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Ricetta Mostaccioli molisani – La Cucina Italiana

Ricetta Mostaccioli molisani - La Cucina Italiana
  • 700 g cioccolato fondente
  • 500 g farina
  • 200 g miele
  • 50 g zucchero di canna
  • 50 g granella di mandorle
  • 50 g granella di nocciole
  • 25 g mosto cotto
  • 20 g cacao amaro
  • 2 uova
  • una arancia
  • un mandarino
  • un limone
  • caffè
  • cannella in polvere
  • chiodi di garofano
  • ammoniaca per dolci o lievito in polvere
  • olio di semi

Per la ricetta dei mostaccioli molisani, scaldate in una casseruola il miele con un pizzico di cannella e un chiodo di garofano schiacciato in polvere; unite alla fine un po’ di scorza grattugiata di mandarino, di arancia e di limone. Frullate le granelle di mandorla e di nocciola ottenendo uno sfarinato grossolano. Mescolatelo con la farina, il cacao e lo zucchero.
Unitevi quindi il miele con le spezie, le uova e una tazzina di caffè, 25 g di olio di semi, il mosto cotto e mezza bustina di ammoniaca per dolci (8-10 g). Mescolate ottenendo un impasto, che lascerete riposare coperto per 2 ore. Stendetelo poi a 7-8 mm di spessore e tagliatelo a rombi, rimpastando via via tutti i ritagli. Appoggiateli su due teglie coperte con carta da forno, spennellateli di acqua e infornateli a 170°C per 18-20 minuti.
Per la copertura di cioccolato: Fondete a bagnomaria il cioccolato spezzettato. Appoggiate i mostaccioli, uno alla volta, sui rebbi di una forchetta e immergeteli di piatto nel cioccolato fuso, quindi sgocciolate l’eccesso
e lasciateli asciugare su una gratella. Se volete variare la copertura, fondete cioccolato gianduia e mescolatevi granella di nocciole.

Ferrero usa nocciole (anche) turche. Ma…

Ferrero usa nocciole (anche) turche. Ma...

Ma il colosso di Alba lo fa perché il suo fabbisogno industriale supera l’intera produzione nazionale e perché se acquistasse tutte le nocciole italiane violerebbe le norme antitrust (e nessuna altra azienda ne avrebbe per fare dolci o altri prodotti a base di nocciole)

Niente più Nutella in casa Salvini. A un comizio a Ravenna, rispondendo a una fan che gli suggeriva di mangiare la crema firmata Ferrero, per vincere il freddo, il segretario della Lega ha replicato: «La Nutella no, sa che ho cambiato?». E ha aggiunto. «Perché ho scoperto che la Nutella usa nocciole turche e io preferisco aiutare le aziende che usano prodotti italiani, aiutare gli agricoltori italiani, perché ce n’è bisogno». Molto meglio, secondo Matteo Salvini, «mangiare pane, salame e due sardine».

Abbiamo chiesto una replica al gruppo di Alba, ma la Ferrero ha deciso di non commentare. Proprio come non lo aveva fatto quando ancora Salvini era innamorato della sua crema, e scriveva su Twitter di mangiare «Brioche alla #Nutella», perché «per rimediare agli errori del PD e aiutare gli Italiani c’è bisogno di tanta energia» (9 agosto 2018). O quando (1 dicembre 2018) si chiedeva: «A chi non piace la crêpe alla Nutella?». O, ancora, il 26 dicembre 2018, quando annunciava: «Il mio Santo Stefano comincia con pane e Nutella».

La Ferrero non ha commentato nemmeno pochi giorni fa, dopo che il segretario della Lega, sul suo nuovo profilo Tik Tok, ha pubblicato un video a tema Nutella Biscuits.

Come stanno le cose

Ha ragione Salvini, quando dice che il gruppo di Alba usa nocciole provenienti dalla Turchia. Ma non è un segreto: è scritto anche sul sito dell’azienda.

