Per la ricetta dei bucatini alla mozzarella con broccoli e scorza di arancia, fate sciogliere le acciughe, cuocendole in una casseruola a fiamma bassa con un po’ del loro olio. Stemperate in 2 cucchiaiate di latte, prelevato dai 200 g la punta di un cucchiaino di amido di mais. Mescolate il resto del latte alle acciughe in casseruola, a fuoco spento, e frullate tutto con un mixer a immersione. Riaccendete il fuoco, unite il latte con l’amido di mais e fate addensare per 2 minuti, ottenendo una specie di besciamella. Lasciatela intiepidire, aggiungetevi la mozzarella tagliata a pezzetti e frullate tutto in salsa. Lessate i bucatini in acqua bollente salata e 2 minuti prima del termine della cottura, aggiungete le cimette di broccolo. Scolate tutto insieme, condite con la crema di mozzarella e completate con scorza di arancia grattugiata.
Per la ricetta dell’insalata di gamberi, avocado e arancia, aromatizzate 2 cucchiai di maionese con un cucchiaino di concentrato di pomodoro e un cucchiaio di succo di arancia. Scottate le code di gambero per un minuto in una padella rovente velata di olio. Pelate il sedano rapa e affettatelo molto finemente ottenendo delle sfoglie. Mondate le insalate e distribuitene le foglie in un piatto di portata; aggiungete il sedano rapa, un’arancia e l’avocado a tocchetti, e le code di gambero. Completate con un pizzico di sale, la maionese aromatizzata e scorza di arancia grattugiata.
Per la ricetta dell’insalata di scarola e seppie con gelatina di arancia e salsa al nero, togliete le calotte dell’arancia (se sono belle, potete anche conservarle). Tagliate il frutto a fettine, senza sbucciarlo, e raccogliete tutto in una casseruola con lo zucchero, 1 baccello di cardamomo e 120 g di acqua. Cuocete a fuoco medio per circa 30 minuti, poi aggiungete altri 150 g di acqua e, dopo 15 minuti, altri 50 g di acqua: unendone poca per volta si controlla meglio l’evaporazione e si evita che il composto in cottura si asciughi troppo. Cuocete ancora per 15 minuti. Spegnete e frullate con il mixer a immersione, unendo un pizzico di sale: frullate prima che si raffreddi, per evitare che la pectina presente nell’arancia cominci a rapprendersi, rendendo più difficile legarla alla parte acquosa in una gelatina omogenea. Lasciate poi raffreddare la gelatina ottenuta. Lavate la scarola e pulitela eliminando solo la parte ossidata del gambo, dove è stata recisa. Separate il cuore dalla parte più esterna, senza «disfare» il cespo. Cuocete la parte esterna in acqua bollente, con un pizzico di sale e 1/2 bicchiere di latte: il latte la manterrà di un bel colore chiaro e toglierà parte dell’amaro. Lessatela per 18-20 minuti, poi scolatela. Pulite le seppie: togliete l’osso centrale, eliminate gli occhi e recuperate con delicatezza le sacche del nero. Tagliate i corpi in tre parti. Schiacciate le sacche in una ciotolina per ricavare il nero: stemperatelo con un cucchiaio di olio. Arrostite le seppie (i corpi, le «ali» e le teste) in una padella molto calda con un filo di olio e un pizzico di sale, per 3 minuti. Toglietele dalla padella, eliminate l’olio rimasto e deglassate la padella versandovi uno spruzzo di vino bianco: scaldandosi, scioglierà le caramellizzazioni del pesce. Unite il nero e stemperatelo, cuocendo tutto per 2 minuti. Otterrete una salsa. Tagliate la scarola cotta in 4 parti e adagiatele nei piatti. Sistematevi sopra le seppie arrostite, quindi le foglie di scarola crude. Completate il piatto con la gelatina di arancia e la salsa al nero. Da recuperare: tutti i possibili scarti degli ingredienti sono stati utilizzati: le scorze dell’arancia sono nella gelatina; le foglie esterne e le coste più fibrose della scarola, bollite, completano l’insalata. Il nero delle seppie, miscelato con olio e fondo di cottura, serve per la preparazione dellasalsa di accompagnamento.