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Anna in Casa: ricette e non solo: Lievito madre essiccato

Anna in Casa: ricette e non solo: Lievito madre essiccato

La super quarantena di questo periodo ha portato molti a preparare il lievito madre e la domanda più frequente che mi viene fatta, è quella di come conservarlo a lungo senza doverlo rinfrescare. Con questo metodo potrete conservare il vostro lievito madre per sei mesi in frigorifero, senza alcuna preoccupazione. Al contempo potete anche utilizzare il lievito essiccato direttamente nelle vostre preparazioni.

Per questa idea devo ringraziare mia sorella Daniela, che l’ha testata e poi condivisa. Il lievito così preparato è ideale sia per la conservazione, sia per l’utilizzo, uguale a quello del lievito madre essiccato che si acquista nei supermercati.

Ingredienti

Tanto peso di lievito madre rinfrescato e attivo

Pari peso di farina (la stessa utilizzata per il rinfresco)

Procedimento

Pesare 150 g di pasta madre attiva (rinfrescata e raddoppiata di volume in 3-4 ore) e unirla a 150 g di farina.

Lavorare i due ingredienti sbriciolandoli grossolanamente fra le mani.

Stendere le briciole su carta per fritti, ma va benissimo anche carta casa o carta forno,

coprire e lasciare asciugare completamente.

Ogni tanto smuovere le briciole e nel caso il canovaccio o la carta fossero umidi, cambiarli in modo da rendere l’essiccazione più rapida.

Una volta che le briciole sono ben asciutte, passarle mixer per macinarle fino a renderle polvere.

Versare la polvere ottenuta in un barattolo di vetro, possibilmente riempiendolo tutto in modo da no avere spazio tra il composto e il tappo.

Il lievito così preparato si conserva in frigorifero per 6 mesi.

A questo punto potete utilizzare il lievito essiccato direttamente negli impasti o riattivarlo allo stato solido.

Utilizzo in polvere

Nel caso voleste utilizzare la polvere direttamente negli impasti, ricordate che la quantità è di 40 g per 500 g di farina.

Potete mescolare la polvere direttamente alla farina o scioglierla precedentemente in acqua a temperatura ambiente.

Riattivazione a pasta madre solida

Se volete riattivare la pasta madre in forma solida, togliete il barattolo di polvere dal frigorifero e lasciatelo a temperatura ambiente per due o tre ore.

Versare la polvere di pasta madre in una ciotola e aggiungere poca alla volta, tanta acqua fino ad ottenere un panetto. A questo punto pesare il panetto e procedere con il rinfresco aggiungendo la stessa quantità di farina e metà quantità di acqua a temperatura ambiente (es: 100 g di panetto+ 100 g di farina + 50 ml di acqua). 

Mettere il panetto a lievitare e rifare i rinfreschi fino a quando non raddoppierà il suo volume in 3-4 ore al massimo.

» Gateau di patate in padella

Misya.info

Innanzitutto bollite le patate per 35-40 minuti circa (fate la prova forchetta per testare se sono pronte), quindi pelatele e schiacciatele.

Unite alle patate schiacciate parmigiano, sale, pepe e uovo e amalgamate.

Imburrate la padella antiaderente e cospargetela di pangrattato, quindi disponete metà del composto sul fondo, livellandolo con le mani.
Aggiungete la provola a pezzetti, quindi coprite con il composto restante, sigillando bene i bordi.

Cospargete con pangrattato e con fiocchetti di burro, quindi coprite con coperchio e cuocete per 7-10 minuti a fiamma medio-bassa.
Imburrate una seconda padella e cospargete anche questa con il pangrattato, quindi, con un po’ di cautela, staccate il gateau dalla prima padella e capovolgetelo nella seconda, in modo da finire la cottura, sempre con coperchio, per altri 5 minuti circa.

Il gateau di patate in padella è pronto: servitelo caldo o al massimo tiepido.

Anna in Casa: ricette e non solo: Torta al cocco senza farina e burro

Anna in Casa: ricette e non solo: Torta al cocco senza farina e burro

Tra alti e bassi. Così è il mio umore in questi giorni. 

Mi alzo al mattino e sembro mamma orsa a cui hanno portato via il miele per i suoi piccoli, ma sono giustificata visto che dormo pochissimo e male.

Subito dopo colazione, a detta di mio marito, divento un’ape operaia: pulisco e volo da una parte all’altra della casa ronzando con il mio Dyson.

Dopo pranzo divento una farfalla (non quelle belle e colorate che si posano sui fiori, non sono così vanitosa), io mi appoggio sul divano e recupero le forze prima tornare ape operaia e rimettermi a ronzare in tutta la casa.

Infine dopo cena ritorno mamma orsa: sistemate le scodelle della zuppa e ramazzata la cucina, raduno gli orsetti e sono pronta per il letargo notturno.

Ho dimenticato che, tra il ronzio dell’ ape, il ruglio di mamma orsa e il batter d’ali della farfalla, mi trasformo anche in una aspirante nonna papera che sforna dolci.

Ingredienti

3 uova

150 g di zucchero

250 g di farina di cocco

250 ml di panna

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

3/4 di bustina di lievito per dolci

Preparazione

In una ciotola montare le uova con lo zucchero.

Unire l’estratto di vaniglia e la panne e mescolare.

Aggiungere metà della farina di cocco, poi il lievito setacciato ed il resto della farina.

Mettere il composto ottenuto in frigorifero per una trentina di minuti.

Scaldare il forno a 180° C e foderare una tortiera da 24 cm con carta forno.

Versare il composto riposato nella tortiera, livellare con una spatola.

Sbattere leggermente la tortiera sul piano di lavoro e infornare per circa35-40 minuti, vale la prova stecchino.

Togliere la torta al cocco dal forno e lasciarla raffreddare completamente prima di sformarla e servirla cosparsa di zucchero a velo.

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