Una nocciola su tre, fra tutte quelle coltivate nel mondo, viene acquistata da Ferrero: il suo fabbisogno industriale eccede l’intera produzione italiana. Se si considerano le dimensioni del colosso dolciario (10,7 miliardi di fatturato e stabilimenti in tutto il mondo), risulta chiaro che neppure la totalità delle nocciole italiane basterebbe per preparare tutti i prodotti Ferrero che sono sul mercato. Il gruppo, in ogni caso, non potrebbe farlo perché violerebbe la legge antitrust (il complesso delle norme che regolamentano e limitano la concentrazione del potere economico per salvaguardare la libera concorrenza delle imprese nel mercato), oltre al fatto che nessun’altra azienda italiana potrebbe più preparare alcun prodotto a base di nocciole.

Cinque anni fa, il gruppo piemontese ha acquisito la Oltan, azienda leader nella coltivazione e nella commercializzazione di nocciole in Turchia (il principale produttore al mondo): è stata una scelta fatta per rafforzare la filiera e poter controllare direttamente la qualità.

Questo significa che Ferrero volta le spalle all’Italia? Sembra di no: il gruppo sta lavorando al Progetto Nocciola Italia per sviluppare il settore corilicolo italiano di qualità e creare maggiore redditività per il comparto agricolo. Intanto, visto che su questo emisfero la nocciola si raccoglie solo una volta all’anno (tra agosto e la fine di settembre), Ferrero sta avviando la coltivazione con aziende agricole del gruppo anche in zone nuove e potenzialmente produttive come il Cile, il Sudafrica e l’Australia: nell’emisfero meridionale le nocciole potranno essere raccolte tra febbraio e marzo e, in questo modo, lo stabilimento si garantirebbe l’approvvigionamento di frutti più freschi. Con buona pace di Salvini.

Anna in Casa: ricette e non solo: Mele caramellate con senape

Anna in Casa: ricette e non solo: Mele caramellate con senape

Avete già iniziato a spuntare sul calendario i giorni che mancano al Natale?
Io non ancora. E poi basta aprire un qualsiasi social, un giornale o la televisione e, anche senza volerlo, il conto alla rovescia te lo trovi bello e calcolato.
Intanto che gli altri contano io mi metto a preparare tutto ciò che ha bisogno di qualche giorno di riposo prima di essere portato sulla tavola delle feste.
Qualche giorno fa ho iniziato a preparare le mele caramellate e ieri le ho conservate nel vaso così per Natale avrò una delizia in più da portare in tavola, perfetta per accompagnare carne e formaggi.
Non lasciatevi scoraggiare dai tempi di riposo, il lavoro effettivo per la preparazione  è di 15 minuti al giorno per 4 giorni in totale. Se iniziate oggi, già prima della fine del countdown potrete anche voi assaggiarle e offrirle.

Ingredienti

1 kg di mele dolci, io le golden delicious
400 g di zucchero semolato
1 cucchiaino di senape in polvere
   o 6 gocce di senape se scegliete l’essenza

Preparazione

Lavare, sbucciare e tagliare a fette le mele.

e metterle in un tegame basso capiente.

Coprire con lo zucchero ( circa 350 g) e lasciare riposare per 24 ore,

a temperatura ambiente e con un coperchio.

fig1

Dopo il riposo, scolare dallo sciroppo prodotto

fig 2

mettendo le mele in una ciotola.

Mettere sul fuoco lo sciroppo di riposo, aggiungere 3 cucchiai di zucchero e

fig 3

portare a bollore e lasciare sobbollire per una decina di minuti, mescolando di tanto in tanto.
.

fig 4

Aggiungere allo sciroppo le mele , togliere dalla fiamma e mescolare bene.
Far riposare di nuovo per 24 ore e ripetere il procedimento  seguendo le fig 1-2-3-4 per altre due volte (alla fine saranno 4 volte in totale).

Dopo l’ultimo riposo versare mele e succo in una casseruola, far bollire 10 minuti mescolando delicatamente. Scolare le mele e tenerle da parte.

Allo sciroppo, lasciato nel tegame,

aggiungere la polvere di senape (o le gocce) e mescolare sempre con attenzione.
La quantità di senape dipende molto dai gusti.

Trasferire le fette di mele in  vasetti sterilizzati, coprire con lo sciroppo senapato e lasciare riposare 10-15 giorni giorni prima di consumare.

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