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Chi sono gli chef con più stelle Michelin al mondo?

La Cucina Italiana

Sono il riconoscimento gastronomico più ambito dagli chef, le stelle Michelin. Si tratta di una valutazione che la “Rossa” (così è soprannominata la guida) assegna ai ristoranti di alta cucina sulla base di diverse criteri: una stella significa «una cucina di qualità che merita la tappa»; due stelle «una cucina eccellente che merita la deviazione»; tre stelle «una cucina unica che merita il viaggio».

Scopriamo chi sono gli chef, nel mondo e in Italia, che attualmente con i propri ristoranti ne detengono di più.

Lo chef più stellato del mondo

È lo chef più celebre di Francia, oltre che imprenditore con 34 ristoranti tra Parigi e Tokyo: è lui, ovvero Alain Ducasse, il più stellato al mondo. Nella sua carriera ha collezionato più di venti stelle Michelin; nel 2005 è stato l’unico chef ad avere contemporaneamente tre ristoranti con tre stelle Michelin; oggi i suoi ristoranti contano 18 stelle Michelin in totale: tre sono quelle di Le Louis XV dell’Hôtel de Paris di Monte-Carlo e di Alain Ducasse at the Dorchester a Londra, due quelle di Le Meurice a Parigi, di Alain Ducasse at Morpheus a Macao e del Beige di Tokyo, una quella del Benoit di Parigi, dell’Esterre di Tokyo, del Muni di Kyoto, del Blue by Alain Ducasse di Bangkok, di La Bastide de Moustiers in Provenza e di L’Hostellerie de l’Abbaye de la Celle in Francia.

Gli chef con più stelle Michelin nel mondo

Sul secondo gradino del podio degli chef più stellati, con 12 stelle Michelin, c’è un altro francese, Pierre Gagnaire: “la Rossa” ha insignito con tre stelle Michelin il ristorante che porta il suo nome a Parigi e lo Sketch di Londra; due le stelle, invece, per il ristorante Pierre Gagnaire di Tokyo, una per quello di Seoul, per Le Comptoir de Pierre Gagnaire di Shanghai, per Gaya a Parigi e per Duende a Nîmes.

A pari merito con Gagnaire, lo chef spagnolo Martin Berasategui: tre stelle Michelin con il ristorante omonimo di Lasarte e con il ristorante Lasarte a Barcellona, più altre sei con altri locali in tutta la Spagna, isole comprese (vedi il due stelle Michelin di Tenerife all’interno del The Ritz-Carlton Hotel).

La classifica prosegue con le 11 stelle di Yannick Alléno: tre sono le stelle assegnate al suo ristorante Alléno Paris au Pavillon Ledoyen, ospitato nei giardini degli Champs-Élysées a Parigi e a Le 1947 – Cheval Blanc di Courchevel. A queste si aggiungono le due stelle di L’Abysse au Pavillon Ledoyen a Parigi, la stella del suo ristorante all’interno dell’Hôtel Hermitage di Monaco, quella del Pavyllon di Parigi e quella del ristorante Fre di Monforte d’Alba (Cn).

Una rivoluzione verde e sociale nel cuore di Milano

La Cucina Italiana

Nel cuore di Milano, una nuova iniziativa, nonché rivoluzione verde, nel campo dell’agricoltura sociale e dell’inclusione lavorativa ha visto la luce, portando con sé la promessa di una rivoluzione verde e sociale che non potrà che portare contagiare altre realtà. La Cascina Agrivis è il frutto di un progetto ambizioso che unisce agricoltura, inclusione sociale e, ovviamente, sostenibilità, rappresentando un capitolo fondamentale nella missione di creare un futuro migliore per tutti.

