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Zeppole di San Giuseppe: la ricetta del pastry chef Nicola Di Lena

La Cucina Italiana

Preparazione Zeppole di San Giuseppe

Zeppole di San Giuseppe senza glutine e senza lattosio

Ingredienti

Per circa 20 zeppole di diametro 7 cm

Per l’impasto 

200 g di acqua 
100 g burro senza lattosio 
160 g farina senza glutine per dolci 
170 g di uova intere (circa 4/5 uova, se usate farina normale ne bastano 3/4) 
5 g di sale

Per la crema pasticcera senza lattosio e senza glutine 

1 litro di latte senza lattosio 
200 g di zucchero 
100 g amido di mais 
7 tuorli 
1 bacca di vaniglia 
1 buccia di limone

Procedimento

Per l’impasto

Bollire assieme acqua, burro e sale, aggiungere la farina setacciata e tenere sul fuoco per almeno 10 minuti, finché si separa bene dal cucchiaio, quindi riporre il composto in una bowl. Prendere un frustino e incorporare pian piano le uova amalgamando bene tutto. Inserire la pasta ottenuta in una sac à poche con punta a stella e stenderla su fogli di carta da forno, disegnando dei cerchi di circa 6 o 7 cm di diametro.

Scaldare bene (circa 180°/185°) abbondante olio di semi di girasole in una padella larga e capiente e immergere le zeppole sulla carta da forno (consiglio: potete immergere direttamente la carta da forno nell’olio, vedrete che la pasta si staccherà da sé) e girarle a metà cottura.

Quando saranno diventate dorate, scolare le zeppole e appoggiarle su un piatto con carta assorbente lasciandole raffreddare.

Per la crema pasticcera

Scaldare il latte con lo zucchero, la buccia di limone e la stecca di vaniglia. Nel frattempo mescolare bene l’amido di mais con le uova. Prendere una piccola parte del latte e incorporarla alla miscela appena preparata, quindi versare il composto ottenuto nel restante latte e continuare a mescolare, sempre sul fuoco. Quando inizia ad addensare, lasciar bollire per 5 /10 minuti a fuoco basso e toglierla dal fuoco per riporla in una ciotola coperta con un foglio di pellicola a contatto, affinché non si formi la noiosa crosticina.

Quando la crema è fredda togliere il limone e la vaniglia e frustare per qualche minuto affinché diventi omogenea e fine. Versare la crema nella sac à poche e farcire le zeppole (abbondantemente, siamo in Puglia!).

Se desiderate, cospargete con zucchero a velo e cannella, in alternativa è possibile passare le zeppole appena fritte nello zucchero semolato e cannella.

Infine, farcire la zeppola anche all’esterno nella parte superiore e porvi sopra un’amarena sciroppata.

Consiglio

È possibile preparare gli impasti anche il giorno prima riponendoli in contenitori ermetici in frigorifero.

Cosa mangiare a cena per dormire bene la notte

La Cucina Italiana

Avere difficoltà a prendere sonno, svegliarsi all’improvviso e non riuscire a riaddormentarsi durante la notte: a chi non è capitato? L’insonnia è uno dei disturbi più comuni. Secondo le stime più recenti nel nostro Paese ben 7 persone su 10 hanno problemi occasionali di insonnia. Per riposare meglio e dormire bene occorre prestare attenzione anche a ciò che si mangia, in particolare a cena. Avere l’abitudine di bere alcolici e altre bevande troppo zuccherine, per esempio, può favorire il problema. «Un eccessivo consumo di zuccheri semplici stimola i picchi di glicemia che possono disturbare il riposo e rendere il sonno durante la notte più difficile», dice la nutrizionista Valentina Schirò, specialista in scienze dell’alimentazione. Anche una cena più pesante del solito può favorire il problema. «L’insonnia può dipendere dalla cattiva digestione. I piatti troppo pesanti, ricchi di grassi, compresi i cibi fritti, rallentano i processi digestivi e disturbano il sonno», dice l’esperta. Tra i cibi da limitare se si ha difficoltà a dormire ci sono anche i salumi e i formaggi stagionati. «La tiramina, un aminoacido di cui sono ricchi, favorisce la veglia». Ecco allora cosa mangiare la sera per dormire bene la notte e 5 menu anti insonnia da provare subito.

