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Frutta alla griglia: ecco me si fa!

Frutta alla griglia: ecco me si fa!

Grigliare la frutta vi sembra una follia? Forse perché non l’avete mai provata così. 
La frutta estiva è davvero perfetta per il barbecue!
Ecco qualche ricetta e qualche consiglio.

Come usare la griglia

Cuocere la frutta sulla griglia dopo aver cotto la carne o il pesce non è una buona idea.
Quindi le soluzioni sono due: o utilizzate due griglie, o una piastra e una griglia, oppure cuocete prima la verdura e la frutta meno saporite, poi lasciate scaldare per un attimo la piastra a vuoto senza nulla in cottura, e infine aggiungete gli ingredienti più saporiti.
Non vi conviene lavare la griglia tra una portata e l’altra, piuttosto cambiatela. Dopo questa doverosa premessa, passiamo alle ricette.

Pesche grigliate al rosmarino con crema al mascarpone

Tagliate a spicchi abbastanza spessi, o semplicemente in due parti, delle pesche noce abbastanza dure.
Mescolate un cucchiaio di miele millefiori con un cucchiaino di succo di limone e con un rametto di rosmarino spalmate questo intingolo sulle pesche. 
Grigliatele sulla piastra caldissima o sulla griglia sul lato della polpa per circa due minuti.
Devono prendere colore e abbrustolirsi un po’.
Intanto preparare una crema montando il mascarpone a temperatura ambiente con la stessa quantità di panna fresca e poco zucchero.
Aggiungete un po’ di cannella e servite le pesche con una generosa cucchiaiata di crema sopra e della granella di frutta secca.

Frutta grigliata sullo stecco

Grigliare la frutta con uno stecco di legno è molto pratico perché durante la cottura potete girarla facilmente e poi potrete mangiarla direttamente così, come un lecca lecca.
L’ananas tagliato a spicchi è perfetto da servire in questo modo, ma anche la banana che grigliata diventa più dolce e aromatica, albicocche, prugne, fragole e pesche.
Volendo, potete anche immergere questa frutta, una volta cotta, nel caramello bollente o nel cioccolato fuso, lasciar raffreddare bene tutto e servire dei dolcetti golosi e dal guscio croccante che faranno impazzire i bambini.

Macedonia di frutta alla griglia

La frutta alla griglia può diventare uno splendido fine pasto servita su un vassoio con abbondante miele, scaglie di mandorle, foglioline di menta fresca e panna montata o gelato per accompagnare, a parte.

Altri consigli per fare la frutta grigliata

Barbecue: 5 cose che non sapete sulla cottura al BBQ

La Cucina Italiana

Una mattinata davanti al barbecue per preparare un menù completo, dall’antipasto alla bistecca. Mancava il dolce, ma anche quello si può fare al barbecue. È questa l’esperienza che noi di “La Cucina Italiana” abbiamo vissuto in occasione dell’apertura del secondo Weber Store in Italia, a Roma, in zona Casal Palocco. Il primo centro italiano dedicato al barbecue di Chicago era stato aperto lo scorso ottobre a Cantù (CO), presso il Garden Bedetti, mentre lo store romano ha aperto le porte in occasione della Festa del Papà nel Solara Garden Centre. Quest’ultimo occupa gli spazi di quello che era un drive-in, un altro mito della cultura americana anni Cinquanta. 
A guidare le danze di questo evento di apertura, lo chef televisivo Max Mariola, che ha pensato a un menù per l’occasione, iniziato con delle bruschette con burrata, pomodori del piennolo e alici; tagliata di diaframma con puntarelle e maionese di alici; pasta con pesto di prezzemolo e seppie cotte al BBQ; e per finire un’immancabile fiorentina a regola d’arte. A supportare per le cotture al barbecue, con la loro infinita sapienza, il gruppo dei Grill Master Weber, capitanati da Sergio Oria. Ecco i segreti della griglia che abbiamo carpito in questa giornata. 

Max Mariola alle prese con la cottura nel kettle, il barbecue con il coperchio dalla tipica forma a boa

L’idea del kettle è ispirata a una boa nautica 

Era il 1952, quando George Stephen, allora assemblatore di piastre d’acciaio presso lo stabilimento Weber Brothers Metal Works, la cui sede si trovava alla periferia di Chicago, ebbe l’idea di tagliare in due una boa nautica per creare un barbecue innovativo, che sarebbe in breve diventato un mito americano. Padre di dieci figli, amava cucinare per la sua grande famiglia al barbecue e desiderava avere la possibilità di farlo con tutte le condizioni atmosferiche. Per risolvere il problema del vento, pensò quindi che ci voleva un coperchio e adattò alle sue necessità la boa nautica, mettendola su un treppiede. Da lì, Weber è diventato uno dei principali produttori americani di barbecue a carbone, a gas, elettrici e a pellet e ha oggi un headquarter nei pressi di Chicago.

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