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Pranzo in spiaggia sano e leggero: tante idee furbe

La Cucina Italiana

Finalmente la spiaggia e anche il pranzo in spiaggia! Via i vestiti, i pensieri, il pallore. Eccoci pronti a un’altra estate da vivere tra divertimento, relax e nuove scoperte. Eh sì, perché le vacanze sono quel periodo magico in cui il tempo che abbiamo a disposizione può essere impiegato per provare cose nuove. Cosa ne dite di iniziare dalla cucina? Ci sono moltissime preparazioni per trovare la giusta via di mezzo tra la macedonia che ci affama e il panino che ci appesantisce… proviamole tutte!

Anguria e feta

Più rinfrescante di un panino e più sostanzioso di una macedonia, un piatto con anguria e feta è quello che ci vuole per un pranzo leggero in riva al mare. Tagliate anguria e feta a quadratini e metteteli in una ciotola che conserverete nella borsa frigo fino al momento del pranzo.

Insalata di riso venere

Questo piatto, light e gustoso è perfetto per fare una pausa da panini e pizzette. Lessate il riso e lasciatelo raffreddare. A parte preparate una dadolata di verdure miste come peperoni, zucchine, melanzane e pomodori che farete rosolare in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva. Condite il riso con le verdure e aggiungete a piacere qualche scaglia di pecorino o tonno in scatola sgocciolato.

Melone e mozzarella

L’abbinata prosciutto e melone è un grande classico, ma è poco adatta a un pranzo al sacco in spiaggia. Troppo scomoda da preparare in anticipo e troppo salata per una giornata da passare sotto il sole a picco. Melone e mozzarella, invece, è un’abbinata gustosa e ideale per la spiaggia! Tagliate il melone a cubetti e mettetelo in una ciotola con le mozzarelline. Condite con un filo d’olio e un pizzico di sale e di pepe.

Insalata di cetriolo

Questa insalata è perfetta per un fare un piccolo pasto idratante. Preparatela con cetrioli, pomodori, olive e filetti di acciuga dissalati. Condite con un giro d’olio, sale, pepe e origano.

Melanzane grigliate e primosale

Alla mattina grigliate le melanzane finché non risulteranno ben cotte. Conditele con olio, sale e timo. A pranzo le accompagnerete con del formaggio prillasse e una fetta di pane ai cereali.

Frittata con spinaci

Il panino con la frittata è un grande classico, ma non è molto light. Prendiamo allora ispirazione per preparare una frittata leggera con spinaci che porteremo in spiaggia assieme a un’insalata di pomodori condita con olio, sale e aceto balsamico.

Panino con il tacchino

Preparate un panino leggero con due fette di pane integrale farcite con dell’affettato di petto di tacchino arrosto, qualche foglia di insalata e del formaggio tipo caprino spalmato sul pane.

Petto di pollo alla griglia e zucchine

Preparate una bistecchina di petto di pollo alla griglia e aromatizzatela con un po’ di rosmarino. A parte, cucinate le zucchine a rondelle piuttosto grandi che serviranno da accompagnamento al pollo che avrete ridotto in bocconcini.

Panino caprese

Un’altro classico dei menù da spiaggia è l’insalata caprese. Ma perché non metterla nel panino? Diamo un twist light al panino caprese scegliendo mozzarella a ridotto contenuto di grassi e pane integrale, al quale toglieremo la mollica prima di farcire.

Pasta fredda integrale

Preparate una pasta fredda leggera con penne integrali, salmone e pesto di zucchine. Se volete dare un sapore più intenso alla ricetta, invece di lessare le zucchine rosolatele con uno spicchio d’aglio e riducetele a crema con basilico e olio extravergine di oliva.

Cornetto vegano, la nutrizionista avverte: «Non è più sano»

La Cucina Italiana

Vuoto, alla frutta, al pistacchio, al cioccolato. Negli ultimi anni il cornetto vegano, realizzato senza alcun ingrediente d’origine animale, è diventato un vero e proprio classico della colazione, tanto da stuzzicare sempre di più il palato non solo di chi è intollerante al lattosio o allergico alle proteine del latte, ma anche di chi è vegano o vegetariano oppure vuole ridurre il consumo di proteine d’origine animale nella dieta quotidiana.

A parte i casi in cui consumarlo è una scelta dettata da motivi di salute, la sua popolarità è legata spesso alla convinzione molto diffusa che sia più leggero e sano di quello tradizionale. Ma è veramente così? Ecco tutto quello che dovreste sapere sul cornetto vegano.

Cornetto vegano: ingredienti e nutrienti

«Concedersi una volta ogni tanto uno sfizio a tavola, compreso il classico cornetto non c’è nulla di male, ma se diventa un’abitudine quotidiana le cose cambiano e questo vale anche se si sceglie quello vegano», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino

È un prodotto ultraprocessato

«Al pari di quello classico, è innanzitutto un prodotto ultraprocessato. E oggi sappiamo che un consumo eccessivo nella dieta di alimenti di questo tipo favorisce lo stress ossidativo e l’infiammazione, due processi che aumentano il rischio di prendere peso e di soffrire di malattie cardiovascolari, di diabete di tipo 2 e di tanti altri disturbi». 

Non è più sano

La seconda cosa da sapere è che vegano non è sinonimo di più sano. «Il cornetto realizzato senza latte, uova, burro d’origine animale ha spesso un indice glicemico molto più alto per via della carenza di proteine e la ricchezza di zuccheri, che spesso sono aggiunti in quantità maggiore per rendere il suo sapore più gradevole per il palato. Basta guardare la lista degli ingredienti di quello confezionato per accorgersi che di solito i primi a comparire e quelli presenti in quantità superiori sono la farina raffinata 00 e lo zucchero, che può chiamarsi anche saccarosio, destrosio, fruttosio, edulcoranti, il cui consumo favorisce i picchi glicemici, che stimolano a produrre più insulina, un ormone che in eccesso favorisce l’accumulo di peso sotto forma di grasso viscerale e l’insorgenza di malattie e disturbi». 

