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Hush puppies, le frittelle di mais del Sud degli Stati Uniti

Hush puppies, le frittelle di mais del Sud degli Stati Uniti

Le frittelle di mais dall’insolito nome hush puppies (silenzio, cuccioli!), sono un piatto tradizionale del soul food, la cucina della comunità afroamericana tipica del sud degli Stati Uniti

Le hush puppies sono un famoso piatto tradizionale della cosiddetta “cucina dell’anima” (soul food), ovvero la cucina della comunità afroamericana del sud degli Stati Uniti. La ricetta consiste in morbide frittelle di mais dalla forma tonda preparate con farina di mais e pochi altri ingredienti e generalmente servite come accompagnamento a piatti a base di pesce (su tutti il pesce gatto fritto) o frutti di mare o al classico pollo fritto. Come altri piatti della tradizione culinaria soul, queste frittelle di mais hanno origini lontane, e sono un piatto povero e semplice da preparare e allo stesso tempo ricco di gusto e di storia.

Ricetta e caratteristiche delle hush puppies

L’ingrediente principale di queste frittelle è la farina di mais, un ingrediente storicamente impiegato in molti piatti tradizionali della cosiddetta cucina povera, basti pensare alla polenta nostrana o alle tortillas messicane. Non a caso questo ingrediente povero e versatile viene impiegato in moltissime ricette popolari del soul food. Come il pane di mais che è ampiamente diffuso nel sud degli Stati Uniti e che in genere viene preparato con una pastella contenente appunto farina di mais, farina di frumento, uova, latte e grasso animale. Gli ingredienti utilizzati per la ricetta base tradizionale delle hush puppies sono invece farina di mais, farina di frumento, latte o latticello, uova, sale, un pizzico di bicarbonato di sodio e cipolla, ma possono essere aggiunti anche spezie o altri condimenti, tra cui aglio, cipollotto fresco tritato, peperoni, pepe nero, peperoncino o chicchi di mais. Per preparare le frittelle è sufficiente mescolare gli ingredienti liquidi (uova e latte) e incorporarli a quelli secchi precedentemente mescolati; una volta pronta la cremosa pastella, è sufficiente modellarla con un cucchiaio così da realizzare delle piccole sfere delle dimensioni di una pallina da golf e da procedere infine con la frittura in olio bollente o grasso preriscaldato. Il risultato deve essere dorato, fragrante e piacevolmente croccante.

La storia delle piccole frittelle “silenzia cani”

L’insolito nome di questo piatto, che può essere tradotto come “silenzio, cuccioli!” è legato a doppio filo alla storia che si narra sulla sua origine. Sembrerebbe infatti che la nascita delle frittelle di mais risalirebbe al periodo della Guerra Civile. Si racconta che all’epoca i soldati confederati ne mangiassero in grandi quantità, in quanto cibo facile e veloce da preparare durante gli accampamenti, e che le lanciassero ai cani per tenerli a bada e farli smettere di latrare, in particolare durante gli attacchi da parte delle truppe nemiche. Esistono poi anche versioni similari della storia i cui protagonisti, al posto dei soldati, sono cacciatori, pescatori o schiavi in fuga. Qualunque sia l’origine del nome e del piatto quello che sappiamo è che al giorno d’oggi ne esistono diverse varianti locali e regionali  (tra cui quelle che prevedono la cottura al forno o forme e ingredienti diversi) e che diversi sono i paesi del sud degli Stati Uniti che ne rivendicano la provenienza.

