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» Polpettone di Pasqua – Ricetta Polpettone di Pasqua di Misya

Misya.info

Innanzitutto cuocete le uova sode: mettetele in un pentolino con acqua fredda e cuocete a fiamma viva, per 8 minuti dall’ebollizione, quindi scolatele, passatele sotto acqua fredda corrente e sgusciatele.

Nel frattempo cuocete gli spinaci, ben lavati, a vapore per un paio di minuti, giusto il tempo di farli appassire.

Poi ripassateli in padella con il burro e un pizzico di sale, quindi fateli almeno intiepidire.

Intanto preparate l’impasto, unendo semplicemente tutti gli ingredienti (carne, parmigiano, pangrattato, uovo, aglio e rosmarino tritati finemente, e un pizzico di sale, pepe e noce moscata) insieme e mescolando per ottenere un composto omogeneo.

Disponete il composto su un foglio di carta forno, appiattendolo fino ad ottenere un quadrato alto circa 1 dito (2-3 cm).
Cospargete gli spinaci sulla superficie, lasciando liberi i bordi, e poi mettete le uova sode al centro, intere, in fila.

Aiutandovi con la carta forno, avvolgete il polpettone intorno alle uova, sigillando poi i bordi, quindi avvolgetelo con la carta forno e lasciate riposare in frigo per almeno 1 ora.

Riprendete il polpettone, eliminate la carta forno e mettetelo in una casseruola antiaderente con il burro e l’olio: fatelo rosolare da tutti i lati, sfumate con il vino e poi iniziate la cottura aggiungendo il brodo poco per volta, cuocendo con il coperchio a fiamma medio-bassa per circa 1 oretta (ogni tanto controllate che non si attacchi, aggiungendo altro brodo se necessario).

Il polpettone di Pasqua è pronto: lasciatelo riposare almeno 10-15 minuti prima di servirlo.

Franciacorta lancia il nuovo sito – ed è geniale

La Cucina Italiana

Attenzione, c’è un nuovo indirizzo web da NON perdere: https://franciacorta.wine/- Sì, avete letto bene: .WINE – una scelta geniale. 

Non solo il sito di Franciacorta, ma anche tutto il sistema della comunicazione via email e le newsletter del Consorzio Franciacorta cambieranno in .WINE. Una decisione che non ha bisogno di molte presentazioni, è di fatto un modo più immediato e diretto per rafforzare la natura del Brand.

Il nuovo sito Franciacorta rappresenta Franciacorta nelle sue due anime, una legata al vino e l’altra al territorio, entrambe accomunate da un sistema valoriale che fa riferimento all’eccellenza, all’Italian lifestyle, alla craftmanship, con un posizionamento di lusso accessibile, con l’obiettivo di rafforzare la già consolidata immagine di prestigio del Franciacorta, posizionandolo tra gli high standing products. 

Un portale totalmente rinnovato nella veste grafica, uno strumento web all’avanguardia che si integra con i social network, fruibile da ogni tipo di device (smartphone e tablet) e che permette l’interazione con il consumatore. Si rivolge prioritariamente ad un target consumer, ma comunque fruibile anche dal target di operatori, tecnici, istituzioni, ricercatori.

Franciacorta ha scelto Keyformat, web agency di Milano che si è aggiudicata la gara per la consulenza strategica e la progettazione del nuovo sito, una realtà che si distingue per le sue competenze di progettualità e comunicazione digitale.

L’articolato progetto prevede dunque una rivoluzione di stile, performance e obiettivi a 360 gradi. Sono rinnovati l’immagine e gli aspetti tecnici, seguendo una nuova distribuzione dei contenuti e la nascita di un magazine online.  Grazie a tutti questi aspetti il sito è stato portato a un nuovo livello di capacità digitale grazie all’aggiunta di Mappe interattive del territorio e landing esperienziali.

Ricerche frequenti:

Cosa significa essere donna in cucina oggi

La Cucina Italiana

Nei 54 stati dell’Africa c’è un detto: «La donna è colei che educa i popoli». Non può essere più forte, d’impatto e attuale la frase con cui Victoire Gouloubi termina il suo racconto. La sua voce solenne traspare quell’impavida forza dell’essere donna. Victoire abbraccia due culture, quella italiana e africana, creando una cucina di integrazione che porta con sé i trionfi di una donna che si è fatta largo nel mondo della cucina, vincendo, con orgoglio, lotte di genere e di etnia. Nata in Congo, Victoire arriva in Italia all’età di 21 anni. Il sogno? Seguire la sua passione e diventare cuoca. Muove i primi passi a Cortina, ma è l’esperienza da Sadler ad aprirle le porte dell’alta ristorazione, e non solo, anche quelle della solidarietà.

Victoire, hai qualche consiglio in cucina tramandato da una figura femminile per te significativa?

Mia mamma non è mai stata una grande cuoca. Poco tempo fa è venuta in Italia per un lungo periodo e mi ha detto ‘sarebbe stato bello che tuo padre fosse stato qui per congratularsi con te’. E io ‘guarda che sono diventata cuoca non per merito tuo’. Lei si mette a ridere. 
Ho il ricordo di mia mamma quando ero piccola come una donna forte che comandava a casa, ma il ricordo di quando cucinava è nullo, non era lei la cuoca di casa. In famiglia però abbiamo una ricetta tramandata, il Saka Saka, piatto tradizionale del Congo, che oggi prepariamo io e le mie sorelle. Si tratta di un piatto tipico congolese ma appartenente a culture africane. Anche se è un piatto tipicamente cucinato dalle donne, papà lo cucinava molto bene. Il ricordo di mio padre con un mortaio molto grande che pestava le foglie di manioca è tutt’ora estremamente vivido. È così che la ricetta che oggi conosco mi è stata tramandata da mio padre e dalle sue sorelle. Con questo piatto, anche rivisitato, ho conquistato la critica gastronomica. 

Come nasce la tua passione per la cucina?

Ricerche frequenti:

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