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Fichi secchi: come farli a casa

La Cucina Italiana

Per evitare il disturbo di qualche insetto, è consigliabile coprire i fichi con una retina.

Alla fine di ogni giornata, dunque al tramonto, non bisogna dimenticare di ritirare in casa i fichi, perché l’umidità della notte ne allungherebbe i tempi di essiccazione.

Conservazione dei fichi secchi

Dopo due o tre giorni, dopo aver perso umidità, i fichi risulteranno scuri e appassiti. A questo punto ci sono due possibilità: si può farcire ogni coppia di fichi con mandorle o nocciole tostate oppure si continua nella preparazione senza aggiungere altro. Dipende dai gusti. 

Ad ogni modo è importante, dopo averli fatti essiccare, lasciare per circa dieci minuti i fichi in forno (chiusi a panino se c’è il ripieno, con coppie divise in caso contrario) a 180 gradi. Giusto il tempo di farli dorare. 

Per conservare al meglio i fichi secchi, infine, non rimane che metterli in un barattolo di vetro, tenuto in un luogo ben asciutto. 

Volendo aggiungere ulteriore dolcezza a questa ricetta, si può decidere di caramellare leggermente i fichi secchi: poco prima di averli sfornati, è sufficiente aggiungere in una ciotola qualche cucchiaio di acqua con zucchero di canna e un pizzico di cannella, mescolare per bene e spennellare i fichi abbondantemente, lasciandoli in forno per almeno altri 15 minuti.

La passata di pomodoro: il sole dentro

La passata di pomodoro: il sole dentro

Non c’è Paese al mondo con tanta ricchezza e varietà di prodotti, naturali come li regala il territorio o lavorati da mani esperte in modi semplici, che sono antichi e insieme i più contemporanei. Prosegue il viaggio per scoprire le nostre bontà, spesso poco note lontano dalle zone di produzione, e per capire come riconoscerne la qualità e dare loro il valore che meritano. 

La passata di pomodoro

Salsa, pelati, passata: tutti a base di pomodoro, ma diversi uno dall’altro così da rafforzare la tesi della ricchezza non solo agricola di cui gode l’Italia. Creativa, per esempio. Pellegrino Artusi nella sua opera La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene citava un fantomatico Don Pomodoro. Alla ricetta n. 125 scrive: «C’era un prete in una città di Romagna che cacciava il naso per tutto e, introducendosi nelle famiglie, in ogni affare domestico voleva metter lo zampino. Era, d’altra parte, un onest’uomo e poiché dal suo zelo scaturiva del bene più che del male, lo lasciavano fare; ma il popolo arguto lo aveva battezzato Don Pomodoro, per indicare che i pomodori entrano per tutto». «Un aiuto indispensabile in cucina», concludeva l’Artusi.

Come riconoscerla

Spesso si fa confusione tra pelati (pomodori interi, spellati, leggermente scottati e conservati nella salsa), polpa (ricavata da pomodori tagliati, senza semi, con aggiunta di succo) e salsa (preparata con una base di soffritto – in genere sedano, carota e cipolla – al quale viene poi aggiunto il pomodoro lavorato). Altro ancora è la passata che è il derivato di pomodoro più acquistato dagli italiani (la sceglie il 60,4%). Può essere vellutata (se privata di semi e bucce) o rustica, cioè più granulosa. Comunque, sempre fluida – per quanto densa – perché i pomodori vengono tritati e cotti nella propria acqua a temperatura altissima. Come stabilito dal ministero delle Politiche Agricole, si ottiene da pomodoro fresco, raccolto nei due-tre giorni precedenti la lavorazione, che deve mantenere tutte le caratteristiche organolettiche dell’ortaggio. Non devono esserci pezzi interi. Possono essere aggiunti sale, spezie ed erbe, ma non acqua. Viene pastorizzata così da durare a lungo. In etichetta è d’obbligo indicare il Paese di coltivazione e quello di trasformazione del prodotto. Quasi tutti i produttori italiani aggiungono volontariamente anche la varietà di pomodoro usato, cioè la vera origine della bontà.

Estate: 25 ricette per una pasta

La Cucina Italiana

Estate, dolce far niente. Se siete in vacanza e avete poca voglia di stare ai fornelli (un po’ per il caldo, un po’ per pigrizia), ma vi tocca comunque cucinare, affidatevi a una di queste ricette. Sono piatti di pasta perfetti per la stagione che si preparano dai 10 ai 40 minuti come massimo, ma che vi faranno fare un figurone. Ci sono tantissime idee calde, tiepide e pure fredde. Sfogliate la gallery per scoprirle!

Pasta estiva veloce calda o fredda

Che si scelga la versione calda o fredda è indifferente, queste ricette sono pensate per trascorrere il minor tempo possibile in cucina. Non serve rinuncire a gusto e originalità per preparare un pasto veloce. L’importante è sempre scegliere prodotti di stagione e cotture veloci (come una spadellata). Dalle facilissime tagliatelle con pomodorini e burrata alle linguine aglio, olio e peperoni, ecco tante ricette estive con cui sbizzarrirvi e fare un figurone senza passare l’intera giornata in cucina.

25 ricette di pasta veloce

Estate: 25 idee per una pasta calda o fredda

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