 
Foto: Hush_puppies_frittelle_Commons Wikipedia.jpg
Foto: Hush_puppies_frittelle farina di mais_Flickr_Dan.jpg

Strano ma vero, questi cibi sono illegali negli Stati Uniti

Strano ma vero, questi cibi sono illegali negli Stati Uniti

Strano ma vero, questi dieci alimenti sono considerati illegali negli Stati Uniti: dagli ovetti Kinder al foie gras fino al formaggio sardo casu marzu

Negli Stati Uniti la FDA (Food and Drug Administration) ha la responsabilità di garantire che il cibo che viene acquistato nei ristoranti e nei supermercati non sia dannoso per la salute dei consumatori. Nel corso degli anni l’associazione ha quindi stilato una lista di alimenti nocivi e quindi bannati negli Stati Uniti, di cui è considerata illegale tanto la vendita quanto l’importazione dall’estero. Andiamo allora a scoprire, tra cibi americani e altre specialità straniere, dieci tra i cibi che non sono ammessi negli Stati Uniti, compreso il nostro formaggio sardo casu marzu.

1. Uova Kinder Surprise

A sorpresa, è proprio il caso di dirlo, l’elenco comprende anche gli Ovetti Kinder, uno dei dolcetti al cioccolato più amato dai bambini italiani. Secondo una legge statunitense, infatti, il cibo commestibile, causa rischio di soffocamento, non può contenere al suo interno prodotti non commestibili, come in questo caso il famoso ovetto di plastica contenente la sorpresa. L’unica eccezione, a partire dal 2017, è stata fatta per la versione estiva della merendina Kinder, un prodotto che presenta cioccolato e sorpresa accuratamente separate e pensato dalla Ferrero anche per approdare nel mercato statunitense.

2. Casu Marzu

Un po’ meno sorprendente è la presenza del casu marzu, il cosiddetto “formaggio con i vermi” sardo, la cui produzione e vendita è per ora vietata anche in Italia. Questo formaggio con le larve, dal sapore decisamente caratteristico e leggermente piccante, in Italia è talvolta venduto sottobanco, ma è introvabile negli Stati Uniti

3. Olio di sassofrasso

Questa pianta arbustiva, tipica del Nord America, è nota fin dai tempi dei nativi americani poiché dalla sua corteccia, una volta utilizzata per curare malattie quali febbre e reumatismi, si ricava un olio essenziale impiegato per saponi e per aromatizzare drink. Diversamente, l’olio di sassofrasso contiene sostanze chimiche, tra cui il safrolo, che sono considerate nocive e cancerogene, e per questo il prodotto è bannato fin dagli anni ‘60.

4. Frutta ackee

L’ackee è un frutto di origine africana è particolarmente amato in Giamaica, dove non solo è considerato il frutto nazionale ma è anche alla base di una delle ricette tradizionali più amate. Ebbene, questo frutto dalla forma bizzarra che ricorda quello di un cervello più in realtà essere estremamente pericoloso. Se consumato acerbo, infatti, rilascia una tossina che può causare forme di intossicazioni piuttosto gravi, con sintomi quali vomito e disidratazione, e in alcuni casi portare addirittura al coma o alla morte. L’importazione di questo frutto è stata bandita dalla FDA nel 1973, ma è ancora possibile acquistare frutta in scatola o surgelata, accuratamente controllata.

5. Assenzio

Questa bevanda alcolica è stata del tutto vietata negli Stati Uniti, mentre a partire dal 2007 il governo ne ha consentito l’importazione solo a patto che non contenga il famoso principio psicoattivo allucinogeno.

6. Haggis

Gli amanti della cucina scozzese residenti o in viaggio negli Stati Uniti saranno certamente delusi dallo scoprire che l’haggis, uno dei piatti tipici in Scozia, è vietato nel territorio americano. Questa ricetta consiste in una zuppa contenente pezzetti di organi interni vari di pecora uniti a fiocchi di avena, cipolla tritata, strutto, brodo, spezie varie e sale, il tutto fatto bollire all’interno dello stomaco dell’animale, e sebbene gli ingredienti possano fare un po’ impressione, nella madre patria è considerata una prelibatezza. A renderlo però un piatto bandito in America è la presenza del polmone di pecora, considerato un organo non commestibile e pericoloso per via delle possibili patologie croniche degenerative di cui l’animale può essere colpito.

