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Cosa mangiare a colazione per essere di buonumore tutta la giornata

Cosa mangiare a colazione per essere di buonumore tutta la giornata

Quali cibi consumare appena svegli per sentirsi scattanti ed evitare i cali di energia? Ecco i consigli dell’esperta

Mangiare una merendina al volo, prendere solo un caffè appena svegli oppure saltare il primo pasto della giornata. Le cattive abitudini che si hanno a colazione (e non solo) interferiscono sulla qualità della vita e sullo stato di salute sia fisica che mentale. «Fare una buona colazione al mattino permette di ricaricarsi dell’energia necessaria dopo il lungo digiuno notturno. Allo stesso tempo, può essere un valido aiuto per mantenere in salute l’equilibrio emotivo e stare alla larga da irritabilità e sbalzi d’umore», spiega la nutrizionista Valentina Galiazzo, specialista in biochimica clinica. Una colazione sana ed equilibrata favorisce una migliore regolazione del senso di sazietà e aiuta a stare lontano durante il corso della giornata da snack, dolciumi e spuntini ricchi di zuccheri che, oltre a favorire l’aumento di peso e i problemi di salute, possono aumentare il rischio di andare incontro a nervosismo e malumore. «Un consumo eccessivo di cibi raffinati favorisce lo squilibrio della flora intestinale che è coinvolta nella sintesi degli ormoni che regolano il tono», dice l’esperta, che qui suggerisce cosa mangiare a colazione per essere di buonumore tutta la giornata.

Cibi fermentati per stare alla larga dalla tristezza

Lo yogurt e il kefir sono degli ottimi alleati per contrastare irritabilità, nervosismo e malumore fin dal prime ore del mattino. «Assicurano tutta una serie di microrganismi che hanno un’azione positiva sulla salute e sull’equilibrio dell’intestino. Quest’ultimo è considerato un secondo cervello. È proprio qui infatti che vengono prodotti la serotonina (l’ormone del buonumore), il Gaba (l’ormone della serenità) e la dopamina (l’ormone della motivazione)», spiega la nutrizionista Valentina Galiazzo. 

Frutta secca per combattere il nervosismo

Mandorle, noci, nocciole sono delle vere e proprie alleate del buonumore. «Apportano grassi polinsaturi vegetali, in particolare Omega 3, Omega 6 e Omega 9 e triptofano. Sono coinvolti nella produzione dei neurotrasmettitori che aiutano a sentirsi carichi e motivati. In più, sono fonte di minerali come il magnesio, il potassio, il calcio, il selenio e il fosforo che aiutano a sentirsi più tranquilli e rilassanti anche nelle giornate più impegnative sia dal punto di vista fisco sia mentale», dice l’esperta.

Colazione e buonumore

Frutta di stagione per affrontare lo stress

La frutta è una buona fonte di energia. «Fornisce zuccheri semplici, che sono la “benzina” del nostro cervello. Contiene poi tutta una serie di vitamine e minerali che hanno un ruolo importantissimo nella regolazione del tono dell’umore. Il magnesio, per esempio, è un vero e proprio rilassante naturale. Contrasta l’azione degli ormoni dello stress, tra cui il cortisolo e l’adrenalina e aiuta a stare alla larga da ansia e umore ballerino. In più, è una fonte eccellente di antiossidanti, sostanze che proteggono il sistema nervoso. Le susine, le prugne, i mirtilli e, in generale, tutti i frutti di colore rosso e blu-viola, per esempio, sono ricchi di antociani, che grazie alla loro azione antinfiammatoria preservano la salute dei neuroni, le cellule cerebrali», dice la nutrizionista Valentina Galiazzo.

Cereali integrali per avere più energia

I cereali integrali, in fiocchi o soffiati, e i loro derivati, compreso il pane, sono un’ottima fonte di energia a colazione. «Grazie alla presenza di fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri e assicurano sazietà ed elevati livelli di energia mentale e fisica», afferma la nutrizionista Valentina Galiazzo. Quale scegliere? «L’avena, per esempio, è ricca di avenina, una sostanza che favorisce la sintesi della serotonina. In più, è fonte di vitamine del complesso B, che ne aumentano la produzione».

Uova per avere la mente sprint

Nelle giornate particolarmente stressanti per sostenere meglio l’umore può essere utile prediligere una colazione salata. Tra i cibi migliori da scegliere come fonte proteica ci sono le uova, bollite o alla coque. «Apportano tirosina, un aminoacido essenziale per la sintesi della dopamina, un ormone che aiuta a sentirsi scattanti e pieni di vitalità. Grazie alla presenza di selenio, zinco e ferro aiutano inoltre a stare alla larga dai cali di energia fisici e mentali che possono favorire fiacca e irritabilità», dice l’esperta.

Nella gallery altri 5 cibi che aiutano a essere di buonumore per tutta la giornata

Un pesto insolito? Pistacchi e bottarga

Un pesto insolito? Pistacchi e bottarga

Originale e pieno di gusto, è il condimento perfetto per un piatto che vi trasporta in Sicilia e vi riporta alle vacanze

Siete rientrati dalle vacanze, ma ancora non ne volete sapere di considerare il periodo estivo definitivamente concluso? In questo caso preparate un piatto che vi riporti alla mente agosto, le belle cene in compagnia, la brezza dolce del mare e il profumo di macchia mediterranea: tutto può aiutarvi a ritrovare il buonumore. Cercate un’idea? Gli spaghetti al pesto di pistacchi e bottarga sono il piatto giusto per lenire un poco la nostalgia del tempo estivo appena trascorso.