Spesso è più grasso

Sotto il profilo lipidico spesso il cornetto vegano viene arricchito anche di quote maggiori di grassi rispetto a quello tradizionale. «Nell’impasto vengono spesso aggiunti olio di palma, di colza o di girasole, ma anche burro e margarina vegetali, che possono contenere grassi idrogenati che, consumati di frequente e in eccesso, favoriscono ad esempio un innalzamento dei livelli di colesterolo cattivo (LDL) a svantaggio di quello buono (HDL)», dice l’esperta. «Infine, come nel caso del cornetto tradizionale, tra gli ingredienti possiamo trovare additivi alimentari e aromi, anche questi aggiunti per migliorarne il gusto, che lo rendono un prodotto molto elaborato e quantità importanti di sale (sodio) che aumentano i rischi per la salute».

Calorie e caratteristiche nutrizionali

«Dal punto di vista calorico anche se il cornetto vegano fornisce in media 250 calorie contro le 400 di quello tradizionale, al pari di quello classico non può considerarsi un alimento del tutto salutare», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. Il consiglio? «Se si sceglie quello imbustato è necessario piuttosto che soffermarsi sul numero di calorie, leggere sempre la lista degli ingredienti e la tabella nutrizionale e scegliere un tipo che contenga meno zuccheri e grassi. Se invece si opta per quello del bar occorre fare attenzione a quando torna la sensazione di fame. Se la voglia di mangiare qualcosa compare nel giro di un paio di ore, vuol dire che la preparazione era particolarmente dolce e il prodotto poco salutare».

Le dritte per gustarlo al meglio

«Il cornetto vegano come quello non vegano, non va consumato tutti i giorni, ma solo in modo occasionale. L’ideale è scegliere un prodotto che sia preparato in modo semplice e con pochi ingredienti, senza farine sottoposte a processi di raffinazione, come quella integrale, per assicurarsi una prima colazione saziante e allo stesso tempo nutriente e salutare», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino.

Quando lo si consuma occorre fare attenzione a riequilibrare il primo pasto della giornata abbinandolo correttamente. Come? «Si può ad esempio associare al caffè oppure al tè, senza l’aggiunta di zucchero e a una piccola porzione di frutta secca a guscio, che grazie alla ricchezza di fibre, grassi e proteine vegetali, rallenta l’assimilazione degli zuccheri e mantiene sotto controllo la secrezione di insulina, garantendo energia costante senza picchi glicemici», dice l’esperta. «Da evitare invece l’associazione con il cappuccino, compreso quello preparato con bevande vegetali (di soia, di mandorle, di cocco) che spesso aggiungono altre calorie “vuote”, cioè prive di nutrienti utili e altri zuccheri».

il cibo sano va a teatro | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

«Sei agitato? Si, tanto». È proprio vero: stavolta Marco Bianchi è particolarmente emozionato. Quando lo chiamiamo al telefono per parlare del suo nuovo progetto la sua voce trasmette entusiasmo, voglia di condividere qualcosa di speciale, ma anche un pizzico dell’ansia della prima volta, quella positiva. «Se non fossi agitato sarei troppo sicuro di me. Non è mai un bene esserlo», prosegue il food mentor e divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi.

Ci dedica un po’ del suo tempo tra una prova e l’altra di un debutto decisamente importante: Marco Bianchi arriva a teatro. Il primo appuntamento sarà l’8 maggio 20.45 al Teatro Manzoni di Milano, dove metterà in scena «Il giorno perfetto». Dopo aver dedicato (tanti) libri, programmi televisivi ai temi della salute e degli stili di vita sani, ha deciso di metterli in scena, con uno spettacolo in cui racconterà come assaporare ogni giornata dal tramonto all’alba, accompagnato dalla musica e da qualche ospite inaspettato. Il tutto con quella maniera divertente, semplice e diretta tipica di Marco Bianchi.

Intervista a Marco Bianchi

In questa intervista racconta di questa nuova idea e svela qualche (piccolo) dettaglio sullo spettacolo, ricordando che «il giorno perfetto» è prima di tutto pieno di sorrisi.

Come è nato questo progetto?
«È cominciato tutto qualche anno fa, come una sfida personale. Volevo mettermi in gioco e trovare un modo per raccontare la cucina e la scienza come nessuno aveva fatto, così ho scritto un monologo, che però è stato per anni un cassetto. Poi l’ho ritirato fuori, ho incontrato Stefania Pepe, la regista giusta che mi ha accompagnato e guidato nel rendere il mio testo adatto a un teatro, ed eccoci qua».

A teatro per una sfida personale o perché ti piace l’idea di calcare la scena?
«Mancava questo tassello nel mio percorso: come è successo per la tv, per i libri, sentivo che dentro di me c’era questo desiderio di parlare di scienza in un modo nuovo, simpatico, divertente».

Cosa vedremo sul palco?
«Un Marco Bianchi diverso dal solito, sicuramente. Sarò affiancato da un trio musicale e questa interazione con i musicisti renderà tutto magico. Del resto il teatro è magia. Con me ci saranno anche una serie di “disturbatori”»

Chi sono?
«Quattro amici che hanno partecipato con un contributo che sarà trasmesso durante lo spettacolo: Luca Argentero, a cui devo tanto perché mi ha dato la spinta per andare avanti con il progetto, poi non poteva mancare Antonella Clerici con cui ho cominciato la tv, il comico e attore Max Pisu, e Federica Pellegrini perché nella giornata perfetta non può mancare lo sport».

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