I cibi sì

Per favorire il sonno, nei menu serali occorre dare spazio a cibi ricchi di sostanze che agevolano la produzione di neurormoni che influenzano il ritmo sonno-veglia come la serotonina e il Gaba. «Il primo favorisce la sintesi della melatonina, l’ormone del sonno. Il Gaba invece induce il rilassamento e regala tranquillità. Sì quindi a piatti a base di cereali integrali in chicco, legumi e latticini magri come la ricotta», suggerisce la nutrizionista Valentina Schirò. «Spazio poi alle verdure di stagione a foglia, specie crude, che assicurano tante vitamine del complesso B e minerali che hanno un’azione rilassante. Via libera poi a secondi piatti a base di cibi digeribili e super sazianti che aiutano a stare alla larga dai risvegli notturni per fame. Tra questi spicca il pesce, in particolare quello azzurro e di piccola taglia, ricco di proteine e grassi salutari».

5 menù anti insonnia da provare

Uova, lattuga e pane integrale tostato

Le uova contengono un mix di sostanze che agevolano il riposo, tra cui gli acidi grassi essenziali. La lattuga è fonte di magnesio e potassio, minerali che regalano tranquillità. Il pane integrale tostato invece è più digeribile e fornisce al corpo energia in modo costante, contrastando i picchi di glicemia che possono disturbare il riposo.

Orzotto con spinaci e ricotta

I carboidrati complessi dell’orzo abbinati alle fibre degli spinaci e alle proteine altamente digeribili della ricotta agevolano il riposo.

Insalata di farro con salmone e rucola

Gli Omega 3 e la vitamina D del pesce favoriscono la produzione di melatonina, l’ormone del sonno. La rucola è invece un’ottima fonte di calcio, che insieme alle vitamine del complesso B presenti in abbondanza nel farro, contrasta nervosismo e irritabilità.

Grano saraceno, lenticchie e cicorie

Il grano sarceno e le lenticchie sono un’ottima fonte di triptofano e vitamine del complesso B, che aumentano la produzione di melatonina, l’ormone del sonno e del Gaba, l’ormone della serenità. Le cicorie apportano invece manganese, che favorisce il corretto funzionamento del sistema nervoso.

Quinoa, gamberetti e zucchine

Questo mix consente di rifornirsi di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina e della melatonina. Assicura inoltre carboidrati complessi e acidi grassi essenziali che facilitano l’addormentamento.

» Polpettone all’ascolana – Ricetta Polpettone all’ascolana di Misya

Misya.info

Iniziate a predisporre gli ingredienti: ammollate il pane nel latte, denocciolate le olive e tritatene solo 1/3 (lasciate le altre intere), tritate metà della mortadella (lasciate il resto a fettine).

Unite in una ciotola: macinato, pane ammollato e strizzato, uovo, mortadella tritata, parmigiano, sale e pepe e amalgamate, quindi incorporate anche le olive tritate.

Assemblate il polpettone: trasferite l’impasto su di un foglio di carta forno creando un rettangolo, ricopritelo con la mortadella e disponete al centro le olive denocciolate e intere in fila (parallele al lato lungo del rettangolo).
Aiutandovi con la carta forno, arrotolate l’impasto sopra la farcitura, sigillando poi bene i bordi.

Trasferite sulla teglia del forno (con tutta la carta forno), cospargete con pangrattato e con qualche fiocchetto di burro e cuocete per circa 30-35 minuti a 180°C in forno ventilato già caldo.

Il polpettone all’ascolana è pronto, non vi resta che servirlo, caldo, tiepido o anche freddo.

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