Pistacchi di Bronte: come si riconoscono

Di pistacchi in commercio ne esistono diversi tipi, ma quello di Bronte è in assoluto il più dolce e profumato. Per riconoscerlo dovete fare attenzione a quattro particolari: la forma, il colore, il sapore e, se queste indicazioni non vi dovessero bastare, l’etichetta della confezione. Ma vediamo nel dettaglio. La forma: il pistacchio di Bronte è allungato. Non tondo, lungo. Se è sgusciato, è presto fatto riconoscerlo. Se lo trovate chiuso nel guscio, le estremità non sono mai molto pronunciate e rivolte all’insù. Il colore: la pellicina è di un viola intenso, come quello di una melanzana. Al di sotto invece il frutto è di un verde brillante, smeraldo. Nessuna sfumatura giallastra, presente invece nei pistacchi originari della Grecia. Il sapore: il pistacchio di Bronte è il più dolce. Una dolcezza delicata ma persistente, che fa venire voglia di mangiarne uno dopo l’altro. Se tutti questi indizi non fossero sufficienti per riconoscerlo, allora guardate bene l’etichetta. Non fatevi trarre in inganno dalla dicitura “Bronte” o Pistacchio siciliano. Potrebbero essere frutti provenienti dalla zona di Agrigento o Raffadali. Deve essere specificata la qualità del prodotto, con il marchio Pistacchio di Bronte DOP.

La bottarga, il caviale del Mediterraneo

Un colore ambrato intenso, un profumo penetrante e un gusto che non si scorda: la bottarga è un unicum nel panorama gastronomico italiano, anche per la cura che serve per produrla. Si ricava dall’essiccazione e dalla salatura di uova di muggine o di tonno e viene prodotta solamente in alcune zone: Sardegna, Sicilia, Toscana e Calabria. La sua produzione risale al tempo dei Fenici, quando i pescatori estraevano la sacca ovarica del pesce femmina (tonno o muggine) e, dopo averla lavata, la mettevano sotto sale e la lasciavano stagionare a lungo. Ancora oggi il procedimento è rimasto uguale, così come il risultato finale.

La ricetta del pesto di pistacchi e bottarga

Ecco come utilizzare pistacchi e bottarga per preparare un pesto insolito con cui condire la pasta.

Ingredienti 

200 g pistacchi sgusciati di Bronte DOP non tostati, 40 g di parmigiano, olio extravergine di oliva, 1/2 spicchio di aglio, acqua di cottura della pasta, bottarga grattugiata, foglie di basilico fresco, 400 g di spaghetti.

Procedimento

Per prima cosa tritate i pistacchi con l’olio, il parmigiano e l’aglio. Aggiustate di sale e mescolate bene per ottenere una crema. Se fosse necessario, unite un cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Intanto fate cuocere la pasta, scolatela al dente e conditela con il pesto. Mescolate bene e poi spolverate con la bottarga grattugiata e qualche fogliolina di basilico fresco. Se preferite, affettate sottilmente la bottarga invece di grattugiarla. Servite subito.

Nel tutorial qualche consiglio in più per un piatto super

La colazione dei presidenti (by Davide Oldani)

La colazione dei presidenti (by Davide Oldani)

Il 17 febbraio il presidente italiano Mattarella e quello tedesco Steinmeier si sono incontrati a Milano. E lo chef Davide Oldani ha cucinato per loro il suo speciale risotto alla milanese

Due presidenti e due “amici” che si ritrovano per ragionare insieme su come combattere il Coronavirus e rilanciare l’Europa. Il 17 settembre, il presidente Sergio Mattarella ha incontrato il presidente della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier, in visita ufficiale a Milano per dimostrare concretamente la vicinanza della Germania all’Italia in questo difficile momento. Il colloquio è avvenuto a Palazzo Reale dove i due presidenti, che condividono la visione politica di un’integrazione europea, hanno anche ascoltato le testimonianze di alcuni ex pazienti italiani di Covid-19 che sono stata ospitati nelle strutture sanitarie tedesche durante i momenti più tragici dell’emergenza sanitaria e i racconti del personale medico. Mattarella e Steinmeier hanno rispettato le distanze e hanno indossato le mascherine: “Sono molto contento di essere qua. Sono molti mesi che non ci vediamo, era la volta buona per abbracciarci ma non si può”, ha detto il presidente tedesco.

Zafferano e riso alla milanese: Oldani cucina il suo risotto per i presidenti

Per un incontro così d’eccellenza, la “colazione” non poteva che essere all’altezza. I due presidenti hanno potuto degustare uno speciale risotto alla milanese, piatto della tradizione meneghina, preparato dallo chef milanese Davide Oldani nella sua rivisitazione “zafferano e riso alla milanese”. Lo chef ha raccontato l’emozione della giornata in un post e una story su Instagram citando le parole di Steinmeier: “Trent’anni fa, all’Alberghiero, avrebbero potuto dirmi che un giorno, durante una pandemia, avrei cucinato per due Presidenti “AMICI”… “un’amicizia, la loro, solida in maniera assoluta”. Non si vedevano da molti mesi e questa, sarebbe stata la volta buona per abbracciarsi. Ma ora, non è possibile farlo. Grazie Presidenti Mattarella e Steinmeier per averci dato una lezione di vita anche oggi”. E a noi vien da dire, grazie anche allo chef Oldani, per la sua lezione di cucina italiana.

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