ed elegante. Quell’ eleganza che Elisabetta è riuscita a trasferire anche ai suoi vini e che, da qualche anno, ha passato anche ai formaggi. Infatti la proprietaria oggi si dedica solo per la maggior parte ai formaggi d’alpeggio, va in alta montagna a mungere le sue mucche e produce alcuni incredibili formaggi freschi e stagionati.

Dove> Via Damiano Chiesa, 1, 38017 Mezzolombardo TN
Telefono: 0461 601046
Per la spesa: foradorialimentari.com
Sito generale: agricolaforadori.com

Pizzicagnolo 

Piccola bottega di passaggio alle porte della Val di Non, nel cuore della Piana Rotaliana, propone tutti i prodotti di gastronomia della regione oltre a vari e distinti prodotti di altissima qualità. Dagli ottimi salumi allo sfuso delle farine, si può ammirare un vero e proprio museo del formaggio, che Guerino (il propietario) seleziona e affina. Se passate per un pranzo al volo non dimenticatevi di farvi fare un panino!

Dove> Via Cavalleggeri Udine, 5, 38017 Mezzolombardo TN
Telefono: 0461 606189

Mieli Thun 

Mieli Thun è un’apicoltura nomade italiana che produce mieli monofloreali in purezza raccolti nel momento della massima fioritura in luoghi eletti e incontaminati. Si tratta di mieli nomadi, ovvero prodotti portando le api in sessanta siti straordinari, eredità di una tradizione di famiglia, frutto di viaggi lungo tutto il paese, attente osservazioni e l’ascolto dei racconti contadini, sapienti conoscitori del territorio. Nasce nei primi anni novanta con l’idea di esprimere una chiara connessione tra un brand e la qualità del prodotto. Andrea Paternoster è stato il fondatore che ha ereditato dal nonno nome e cognome e l’infinito amore per il miele e l’apicoltura, con l’aggiunta di un forte entusiasmo e passione per far riconoscere ed apprezzare il miele come nobile alimento. Oggi le figlie hanno preso in mano le redini dell’azienda. Si producono mieli monoflora e poliflora, preparati di miele e fermentati come idromieli e aceti di miele.

Dove> Strada conte z.thun, 8, 38010 Vigo di Ton TN
Telefono: 0461 657929
mielithun.it/it

Specialità alimentari Lunelli

In centro a Trento si può trovare una piccola bottega chiamata gastronomia Lunelli. Questo negozio propone le tipiche specialità alimentari trentine, dallo speck ai canederli freschi, passando per il classicissimo strudel, dolce tipico imperdibile! Ma se lo strüdel lo trovate troppo blasonato provate lo zelten, un dolce a base di frutta secca e canditi tipico della regione.

Dove> Via Mazzini, 46
38122 Trento
Telefono 0461 238053

Macelleria Dellantonio 

Le radici dell’ attività, risalenti a più di 110 anni fa, hanno origine a Predazzo in val di Fiemme con una proposta di un banco macelleria vastissimo, composto da distinti tagli di carne e salumi d’ogni tipo. Oggi i prodotti si trovano anche online. Puntando ancor di più sulle specialità trentine la realtà si è allargata da macelleria Dellantonio a ristorante macelleria Bortoleto nel centro storico di Predazzo, con una proposta di esperienza a 360° delle specialità trentine di stagione. 

Dove> Via Cesare Battisti 2
Telefono 0462501231
macelleriadellantonio.it

Venezia: 10 osterie dove mangiare bene al Festival del Cinema

La Cucina Italiana

Il fascino del Festival del Cinema di Venezia (31 agosto-10 settembre) coinvolge anche quanti non sono cinefili e sono pronti a fare la coda alle proiezioni praticamente all’alba. E se l’anno scorso si poteva parlare del «festival della ripresa» dopo un biennio complicatissimo, ecco che l’edizione 2022 si preannuncia stellare. Arriva in un momento magico per la città dal punto di vista enogastronomico perchè l’anno scorso di fronte alla perdita di due stelle, ecco che la Guida Michelin ne ha assegnate tre nuove: Local, Wisteria e Zanze XVI. 
Poi ci sono locali ottimi e di grande impatto scenografico quali il Ristorante Quadri degli Alajmo, Venissa sull’isola di Mazzorbo dei talentosi Chiara Pavan e Francesco Brutto, Glam a Palazzo Venart guidato da Donato Ascani sotto la supervisione di Enrico Bartolini. I primi due stellati, Glam pure bistellato. 
Un macaron è posseduto anche da Oro del Cipriani, a Belmond Hotel dove in primavera è arrivato – direttamente dal Noma – il bravissimo Riccardo Canella che non giocherà certo a difesa del riconoscimento. Un ristorante che abbiamo provato per primi. Canella è solo uno dei grandi cuochi sbarcato in Laguna nel 2022: ci sono Claudio Sadler (Canova del Baglioni Hotel Luna) e Lorenzo Cogo (Dama del Cà Bonfadini). C’era già Cristiano Tomei a gestire Settimo Cielo Rooftop Restaurant, la terrazza di Hotel Bauer Palazzo. Altri arriveranno, facilmente all’interno dei grand hotel in pieno cambio generazionale. Sta di fatto che l’offerta non è mai stata così ampia e ricca, ovviamente a prezzi veneziani. Che sono tra i più alti in Italia, da sempre peraltro.

