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» Cannelloni al gorgonzola – Ricetta Cannelloni al gorgonzola di Misya

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Innanzitutto sbollentate i cannelloni in acqua bollente già salata per un paio di minuti, quindi scolateli e lasciateli asciugare su di un canovaccio pulito.

Preparate il ripieno: mettete in una ciotola il mascarpone, il parmigiano (lasciatene 1 cucchiaio da parte) e il gorgonzola a pezzi e amalgamate, quindi incorporate anche 2/3 delle nocciole (deve risultare una crema morbida ma densa e compatta).

Mettete la farcitura in una sacca per pasticcieri (o in un sacchetto per alimenti, ben chiuso in cima, a cui taglierete poi via uno degli angoli sigillati, in modo da creare un foro siile a quello del beccuccio liscio di una sac-à-poche) e riempite i cannelloni.
Man mano che sono pronti, sistemateli in una teglia, sul cui fondo avrete messo un leggero strato di besciamella.

Ricoprite con la besciamella restante, aggiungete la granella di nocciole e il parmigiano messi da parte, coprite la teglia con un foglio di alluminio da cucina e cuocete per circa 25 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C.
Aprite il forno, rimuovete il foglio di alluminio e cuocete ancora per altri 5 minuti.

I cannelloni al gorgonzola sono pronti, lasciateli riposare per 5-10 minuti, quindi serviteli.

Tapulone, uno “spezzatino” diverso – La Cucina Italiana

Tapulone, uno "spezzatino" diverso - La Cucina Italiana

È una ricetta che ha origine dal lago d’Orta: a base di carne d’asino e accompagnato da polenta è un piatto perfetto per queste giornate autunnali

Il tapulone è un piatto tipico a base di carne di asino, che nasce nella provincia di Novara e, in particolare modo, a Borgomanero, comune a pochi chilometri da quel piccolo gioiello che è il lago d’Orta. E’ un secondo molto ricco, pieno di sapore, che di solito si accompagna con della polenta. È simile a uno spezzatino e la carne viene fatta cuocere almeno due ore nel vino, che per questo piatto è di solito un Nebbiolo, tipico piemontese.

Origine del tapulone

Narra la leggenda che questo piatto ebbe origine dopo che un gruppo di pellegrini, di ritorno dal santuario di San Giulio d’Orta, affamati e senza più provviste, decisero di sacrificare un asinello al loro seguito. Per attenuare la durezza delle carni dell’animale, queste furono spezzettate finemente e cotte a lungo nel vino. La compagnia in seguito si stabilì definitivamente nel luogo del pasto, dove fu fondato un villaggio che costituì il nucleo dell’odierna Borgomanero. Da qui rimase l’abitudine di considerare l’asino una fonte di cibo, una volta che non potesse più essere utilizzato per il trasporto.

La polenta, il giusto accompagnamento

Come ogni spezzatino che si rispetti, anche il tapulone si accompagna benissimo con un ricco piatto di polenta. Per questa potete scegliere tra la versione classica, fatta con la farina di mais, o la taragna, dal sapore più rustico e più verace, preparata invece con la farina di grano saraceno, tipica di una zona della Lombardia, la Valtellina. Entrambe sono perfette anche per chi ha problemi con il glutine: né il mais, né il grano saraceno ne contengono.

La ricetta del tapulone

Ingredienti per 4 persone

800 g polpa d’asino macinata o fatta a tocchetti, 2 spicchi di aglio, 1 rametto di rosmarino, 2 foglie di alloro, mezzo litro di vino rosso, 50 grammi di lardo, una noce di burro, olio di oliva extravergine, sale e pepe.

Procedimento

Mettete il lardo in un tegame largo con l’olio, il rosmarino, l’alloro e i due spicchi di aglio. Fate rosolare tutto dolcemente. Quando l’aglio si sarà dorato toglietelo e unite la carne e con una forchetta separatela e lasciatela cuocere. Aggiungete ora il vino, sino a che la carne non sarà completamente ricoperta. Cuocete a fuoco lento per circa un’ora finché la carne non sarà abbastanza asciutta. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete una noce di burro. Prima di servire il tapulone togliete il rosmarino e l’alloro e poi portatelo in tavola insieme a una polenta fumante.

Nel tutorial qualche consiglio in più per un piatto perfetto

» Crostoni con lardo e castagne

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Preparate gli ingredienti: tagliate il pane, lavate e asciugate il rosmarino, tagliate il lardo a listarelle, spezzettate grossolanamente le castagne.

Disponete il lardo sul pane, poggiate su una teglia e cuocete per 10 minuti in forno ventilato preriscaldato a 200°C.

Aggiungete le castagne e il rosmarino, quindi qualche goccia di miele.

I crostoni con lardo e castagne sono pronti, serviteli subito.

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