Categoria: Ricette veloci

Involtini di peperoni ripieni di pasta all’uovo: piatto svuotafrigo

La Cucina Italiana

La Migliore Ricetta Italiana di oggi è involtini di peperoni ripieni di pasta all’uovo, un primo piatto svuota frigo, pieno di sapore. Ce l’ha proposto Barbara Pia Valente, una delle iscritte più attive al nostro gruppo Facebook. Barbara ci ha scritto che per lei cucinare è condivisione, poiché adora preparare piatti da fare assaggiare agli amici. Ama la cucina tradizionale, da cui si discosta con piccole variazioni e le piace preparare la pasta fresca, i timballi, gli sformati e i fritti opulenti, anche se molte ricette nascono per caso, «dopo una ricognizione in frigo e la voglia di qualche ingrediente particolare che la stimola a pasticciare un po’». È proprio il caso di questi involtini di peperoni ripieni di pasta all’uovo: «Volevo preparare un piatto con la pasta fredda e avevo a disposizione quatto bei peperoni e una confezione di tagliolini all’uovo che aveva acquistato mio marito e che era rimasta parzialmente inutilizzata». Barbara, che ci ha raccontato di avere imparato a cucinare sfogliando la nostra rivista, ha concluso la presentazione della sua ricetta con un ultimo consiglio: «Questi involtini sono più buoni il giorno dopo… Sempre che ci arrivino».

La ricetta: involtini di peperoni ripieni di pasta all’uovo

Impegno: facile
Tempo: 1 ora e 10 minuti
Styling e cucina: Joëlle Néderlants

Ingredienti per 4 persone

500 g pomodorini
200 g tagliolini all’uovo secchi
100 g olive di Gaeta
60 g pinoli tostati
60 g uvetta
40 g capperi sotto sale
12 cucchiai di pangrattato
4 grossi peperoni
4 filetti di acciuga sottolio
2 spicchi di aglio
basilico
olio extravergine di oliva
sale 

Procedimento

Preparate un sugo stufando in abbondante olio con uno spicchio di aglio e un bel pizzico di sale i pomodorini spellati e tagliati a cubetti. Conservate il sugo, lasciandone nella pentola una parte ricca di olio.
Arrostite i peperoni, in forno o al microonde, spellateli, puliteli e divideteli in quattro falde ciascuno.
Rosolate in un’altra padella il pangrattato con un paio di cucchiai di olio e uno spicchio di aglio; unite i filetti di acciuga, i capperi precedentemente dissalati, le olive snocciolate, l’uvetta precedentemente idratata e i pinoli.
Cuocete la pasta per tre minuti in abbondante acqua bollente salata, scolatela e lasciatela insaporire nella pentola con il sugo di pomodoro e l’olio per un minuto, quindi trasferitela nell’altra pentola con il pangrattato e amalgamatela, a fuoco spento, eliminando lo spicchio di aglio.
Stendete le falde di peperone e conditele con una cucchiaiata del sugo di pomodorini tenuto da parte; distribuitevi, quindi, sopra i tagliolini e una foglia di basilico; arrotolate i peperoni e trasferite gli involtini in una pirofila a misura, dove avrete creato un fondo di sugo; irrorateli anche sopra con il sugo di pomodorini; coprite la pirofila con carta da forno e alluminio e infornate gli involtini di peperoni per 20 minuti, a 180 °C, in modalità ventilata.
Sfornate gli involtini di peperoni e serviteli a temperatura ambiente, direttamente nella pirofila, guarnendo con qualche fogliolina di basilico fresco.

Mandaci anche tu la descrizione del tuo piatto per partecipare alla selezione di La Migliore Ricetta Italiana, un’avvincente sfida aperta a tutti – cuoche e cuochi di casa, chef professionisti, semplici appassionati – per scrivere insieme il futuro della bontà italiana. Scopri come fare qui.    

