Tag: AGRUMI

Come pelare a vivo gli agrumi e usarli in cucina: 25 ricette

La Cucina Italiana

Saper pelare a vivo gli agrumi può rivelarsi molto utile in cucina. Definiti così per il sapore “agro”, gli agrumi sanno essere in realtà anche molto dolci: arance, mandarini, clementine e tanti altri sanno regalare delle ottime sferzate di sapore ai piatti dolci e salati. A patto, però, che vengano privati dell’albedo, spesso chiamata genericamente pellicina, la parte bianca che ricopre ciascuna fetta che, specialmente nelle preparazioni, può rivelarsi un po’ fastidiosa e anche molto antiestetica. 

Che cosa significa “pelare a vivo” gli agrumi?

Nulla da temere, non si tratta di una pratica cruenta. Con l’espressione “pelare a vivo” si suol indicare una tecnica usata in cucina per ricavare dagli agrumi solo la polpa senza la pellicina che la riveste e senza danneggiare gli spicchi.

Come si procede quando si vuole pelare a vivo?

Per prima cosa bisogna munirsi di un coltellino molto affilato e appuntito e con questo bisogna pelare l’agrume, eliminando la scorza colorata e la parte bianca sottostante. Poi, infilando il coltellino tra la pellicina bianca che riveste ogni spicchio e la polpa, si deve procedere a separarle staccando quest’ultima.

Fase finale del pelare a vivo

Gli spicchi così preparati saranno pronti e perfetti per essere aggiunti a insalate e macedonie, anche se una volta applicata la tecnica della pelatura a vivo, sono ideali anche da mangiare così, da soli, con tutte le loro fantastiche e straordinarie virtù! Anche i bambini, che solitamente sono un po’ restii a mangiare le parti bianche degli agrumi, vi ringrazieranno.

Pelare a vivo un agrume.

Maria_Lapina

Il video tutorial degli chef della nostra scuola

Per spiegarvi ancora meglio come pelare a vivo un agrume, vi mettiamo a disposizione anche il video fatto dai cuochi di La Scuola de La Cucina Italiana.

25 ricette con gli agrumi

Gli agrumi sono perfetti con i dolci, ma non soltanto. Sono fantastici nelle insalate, danno un tocco di freschezza ineguagliabile ai piatti di pesce e poi, sotto forma di marmellata, sono perfetti da spalmare sul pane al mattino o per farcire deliziose crostate. Ecco 25 ricette a base di agrumi, ottime per tutti i palati.

Insalata di mare: 10 idee per pranzi, cene e aperitivi

La Cucina Italiana

Gli ingredienti per un’ottima insalata di mare? Pesce e fantasia! Non ci sono regole precise da seguire per preparare uno dei piatti più freschi e golosi dell’estate.

Le insalate di mare sono ideali per un pranzo leggero o la portata che non può mancare in una cena a base di pesce. Ma possono essere servite anche come piatto unico, magari insieme a del riso o del farro, o ancora, in porzioni ridotte, come antipasto, soprattutto in occasione delle festività natalizie.

L’insalata di mare può essere preparata e consumata immediatamente oppure conservata in frigo per un paio di giorni: in quest’ultimo caso, vi consigliamo di tirarla fuori dal frigorifero e lasciarla circa 30 minuti a temperatura ambiente prima di servirla in tavola.

La ricetta base per un’insalata di mare prevede molluschi e crostacei lessi o cotti al vapore, conditi con limone, olio, aceto ed erbe aromatiche. Ma in cucina, si sa, non c’è limite alla creatività: per cui, senza dimenticare pesce fresco, crostacei o molluschi, ci si può sbizzarrire e arricchire l’insalata di mare con tanti ingredienti diversi, per variare ogni volta i sapori e le sensazioni al palato.

Ecco allora 10 ricette dalle quali cui prendere spunto per stupire i propri ospiti o per regalarsi un momento di piacere a tavola. Gli ingredienti sono consigliati per 4 o 6 persone.

