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Ricetta Cuscus con asparagi e vongole al finocchietto

Ricetta Cuscus con asparagi e vongole al finocchietto

Il cuscus con asparagi e vongole al finocchietto è un primo piatto che profuma di mare e primavera. Una ricetta facile e appetitosa che necessita solo di alcune accortezze nella preparazione delle vongole.

Vi diamo qualche consiglio per sceglierle, pulirle e cucinarle alla perfezione. L’acquisto: optate per le vongole nella retina, che le tiene raccolte, piuttosto che quelle sottovuoto, già semilavorate. Ordinatele qualche giorno prima al pescivendolo o al supermercato per garantirvi la massima freschezza. L’etichetta deve riportare la scadenza; al massimo durano 3-4 giorni. E per quanto riguarda la provenienza, scegliete le vongole italiane, per una maggiore sostenibilità e un minore impatto ambientale. 

La pulizia: sciacquatele bene e tenetele per 4-5 ore in un’ampia bacinella di acqua fredda con una manciata di sale, in modo che rilascino tutte le impurità e la sabbia. Cambiate l’acqua spesso e, nei mesi caldi, ponete la bacinella in frigorifero. 

Il trucco per individuare le conchiglie piene di sabbia: dopo avere scolato le vongole, adagiatele su un canovaccio steso su piano e sfregatele vigorosamente con le mani: se sono fresche, non si apriranno, a meno che non siano, appunto, piene di sabbia. 

La cottura perfetta: per una cottura uniforme, raccogliete le vongole in una padella ben calda, in modo che non si ammassino né si sovrappongano (potete cuocerle anche in due tempi). Sfumate con vino bianco, acqua o brodo vegetale e coprite, possibilmente con un coperchio trasparente, in vetro, per monitorare l’apertura. Dopo 2-3 minuti, scuotete la padella, senza aprirla, per favorire l’apertura delle conchiglie. Appena aperte, spegnete, fate intiepidire, quindi sgusciatele e tenetele da parte in una ciotola, bagnate con poca acqua di cottura. Fate decantare l’acqua rimasta e filtratela prima di utilizzarla.

La vongola lupino: storia di una rarità italiana

La Cucina Italiana

Ci sono tante, anzi tantissime rarità italiane che contraddistinguono il nostro paese dal punto di vista gastronomico. La vongola lupino non è solo un ingrediente; all’interno del suo gusto c’è un mondo di qualità, scelte e valori che raccontano una storia piena di unicità e autenticità, ed è fondamentale conoscere il processo che c’è dietro alla sua raccolta. 

Le caratteristiche e qualità della vongola lupino

La vongola lupino, denominata tecnicamente chamelea gallina, rappresenta infatti un ingrediente chiave della tradizione culinaria italiana, ma anche all’estero è ampiamente diffusa. A oggi infatti questa specie vale il 30% dell’export ittico italiano e la sua esportazione rappresenta il 45% della produzione nazionale. Già molti italiani scelgono questo prodotto per le proprie ricette, benché solo il 13% dei consumatori prediliga prodotti italiani e regionali. Una scelta influenzata soprattutto dal rapporto qualità-prezzo, essendo un prodotto tipico delle coste adriatiche e tirreniche, e dal suo gusto naturalmente straordinario, appunto. Infatti, la vongola lupino non può essere allevata, ma solo pescata: per questo – e per la sua piccola conchiglia che incamera meno sabbia rispetto alla vongola verace – conserva meglio la sapidità e il sapore del nostro mare

Vongola lupino: la pesca

Ma la purassa – così chiamata nel dialetto locale marchigiano – non è solo buona nel piatto. La sua raccolta è ampiamente regolamentata con l’obiettivo di rendere poco impattante il sistema di pesca. Inoltre, segue la stagionalità e rispetta l’habitat: esistono infatti specifiche zone di pesca sistematicamente controllate e quantitativi massimi di raccolta, e le acque del mar Tirreno e Adriatico – dove vengono pescati i lupini – sono controllate periodicamente dai servizi veterinari. Oltre a ciò, tutti gli esemplari di vongole scartati dalla pesca per motivi di dimensioni sono restituiti vivi al mare. Un prodotto, dunque, non solo buono nel piatto, ma anche per l’ambiente.

Ricerche frequenti:

Ricetta Spaghetto alle vongole | La Cucina Italiana

Ricetta Spaghetto alle vongole | La Cucina Italiana

Step 1

Per la ricetta dello spaghetto alle vongole, selezionate le vongole eliminando quelle rotte o quelle aperte.

Step 2

Lasciatele a bagno in acqua salata per 30 minuti, quindi sciacquatele prelevandole poche per volta con le mani, sotto l’acqua corrente: in questo modo non smuoverete la sabbia eventualmente depositata sul fondo, e potrete sentire, al suono, se c’è qualche vongola da scartare (suonerà come vuota).

Step 3

Lasciatele cadere dall’alto in un recipiente, sempre poche per volta: quelle morte si aprono e potrete scartarle. Sarete così sicuri di non trovare della sabbia nei piatti.

Step 4

Scaldate in una padella un filo di olio e 2 spicchi di aglio con la buccia. Quando l’aglio comincia a soffriggere, aggiungete le vongole e chiudete la padella con un coperchio.

Step 5

Aggiungete dopo 2-3 minuti qualche gambo di prezzemolo intero e sfumate con il vino bianco, versandolo ai lati della padella, dove il calore è più forte, in modo che l’evaporazione dell’alcol sia più veloce.

Step 6

Spegnete e filtrate il sugo di cottura con un colino sottile, per eliminare eventuali impurità residue.

Step 7

Sgusciate le vongole (se volete, conservatene qualcuna con il guscio per decorazione), tenete da parte i molluschi e raccogliete i gusci in una pentola con abbondante acqua. Aggiungete all’acqua anche il prezzemolo e l’aglio utilizzato per la cottura delle vongole e fate sobbollire per circa 30 minuti.

Step 8

Filtrate questo «brodo di gusci» e riportatelo sul fuoco, salatelo e cuocetevi gli spaghetti.

Step 9

Preparate contemporaneamente la padella con il sugo filtrato delle vongole e, quando mancano 3 minuti al termine di cottura degli spaghetti, scolateli e versateli nella padella insieme con un mestolo del brodo di cottura, ricco di amido, e terminate di cuocere, creando anche una crema.

Step 10

Servite gli spaghetti con i molluschi e gli eventuali gusci tenuti da parte.

Step 11

Da sapere: quando si sfuma con il vino, questo deve essere a temperatura ambiente, non freddo di frigorifero, altrimenti la temperatura della pietanza sul fuoco si abbassa repentinamente e si interrompe la cottura.

Step 12

Abbinamento vino: il Vermentino è uno dei bianchi che stanno meglio con gli spaghetti alle vongole ed è tra i pochi vini adatti ai carciofi. Il Colli di Luni Etichetta Nera 2022 di Cantine Lunae ha un carattere mediterraneo, con aromi salmastri e di frutta estiva. 18 euro, cantinelunae.com

Ricetta: Franco Aliberti, Foto: Guido Barbagelata, Styling: Beatrice Prada

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