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Anna in Casa: ricette e non solo: Pepite di cavolfiore

Anna in Casa: ricette e non solo: Pepite di cavolfiore

 
Se dovete basarvi sullo scatto per scegliere di preparare la mia ricetta, capisco che non ho chances, ma purtroppo questo è ciò che sono riuscita a fare prima che nella teglia rimanesse solo la carta forno.

Come si dice? Non instagrammabile? Ecco qui un tremendo esempio …

Ingredienti

q.b. di acqua

1 cavolfiore

2 uova

1 cucchiaio di latte

pangrattato

sale e pepe

Procedimento

Scaldare il forno a 180°C e foderare una teglia con carta forno.

Pagliare alla base i peduncoli floreali, passarli sotto acqua corrente e metterli in una pentola.

Aggiungere acqua fredda fino a coprire i fiori e portare a leggero bollore. Cuocere per 5 minuti

scolare, appoggiando i fiori su carta da cucino per togliere l’eccesso di acqua.

In una ciotola rompere le uova, aggiungere il latte, il sale ed il pepe, mescolare bene.

In un vassoio stendere in uno strato il pan grattato.

Passare ogni fiore nelle uova e impanarle con il pane.

Adagiarle su una teglia con la carta leggermente unta. ungere appena la superficie delle pepite.

Infornare e cuocere per 20-25 minuti, o fino a quando la forchetta entra bene con i rebbi, avendo cura di girarle a metà cottura.

» Liquore Vov – Ricetta Liquore Vov di Misya

Misya.info

Mettete in un pentolino il latte con la buccia di limone (ben lavata), i semini di vaniglia e 200 gr di zucchero (presi dal totale) e portate a ebollizione, mescolando di tanto in tanto.

A parte, montate i tuorli con lo zucchero restante (300 gr) fino a renderli chiari e spumosi.
Filtrate il latte e incorporatelo ai tuorli a filo, continuando a girare con le fruste, mentre è ancora caldo.
Infine aggiungete anche marsala e alcol ed eliminate eventuale schiumetta che dovesse formarsi in superficie.

Aiutandovi con un imbuto, travasate il liquore in bottiglie di vetro sterilizzate e chiudete bene.

Il liquore Vov è pronto: conservatelo in frigo, ben chiuso, e consumatelo entro un paio di mesi.

Dieta mediterranea a primavera | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

In primavera ci sentiamo un po’ tutti più gonfi e stanchi. Per riconquistare leggerezza e buonumore meglio puntare su una dieta flessibile, come la dieta mediterranea piuttosto che su programmi alimentari rigidi e particolarmente restrittivi che con il tempo rischiano di essere poco sostenibili e di far recuperare i chili persi con gli interessi. «Seguire la dieta mediterranea in primavera, ad esempio, significa innanzitutto mettere in tavola menù e piatti capaci di garantire benessere e salute e, allo stesso tempo, tanto gusto e sazietà», dice Maria Rosaria Baldi, biologa nutrizionista. «La classica pasta al ragù, che spesso è esclusa dalle altre diete, se cotta al dente, preparata con carne magra e altri ingredienti di qualità e abbinata a una semplice insalata di verdure di stagione, permette di portare in tavola un pasto capace di ricaricare le pile e allo stesso tempo stimolare l’organismo a funzionare al meglio, senza rinunciare al piacere della buona tavola», dice l’esperta, che qui spiega perché la dieta mediterranea a primavera è un’ottima scelta.

Cibi vegetali per liberarsi dalle tossine 

Alimenti immancabili nei menù di primavera ispirati alla dieta mediterranea sono i cibi di origine vegetale, in particolare verdura e frutta. «I vegetali di stagione sono ottimi alleati per facilitare lo smaltimento di tossine e scorie accumulate nel corso dell’inverno e controllare il peso», dice la nutrizionista Maria Rosaria Baldi. «Per questo a tavola occorre fare spazio a ortaggi come carciofi, cavolfiori, asparagi, ricchissimi di antiossidanti e fibre sazianti, utili per il funzionamento del fegato, dello stomaco e dell’intestino e ma anche per contrastare i picchi di glicemia.  Contengono poi elevate quantità di folati. Questi composti sono preziosi per il metabolismo degli acidi grassi e il funzionamento del sistema nervoso» dice l’esperta. «Insieme ai frutti di stagione, contribuiscono a mantenere in equilibrio il microbiota intestinale, fondamentale per aumentare le capacità del sistema immunitario di difendersi dalle classiche allergie ai pollini. In più, i vegetali sono i cibi che assicurano maggiori quantità di acqua, che favorisce il drenaggio di liquidi e, indirettamente, la perdita di peso, regalando un aspetto più sano e in forma».

Cereali e pesce per dormire meglio 

«La sonnolenza diurna così come gli sbalzi d’umore, tra cui l’irritabilità, sono malesseri dovuti in questo periodo principalmente alle difficoltà che l’orologio biologico ha ad adattarsi all’aumento delle ore in cui c’è luce. Dunque, mai come in questo periodo dell’anno l’organismo ha bisogno di assicurarsi menù in cui non siano esclusi cibi che sono fonte di aminoacidi essenziali, utili per produrre ormoni come la serotonina, tra questi i cereali, meglio se integrali, le fave, i piselli e in generale i legumi, soprattutto secchi. «Questi cibi insieme al pesce, ma anche alla carne e ai suoi derivati, sono ottime fonti di vitamine del complesso B, che hanno un’azione energizzante per i muscoli e il cervello». Le uova ad esempio contribuiscono anche ad aumentare i livelli di vitamina D. «Quest’ultima innalza i livelli di serotonina e melatonina e favorisce un umore più stabile e un sonno più riposante. Insieme al pesce, le uova sono inoltre buone fonti di acidi grassi essenziali, zinco, selenio e di tante altre sostanze che sono di supporto al sistema nervoso».

Un menù tipo 

Appena svegli: due bicchieri di acqua.

Colazione: tè verde, pane tostato integrale con ricotta, pera e qualche noce.

Spuntino: estratto di frutta fresca di stagione (pere, mele, fragole, frutti di bosco, nespole) e qualche mandorla.

Pranzo: pennette integrali al ragù, carciofi crudi conditi con olio extravergine d’oliva e succo di limone.

Merenda: un frutto fresco di stagione.

Cena: frittata agli asparagi e insalata di radicchio, condita con olio  extravergine d’oliva, pane integrale.

 

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