Inaugurata il 26 settembre 2023, nel giorno dell’apertura la cascina ha visto la partecipazione di numerose figure di spicco. La cooperativa sociale agricola Agrivis, ideata nel 2016 dal Gruppo L’Impronta, un network di enti del terzo settore con oltre 20 anni di esperienza nella zona sud di Milano, ospita la Cascina Agrivis. Quest’ultima sorge in un terreno di quattro ettari nel Parco Agricolo Sud, all’interno dei confini cittadini della città di Milano, in via Macconago 68. Agrivis coltiva oltre 25 tonnellate di prodotti freschi all’anno, tra verdure e piccoli frutti, in 30 varietà diverse, il tutto su terreno certificato biologico. 

Un progetto multifunzionale

La Cascina Agrivis si compone di tre blocchi distinti. Uno di questi è dedicato al laboratorio di trasformazione alimentare, dove i prodotti orticoli coltivati dalla cooperativa vengono trasformati in vari prodotti, come passata di pomodoro, nettare di lamponi e marmellata di more. Questo laboratorio ha anche avviato un’importante iniziativa contro lo spreco alimentare, offrendo nuove opportunità di lavoro. I prodotti forniti dall’azienda partner Babaco, che altrimenti verrebbero scartati per difetti estetici o eccesso di offerta, vengono trasformati in succhi di frutta e marmellate. Attualmente, il laboratorio propone una gamma di oltre 35 prodotti trasformati in diverse varietà.

L’inaugurazione di Cascina Agrivis.

Zucca, l’ingrediente versatile, e le sue varietà più note

Zucca, l'ingrediente versatile, e le sue varietà più note

La zucca, col suo ricco corredo di sapore, fibra e vitamine, è la verdura più decorativa e saziante dell’orto. Inoltre, la zucca è l’ideale per chi è a dieta, infatti ha meno di 20 calorie all’etto. Buonissima sia in ricette dolci sia salate, merita tutta l’attenzione del buongustaio. Come dire, non solo per Halloween!

Cos’è la zucca?

È una pianta erbacea della famiglia delle Cucurbitaceae originaria dell’America centrale. Il frutto è una bacca di grosse dimensioni, detta peponide. Ne esistono decine di varietà tutte caratterizzate da una buccia spessa e coriacea e semi oleosi, piatti, di forma ovale. Quelle adatte per la cucina sono quelle di polpa asciutta e compatta.

Come scegliere la zucca

Intera, se di varietà piccola con scorza integra senza macchie. A fette o a tranci, se di varietà
grossa. La polpa deve essere soda e gialla e la parte esposta all’aria non deve essere asciutta.

Come conservare la zucca

Se intera, dura settimane in un ambiente asciutto a 8-10 °C . Se a tranci, avvolgetela nella pellicola in modo che non si asciughi; consumatela in breve tempo perché si guasta rapidamente.

Cosa fare con i semi di zucca?

Potete lavarli, privarli dei filamenti, asciugarli bene e poi tostarli in forno a 200 °C su una placca foderata di carta da forno, in padella o nel forno a microonde, con un filo di olio e sale. Girate i semi di zucca un paio di volte e cuoceteli fino a quando non saranno dorati.

Tipi di zucca comuni in Italia

Zucca francese

Appiattita, buccia verde-marrone con solchi molto evidenti. Polpa arancione vivace decisamente saporita.

Zucca mantovana

Di forma globosa schiacciata ai poli, buccia spessa verde grigio. Polpa soda arancione molto zuccherina.

Zucca violina o zucca Butternut

Oblunga, buccia spessa giallo arancione, polpa giallo intenso, sapore nettamente dolce.

Zucca Delica

Tondeggiante, buccia sottile verde intenso, polpa soda giallo arancione, sapore dolce con la giusta acidità.

Zucca Hokkaido

Di origine chiaramente giapponese, la zucca Hokkaido si raccoglie dalla pianta, che produce ognuna fino a 5 frutti. Non troppo grande e di un colore arancione acceso, ha un peso variabile tra gli 800 grammi fino a circa un chilo e mezzo. Il suo sapore ricorda quello della castagna, per questo la zucca Hokkaido viene chiamata anche zucca castagna.

Ecco una selezione di gustose ricette con la zucca:

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