Tag: secondi piatti veloci

La differenza tra omelette e frittata

La differenza tra omelette e frittata

Sono entrambe a base di uova, ma gli ingredienti, la preparazione e la cottura sono molto diversi tra loro. Ecco le ricette di una e dell’altra

Molti credono che omelette sia la traduzione francese della parola frittata. In realtà si tratta di due cose simili, ma differenti, di due ricette a base di uova, preparate in maniera diversa.

Frittata e omelette: gli ingredienti

La frittata si prepara con uova, parmigiano, un po’ di latte, sale e pepe. Si possono aggiungere poi verdure, formaggi o semplicemente delle erbe aromatiche.
L’omelette, invece, ha un unico ingrediente: le uova. Basta montarle con un pizzico di sale per poi cuocerle in padella. Più sono montate, più incorporano aria, più l’omelette sarà soffice.

La cottura

La frittata viene cotta su entrambi i lati mentre l’omelette deve rimanere più cremosa e quindi si cuoce solo alla base, lasciando morbido il cuore.
La frittata può essere cotta in padella con poco olio o in forno, mentre l’omelette andrebbe cotta nel burro.

Le uova

Nella frittata vengono sbattute non troppo uniformemente, giusto il tempo di amalgamarle un po’. Basta mescolarle un po’ con una forchetta per unire tuorli e albumi, ma senza renderli un composto omogeneo. Nell’omelette invece le uova devono incorporare aria e diventare più spumose per gonfiare meglio in cottura. Per farlo si utilizza la frusta a mano, o quella elettrica.

La presentazione

La frittata è rotonda e può essere arricchita con altri ingredienti che vengono cotti insieme alle uova, l’omelette invece ha la caratteristica forma di un wrap e quindi avvolge un ripieno. Viene ripiegata su sé stessa e viene farcita in genere con del formaggio che fonde con il calore e poi con altri ingredienti a piacere. In genere le omelettes sono monoporzioni.

Ecco ora qualche ricetta tratta dal nostro archivio

 

Carnevale 2020: dolci al forno. Le ricette

Carnevale 2020: dolci al forno. Le ricette

Nei giorni in cui l’imperativo è “friggere”, c’è chi ribalta le regole e mette in forno quei dolci che – per tradizione – andrebbero invece cotti nell’olio. Ma il risultato non è poi così male e anche la salute e la linea ringraziano

Nei giorni compresi tra il Giovedì e il Martedì grasso c’è solo una cosa da fare oltre a mascherarsi: friggere! Ma, si sa, le regole sono fatte per essere infrante. E così, quando in cucina dovrebbero esserci solo padelle piene di olio bollente, c’è chi, invece, decide di preparare i dolci di Carnevale al forno. “Eresia”, grideranno probabilmente i più, ma per tutelare la linea – e la salute – pur non rinunciando al gusto, ebbene sì, si può anche scendere a compromessi.

I classici dolci di Carnevale al forno

Partiamo dai dolci di Carnevale al forno classici, ovvero tutte quelle leccornie che, di base, dovrebbero essere fritte ma che, volendo, si possono anche realizzare nella versione light. Stiamo parlando delle chiacchiere, per esempio. Il procedimento non cambia ma la cottura deve avvenire in forno preriscaldato ventilato a 190°, per circa 10 minuti. Lo stesso vale per le castagnole. La ricetta è la stessa ma vanno messe sempre in forno preriscaldato ventilato a 180° per circa 10 minuti. Idem per le fritole veneziane.

Rufioi, se non si friggono sono ancora meglio

Un altro dolce di Carnevale che di solito si mangia fritto ma che fatto al forno non è poi così male, sono i rufioi, dei tortelli ripieni tipici veneti. Per la pasta sfoglia occorrono 500 grammi di farina, 100 g di zucchero, 80 g di burro, 50 g di zucchero a velo, quattro uova, un pizzico di sale, 50 ml di latte e 50 ml di grappa.  Per il ripieno servono 200 g di amaretti, 700 g di biscotti secchi, 100 g di zucchero, 300 g di pinoli, mandorle e cedro candito, 50 ml di grappa o di liquore all’anice e marmellata di susine. Si parte sbriciolando gli amaretti e i biscotti e bagnandoli poi con dell’acqua calda. Una volta ottenuta un’amalgama, a questa vanno uniti tutti gli altri ingredienti. Quando anche l’impasto è pronto, va steso fino ad ottenere delle sfoglie sottili, ciascuna divisa in rettangoli di circa 5-8 cm. Su ciascuno di questi va disposta un cucchiaio di ripieno. A questo punto i riufioi vanno chiusi schiacciandone bene i lati e cotti in forno a 180° per circa 15 minuti. Dopo che si sono raffreddati, spolverateli infine con lo zucchero a velo.

Torta di mele Renetta con amaretti e biscotti

Torta di mele Renetta con amaretti e biscotti

Ogni famiglia ha la propria ricetta. Trascritta su fogli sbiaditi, su vecchi libri di cucina o addirittura tramandata solo a voce.

È quella della regina dei dolci di casa, la torta di mele. Non ne esiste una uguale all’altra e ciascuna porta con sé una storia. Che a che fare con ingredienti e dosi, ma soprattutto con affetti e ricordi che hanno proprio quel profumo, il profumo della torta di mele appena sfornata.

Alta e soffice, ricoperta di zucchero a velo, oppure più bassa, quasi biscottata. Le ricette della torta di mele sono tante quante sono le case! E la prima differenza la fa proprio la qualità di mela scelta.

Il nostro consiglio? La mela Renetta Melinda, che sprigiona una dolcezza inconfondibile sia da cruda che da cotta, senza perdere quel tocco di acidità che la rende perfettamente equilibrata. Non solo: la mela Renetta è un vero e proprio concentrato di polifenoli, fondamentali per il benessere grazie alla loro funzione antiossidante.

Ecco perché consigliamo la mela Renetta per la torta di mele, con una variante golosissima: un impasto croccante fatto di amaretti e biscotti secchi. Per cominciare una nuova tradizione da tramandare.

Ingredienti

4 mele renette
125 g di biscotti secchio tipo Oro Saiwa
50/60 g di burro a temperatura ambiente
125 g di amaretti di Saranno
5 cucchiai di zucchero

Procedimento

Accendete il forno a 180 gradi. Prendete una teglia del diametro di 24 cm e foderatela con carta forno. Lavate le mele, togliete il torsolo e sbucciatele, poi tagliatele a fette di circa 1 centimetro di altezza.

Tritare i biscotti insieme agli amaretti e mettere il composto in una ciotola insieme allo zucchero, mescolando il tutto con cura.

Iniziate a comporre la torta coprendo la base della tortiera con le fette di mele, disposte una accanto all’altra.

Riempite i buchi al centro delle mele e gli spazi tra le fette di mele con il trito di biscotti e amaretti e cospargete la superficie con fiocchetti di burro.

Fate un altro strato di mele e proseguite con lo stesso procedimento di prima andando avanti con gli strati fino a esaurimento degli ingredienti (dovrebbero venirne tre). L’ultimo strato deve essere quello di biscotti/amaretti/zucchero, completato con fiocchetti di burro.

Cuocete in forno caldo per circa 1 ora e servite.

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