Insalate di mare: 10 idee per pranzi, cene e aperitivi

Ricette con i limoni: 20 idee innovative

Ricette con i limoni: 20 idee innovative

Si tratta di uno degli agrumi più utilizzati in cucina, anche se la maggior parte delle ricette con i limoni richiedono solamente l’utilizzo del succo o della buccia. La pianta nasce migliaia di anni fa, dall’incrocio tra l’arancio e il cedro, ma approda in Italia dal Medio Oriente a cavallo tra l’11° e il 12° secolo. 

La maggior parte delle varietà di piante di limone danno frutti due volte all’anno, anche se le varietà più comuni, che appartengono al cultivar “Femminello” – un riferimento all’elevata fertilità della pianta – fioriscono fino a 5 volte all’anno

Tim Bird

Quanti tipi di limone esistono in Italia?

È difficile stimare il numero esatto di varietà del limone, anche perché le differenze si basano molto sull’aspetto del frutto, piuttosto che sul gusto e le caratteristiche alimentari. I limoni verdi non sono una varietà diversa da quelli gialli, sono semplicemente stati raccolti in un momento diverso di maturazione, prima che abbiano completato il ciclo intero. 

  1. Il limone femminello comune è la varietà più coltivata in Italia, principalmente in Sicilia.
  2. A seguire c’è il limone di Sorrento IGP.
  3. Il limone di Procida viene consumato anche da solo nell’insalata di limoni procidiana, un piatto fresco ed estivo in cui i limoni vengono conditi con olio, menta, cipolla e aglio.
  4. Dalla Sicilia, il limone di Siracusa IGP.
  5. Dall’altra parte dell stretto, in Calabria, si trova il limone di Rocca Imperiale IGP.
  6. In Puglia troviamo il limone Femminello del Gargano IGP, la cui buccia è particolarmente ricca di oli essenziali.
  7. Sempre dalla Sicilia, il limone Interdonato
  8. Ancora dalla Sicilia, il limone Interdonato di Messina IGP.
  9. E per restare in Sicilia, il limone monachello.
  10. Dalle pendici del fertile vulcano, il limone dell’Etna IGP, presente in due cultivar, il “Femminello” e “Monachello”.
  11. Dalla Costiera Amalfitana, il limone Costa d’Amalfi IGP, la varietà comunemente utilizzata nella preparazione del limoncello, grazie alla presenza abbondante di oli essenziali.

Come si possono conservare i limoni?

Il limone possiede una lista infinita di proprietà – dal contenuto elevato di vitamina C, sali minerali, calcio e ferro – e di benefici, come la disintossicazione dell’organismo e la regolarizzazione del metabolismo. Bisognerebbe consumare il succo di un limone ogni mattina per prevenire debolezza muscolare, anemia e carenza di calcio. L’importante è consumare sempre limoni freschi, e per poterlo fare bisogna imparare a conservarli. Ecco come. 

Come conservare il succo

Versarlo in stampi da ghiaccio per il freezer e congelarlo. All’occorrenza, rimuovere uno o più cubetti e adoperarli come meglio si preferisce, come nel gelato al limone senza gelatiera. 

Come conservare gli spicchi

Invece di lasciarli all’aria o nel frigo, senza involucro, si possono congelare in bustine apposite, oppure dalla parte del taglio a contatto con dell’acqua, in frigo. 

Come conservare la scorza

Quando un limone è particolarmente pregiato, buttare via la scorza è un vero peccato. Potete essiccarla lentamente in forno oppure grattugiarla e riporla in congelatore. Per utilizzarla, basta rimuoverla dal freezer e mescolarla con gli ingredienti desiderati, ad esempio, con lo zucchero, per la ciambella al limone e lavanda. 

Come conservare i limoni interi 

Prendendo ispirazione dal Marocco e dall’India, li facciamo fermentare sotto sale (grosso) in vasetti, dove dopo 4 settimane i limoni risulteranno quasi cotti, con una buccia morbida e la polpa macerata. 

20 ricette con i limoni

Proudly powered by WordPress