Festival Franciacorta 2023: tra vino, cibo, arte e cultura

Festival Franciacorta 2023: tra vino, cibo, arte e cultura

Cibo e vino sono elementi chiave della cultura italiana. Ecco perché Franciacorta, Destination Partner della Guida MICHELIN Italia da tre anni, ha voluto organizzare nell’ambito del palinsesto di eventi per Bergamo Brescia Capitale della Cultura il dibattito “Terra, le radici della cultura”. Un momento importante per porre l’attenzione su due elementi che affondano le proprie radici nel territorio e che ne esprimono ideali, identità e stilli di vita, e che introduce il 14° Festival Franciacorta in Cantina in programma il 16 e 17 settembre.

«Un patrimonio culturale da difendere»

Il “miracolo Franciacorta” è sotto gli occhi di tutti: la Franciacorta negli anni è diventata un esempio da seguire. «Non c’è solo il vino in Franciacorta. È un territorio fatto di esperienze e cultura, che è il saper fare e la voglia di fare bene. In questo i cuochi sono gli interpreti d’eccellenza che valorizzano la cucina italiana, un patrimonio di cui siamo orgogliosi», dice Silvano Brescianini, presidente del consorzio Franciacorta.

«Tutti vorrebbero la nostra cultura culinaria, noi dobbiamo essere i primi a portare avanti la nostra identità con orgoglio», continua la nostra direttrice, Maddalena Fossati Dondero, promotrice in prima linea della candidatura de «la cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale» come Patrimonio Immateriale all’Unesco. «La nostra cucina merita la candidatura Unesco perché è speciale: non è fatta solo di ricette ma anche di tutta quella gestualità, quelle abitudini consolidate nei secoli e quel ritrovarsi a tavola che diamo per scontato ma invece appartiene strettamente a noi italiani».

Franciacorta in cantina: oltre 60 cantine aprono le loro porte

Il territorio franciacortino è pronto ad aprire le porte al grande pubblico con più di 60 cantine aperte e oltre 170 eventi distribuiti nei 19 comuni dell’areale.

Quelli del 16 e 17 settembre saranno due giorni consacrati alla conoscenza non solo del vino ma anche di questa regione che ha dedicato tutta se stessa all’enogastronomia e all’ospitalità di alto livello.

Tra le iniziative proposte non mancheranno le visite in cantina con degustazione, le cene di gala, e i picnic nelle vigne e le degustazioni verticali di Franciacorta di annata. Se invece siete amanti dello sport e delle esperienze adrenaliniche di certo troverete quello che fa per voi: passeggiate a cavallo, tour in bicicletta e cacce al tesoro tra i vigneti sono solo alcune delle proposte tra cui potrete scegliere. E siccome, si sa, l’appetito vien mangiando e la sete vien bevendo, i ristoratori franciacortini saranno pronti a sollevare da ogni fatica i propri ospiti, accompagnandoli per incredibili itinerari gastronomici a base di prodotti tipici della tradizione del territorio accompagnati dai vini di Franciacorta nelle loro diverse tipologie ed espressioni.

Non solo vino

Nell’anno in cui Brescia e Bergamo sono state onorate del titolo di Capitale italiana della Cultura, la Franciacorta farà conoscere l’immenso patrimonio secolare su cui fonda le proprie basi. I musei del territorio saranno pronti ad accogliere un pubblico nazionale ed internazionale, con il supporto di diverse guide turistiche disponibili ad organizzare tour personalizzati, e i Tour in Bus, che quest’anno torneranno con un format innovativo, proporranno pacchetti composti da visite in cantina e in siti di interesse storico e cultuale con partenze da Rovato, Brescia, Bergamo e Milano sia nella giornata di sabato che nella giornata di domenica.

Non resta che navigare nel sito www.festivalfranciacorta.wine per trovare le esperienze o i pacchetti più adatti. Rispondendo alle semplici domande che appariranno sullo schermo una volta atterrati sul sito si verrà indirizzati su un itinerario adatto alle proprie passioni ed esigenze, oppure si potranno scoprire singolarmente le iniziative più accattivanti.

Proudly powered by WordPress