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la ricetta verace di Tommaso Cannata | La Cucina Italiana

la ricetta verace di Tommaso Cannata
| La Cucina Italiana

Quando mordi la focaccia messinese, mordi la Sicilia. È semplice, buonissima, ricchissima, proprio come questa isola nel cuore del Mediterraneo che è anche un paradiso dell’enogastronomia. È nata come ricetta di recupero per riutilizzare il pane raffermo, e dal dopoguerra si è diffusa diventando il lievitato che conosciamo oggi: un impasto alto e soffice condito con scarole, pomodori, tuma e alici che non manca in nessuna rosticceria isolana che si rispetti.

I piatti della rosticceria siciliana

«Sì, la focaccia messinese è un emblema della Sicilia: un piatto semplice, saporito, nutriente, come del resto tutti quelli della grande famiglia della rosticceria di cui fanno parte, tra i tanti, sfincioni, arancini, la scaccia», nota Tommaso Cannata, maestro dei maestri della focaccia messinese, e non solo. Panificatore figlio d’arte, messinese doc, è arrivato dalla Sicilia a Milano con il suo Cannata Sicilian Bakery, portando tutte le sue specialità fatte con grani antichi e prodotti sostenibili rigorosamente siciliani.

Siciliaday

Insomma, Tommaso Cannata proprio non poteva mancare al Siciliaday: un giorno intero in cui sul palco di Eataly Smeraldo, a Milano, si alterneranno cuochi, ma anche musicisti e artisti. Dall’«oste» Filippo La Mantia che con lui, alle 13, inaugurerà la giornata, alla giornalista Giusi Battaglia (per molti «Giusina in Cucina» dal nome del programma che conduce su Food Network). E poi, tra i tanti, lo scrittore Gaetano Savatteri e i musicisti Mario Venuti e Lello Analfino. Si va avanti fino alle 20 e oltre per parlare di cultura, bellezza, e ovviamente di cibo (l’intero programma è sulla pagina Facebook dell’Assessorato al Turismo della Regione che promuove la giornata e tutti gli incontri sono gratuiti).

La focaccia messinese perfetta

Le ricette tipiche saranno centrali. E di certo non mancherà la focaccia messinese: cibo di strada e popolare, ma non solo. «Lo street food è un patrimonio, un ambasciatore: noi che lo prepariamo abbiamo il compito di farlo al meglio», nota infatti Cannata. «Servono ottime materie prime anche per preparare una semplice focaccia: dalle farine di grani antichi e macinate a pietra che sono le più sostenibili e le più digeribili, ai condimenti. Io, per esempio, uso la tuma con il latte crudo, e per il mio “arancinu” prendo il riso che arriva da un produttore di Catania che ha ripreso in mano questa coltura cominciata in Sicilia molto prima che arrivasse in Piemonte e poi per lungo tempo abbandonata. È anche così che si fanno conoscere una terra e i suoi sapori».

La ricchezza della Sicilia

E quelli della Sicilia sono tanti, perché è un’isola che ha tutto, non solo perché è nel cuore del Mediterraneo. «Siamo fortunati, perché siamo una terra che accoglie e che ereditato anche tante culture culinarie. Poi abbiamo il mare, le colline, le montagne, i venti e pure il vulcano, che ci hanno regalato una ricchezza e una varietà di prodotti incredibili», dice Cannata. «Ora dobbiamo tutelare questa ricchezza: valorizzare in Sicilia, ma anche altrove, i produttori che producono nel rispetto della terra e della tradizione, e i loro grandi prodotti. Sono il futuro della cucina e dell’alimentazione, i più genuini e i più duraturi. Ne parleremo al Siciliaday, e ci diverteremo». Del resto, la cucina italiana è anche questo: felicità.

A seguire la ricetta della focaccia messinese di Tommaso Cannata:

Ricerche frequenti:

Bake Off Italia, Tommaso Foglia: 5 consigli di pasticceria base

Bake Off Italia, Tommaso Foglia: 5 consigli di pasticceria base

Un ritorno al passato. Addio alle glasse e alle torte multistrato. Bake Off Italia compie 10 anni e per festeggiare il decimo compleanno torna alle origini della pasticceria. La scommessa è far misurare i nuovi concorrenti con dolci più semplici, quelli che tutti abbiamo provato a fare in casa almeno una volta. 

Dalla torta di mele alla torta della nonna, alla base dell’edizione del primo decennio di Bake Off Italia, al via il prossimo venerdì 2 settembre su Real Time, c’è la replicabilità. «Vogliamo che tutti possano provare a fare i dolci con cui i nostri pasticceri amatoriali si mettono in gioco», dice Ernst Knam, giudice sin dalla prima edizione. Con lui l’inossidabile Benedetta Parodi, inamovibile conduttrice dai modi garbati.

Francesco Margutti

Il nuovo giudice, Tommaso Foglia: chi é?

In giuria, invece, c’è qualche cambiamento. Ad affiancare il pasticciere tedesco, oltre Damiano Carrara che festeggia il suo settimo anno in giuria, non ci sarà più Clelia D’Onofrio. Al posto della giornalista, che rimarrà per regalare pillole di storia della pasticceria, arriva Tommaso Foglia. «Un Cannavacciuolo in miniature», lo definisce Knam con un sorriso. Classe 1990, napoletano di Nola, Foglia è un “figlio culinario” di Alfonso Iaccarino. Cresciuto al Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi, ha poi girato il mondo prima di tornare in Italia. Pasticciere dell’anno 2022 per il Gambero Rosso, si è fatto trovare da Bake Off ltalia in Basilicata, al Resort San Barbato di Lavello, una costola del Don Alfonso 1890 dove Tommaso lavorava dal 2018.

5 consigli sulle basi della pasticceria

La pasticceria è infinita, le basi però no. Per replicare i dolci della decima edizione di Bake Off Italia abbiamo chiesto a Tommaso Foglia i trucchi per non sbagliare mai a preparare 5 basi classiche della pasticceria.

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