7. Pesce palla

Questo pesce, anche noto come “fugu” è vietato in quasi tutto il territorio statunitense, così come in molti paesi del mondo, poiché se maneggiato nel modo sbagliato durante la preparazione la tossina estremamente velenosa (tetrodotossina) contenuta nella pelle e in alcuni organi può fuoriuscire e contaminare il piatto, rendendolo di fatto talmente tossico da poter causare la morte. In Giappone il fugu è invece una specialità, ed è preparato soprattutto sotto forma di sashimi.

8. Foie gras

Un altro piatto tradizionale straniero, in questo caso una prelibatezza francese, è vietata in quasi tutti gli Stati Uniti, ovvero il famoso patè di fegato d’oca o di anatra. Il motivo in questo caso è il trattamento non etico delle oche  durante la preparazione; queste vengono infatti immobilizzate e alimentate forzatamente attraverso dei tubi, così da farne ingrossare le dimensioni del fegato.

9. Latte non pastorizzato

Il latte crudo non pastorizzato è notoriamente un alimento potenzialmente pericoloso, poiché non soggetto al processo di rimozione di microbi tossici. Nonostante il rischio microbiologico, il latte crudo è in vendita in diversi paesi tra cui l’Italia, dove è acquistabile anche presso distributori automatici, ma è vietato negli Stati Uniti.

10. Bushmeat

A stupire decisamente meno, all’interno dell’elenco dei cibi bannati dall’FDA, è la carne di animali cacciati e macellati in Africa, compresi gorilla, antilopi ed elefanti. L’importazione è vietata non solo perché può portare malattie mortali ma perché ne incoraggia il commercio illegale.

 

10 cibi giganteschi che trovate solo negli Stati Uniti

10 cibi giganteschi che trovate solo negli Stati Uniti

In viaggio negli Stati Uniti alla scoperta di dieci incredibili cibi giganteschi che potete trovare solo qui, nella patria del “supersized food”

Sulla qualità e sulla varietà dei cibi che potete trovare negli Stati Uniti si potrebbe parlare a lungo, con pareri e punti di vista diversa, ma su una cosa possiamo essere tutti d’accordo: gli americani sono ossessionati dai cibi giganteschi. Questa mania, purtroppo, spesso va di pari passo con un’alimentazione sregolata in cui l’eccesso di zucchero, grassi e calorie possono avere drammatiche conseguenze sulla salute, tra cui obesità, diabete o malattie cardiache. Tralasciando però i rischi che il cibo di dimensioni enormi può avere, una responsabilità che il consumatore dovrebbe comunque sempre tenere a mente, va detto che questa moda sta realizzando i sogni proibiti di tanti golosi e rappresenta comunque un interessante fenomeno diffuso a livello globale. Negli Stati Uniti questi cibi giganteschi sono proposti da food truck o piccoli e grandi ristoranti per attirare la clientela e per far sì che si cimentino in vere e proprie sfide culinarie a colpi di selfie; ma anche da chef di alto livello sempre in cerca di modi per stupire i propri clienti. Facciamo allora un breve tour attraverso gli Stati Uniti per scoprire alcune di queste incredibili creazioni.

1. Una pizza da Guinness dei Primati

La notizia di questa pizzeria ha davvero fatto il giro del mondo. La Big Mama e Papa al Big Mama’s e Papa’s, una catena con sede principale nel sud della California, ha infatti creato ricette giganti a base di pizza tra cui appunto la “Giant Sicilian” lunga quasi un metro e mezzo, che è entrata nel Guinness dei Primati. Questa pizza va ordinata almeno 24 ore prima e ha un prezzo base di 300 dollari. Notevole anche la loro Giant Gondola, una versione enorme del famoso piatto georgiano khachapuri, preparata con oltre 50 uova e un chilo di peperoni verdi e bacon!