Oltre i bacari

Sin qui il top dell’alta cucina o della ristorazione classica. Ma noi abbiamo scoperto gli indirizzi alternativi, le osterie più autentiche. Per mangiare bene  senza spendere una fortuna durante il Festival del Cinema di Venezia 2022. Il mondo delle osterie – che è un gradino sopra a quello, peraltro rispettabilissimo dei bacari – è strettamente legato al territorio, al pesce soprattutto, per il vantaggio di potersi rifornire direttamente o sul mercato di Rialto, uno dei migliori in Italia. E in questi posti che si gode delle ricette eterne e tipiche: baccalà mantecato, sarde in saor, moeche fritte (questa è la stagione migliore), bigoli in salsa e risotto con il gò (ghiozzo). Quindi, con tutto il rispetto per i grandi locali e ben sapendo che difficilmente incontrerete registi e attori, facciamo rotta sulle migliori osterie della Serenissima. Che hanno un altro vantaggio: non sono a buon mercato, paragonate alla media italica, ma non richiedono un ticket salato (o salatissimo) come stellati e fine dining in hotel. Ora la nostra personalissima selezione in Laguna.

Popolare, autentica, diretta, famigliare: la Trattoria da’a Marisa, attiva dal 1965, per qualcuno è un luogo di culto. Venezianità nell’aria, nel servizio e nella cucina che sforna i piatti tipici: baccalà mantecato, sarde in saor, pesce marinato, folpeti, ma anche pasta al ragù, brasato, nervetti, trippa, verze. Si mangia stretti, allegramente, pochi tavoli e pazienza nell’attesa. Ma il conto, per Venezia, è leggero.

Si trova in uno dei campielli più belli di Venezia, con un piacevole dehors. Un piccolo tempio del pesce proveniente dal mercato di Rialto, interpretato con semplicità e buon gusto: tanti crudi, scottata di tonno ai semi di papavero con rucola e burro di nocciole; gnocchetti fatti in casa con ragù di garusoli; piovra affumicata, crema di rapa rossa al curry, stracchino e olive taggiasche disidratate.

Un suggestivo angolo con il plus di un plateatico affacciato sul Rio della Maddalena. La cucina di Serghei Hachi è in perfetto equilibrio fra le tradizioni lagunari più antiche e lampi di creatività contemporanea: capesante in crosta, topinambur e funghi; spaghetti con pesto di rucola e scampi marinati; polpo in due cotture, zabaione salato, verdure del giorno. Bella cantina di vini veneti e friulani.

La famiglia Bovo è un’istituzione della cucina lagunare, il suggestivo locale a Burano ha 55 anni di vita: vicino al vostro tavolo troverete famiglie veneziane, stranieri con le guide culinarie in mano, vip (autentici) in libera uscita. È famoso ovunque per il suo risotto ai gò, ma sono tanti i piatti di livello con il pesce protagonista. Imperdibili per esempio gli antipasti crudi e cotti, di pesce naturalmente.

Bisogna spostarsi a Marghera, ma in questo caso è un vantaggio. Perché l’osteria ha grande personalità: antica nella struttura, informale nella gestione, ma soprattutto con una cucina e una cantina di livello. Il punto di forza è una serie di cicheti curatissimi e nel solco della tradizione. Ma anche i piatti non deludono: dagli spaghetti con le beverasse alla fritturina di calamari e mazzancolle.

In Calle dell’Ospedaletto, un piccolo locale familiare con tanto legno e un ambiente accogliente, dove respirare la Venezia di una volta. La cucina offre piatti classici (eccellenti gli spaghetti alle vongole e il pesce alla griglia) e gustosi cichetti. La verdura e il pesce vengono scelti giornalmente al mercato dallo chef-patron che ha la passione del biologico. Vini naturali, godibili anche all’ora dell’aperitivo.

L’insegna, vicino all’Arsenale, rende omaggio a due idee: un luogo per gli appassionati del vino e un locale intimo, in stile parigino. La formula è a menù fisso, la prenotazione obbligatoria. Si gioca sulla tradizione, non solo locale, ma con interpretazioni piacevoli, vedi la panzanella di coniglio o il cefalo con zucca e bottarga. Come prevedibile, la cantina non delude con un’ampia offerta di vini locali, nazionali e stranieri.

È la più nota tra le osterie di Cannaregio, in stile ottocentesco: per i veneziani, le polpette di carne sono imbattibili al mondo. Sono il tocco in più della ricca (e ben eseguita) serie di cicheti, in bella vista sul bancone. Ma si può anche fare un pasto completo a base delle specialità tipiche quali i bigoli in salsa, gli spaghetti alla busara, il baccalà mantecato con polenta e le sarde in saor. Tanto vino sfuso e al calice.

In uno storico palazzo del XVI secolo, un ambiente in stile veneziano che viene arricchito da un piacevole spazio esterno. L’originalità è rappresentata da una cucina che segue la tradizione di terra (e non di pesce) con piatti golosi: carpaccio di manzo, tagliatelle con sugo d’arrosto, coniglio in tecia. Tutti preparati con ingredienti selezionati. Ricca la scelta di formaggi e lista dei vini prevalentemente locali.

Il geniale pop-up della famiglia Alajmo si trova sull’isola della Certosa – posta tra il Lido e l’Arsenale – a pochi metri dalla stazione del vaporetto. Aperta tutti i giorni dalle nove a mezzanotte, pensata per offrire di tutto: dalla colazione all’aperitivo serale, dal tramezzino del pranzo al gelato pomeridiano, fino ad arrivare alla cena o al dopocena con grandi drink. La cucina? Da osteria contemporanea, ma venezianissima, con la visione del mago Max Alajmo.

Proudly powered by WordPress