2) I celebri “hot dog rosa” di Los Angeles

Il locale PINK’S HOT DOGS a Los Angeles (California) è una vera leggenda negli Stati Uniti, tanto da essere meta anche di attori e personaggi famosi, a cui tra l’altro alcuni panini rendono omaggio. A rendere famoso questo ristorante anche le dimensioni degli hot dog, tra cui il goloso e piccante “El Cucuy Dog” con jalapeno, lungo 30 centimetri.

3) I pretzel più grandi del mondo

Il ristorante Mader a Milwaukee, Wisconsin, è conosciuto per la sua cucina tedesca e per essere il più antico ristorante in città, aperto dal 1902. A rendere meta di pellegrinaggio questo posto sono però soprattutto i suoi pretzel enormi, grandi come una pizza, da accompagnare volendo a un bel boccale da un litro di birra.

4) Un hamburger epico

L’hamburger OOmg del SafeHouse di Chicago più che un panino è davvero una sfida. Con ben 15 burger e una mostruosa quantità di formaggio fuso gocciolante, questo è uno degli hamburger più grandi d’America e costa solamente 50 dollari.
Come se non bastasse il OOmg viene servito con due chili di cagliata di formaggio e un litro e mezzo di birra.

5) L’omelette formato famiglia

Il Beth’s Cafe di Seattle, un delizioso diner aperto 24 ore su 24 e specializzato in colazioni e piatti veloci ma genuini, ha come punto di forza le sue sostanziose omelette, disponibili da 6 e da 12 uova, che promettono di sfamare anche i clienti più voraci! Non a caso il ristorante è apparso in una puntata del noto programma TV Man vs Food.

6) La colazione dei campioni

Sempre per gli amanti delle colazioni abbondanti, un’altra meta imperdibile negli Stati Uniti è il Fine & Rare di New York. La specialità della casa è infatti una colazione davvero unica, dal peso di un chilo e mezzo, che consiste in un uovo gigante di struzzo, proveniente da una fattoria nel New Jersey, con accompagnamento di peperoni, cipolle, salsiccia, pancetta e pane… una colazione indimenticabile!

7) Mezzo metro di pancake

Ci spostiamo in Florida dove lo Shelby’s kitchen and Deli serve diversi cibi di dimensioni colossali tra cui un brunch il cui piatto è costituito da un pancake grande mezzo metro, ricoperto da due chili di pancetta, uova, pane tostato e patatine fritte.

8) Una ciambella di sushi che pesa 7 kg

Dalla cucina occidentale passiamo ora a quella orientale. Al WAVE Asian Bistro & Sushi a Mount Dora, in Florid, realizzano delle ciambelle davvero originali fatte interamente di sushi, dal peso di ben 7 chili e oltre 7mila calorie e pensate per circa 10 persone. Questo piatto, preparato con riso per il sushi, granchio piccante, tonno e cetrioli, richiede quasi tre ore di tempo di lavorazione

9) 36 ciambelle in una

Da una ciambella salata passiamo a una dolce, unica nel suo genere. Al forno DK’s Donuts and Bakery a Santa Monica, in California, trovate infatti una ciambella talmente grande da essere l’equivalente di 36 ciambelle classiche. I clienti non solo possono scegliere la grandezza, ma anche personalizzare la propria ordinazione, scegliendo ad esempio il tipo di glassa e di decorazione.

10) Il gelato dei sogni

Tutti noi abbiamo sognato, da piccoli, ma anche da adulti, di mangiare una piramide di gelato. Lo sa bene la Disney, che nel suo parco dei divertimenti in Florida, e in particolare nel Disney’s Beach Club Resort, ha incluso nel menu una coppa di gelato servita in una ciotola tanto grande da essere chiamata tanto grande da essere chiamata Kitchen Sink dessert, il dolce del lavello della cucina. Dentro c’è praticamente di tutto: gelato al cioccolato, alla menta, al caffè, al cioccolato; ma anche biscotti al cioccolato, burro di arachidi, marshmallow, frutta fresca e frutta secca, un vero tripudio di sapori!

Foto: ciambella gigante_by reallyboring_Flikr.jpg

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