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Ricetta Risotto ai funghi porcini: ricetta

Ricetta Risotto ai funghi porcini: ricetta

Il risotto ai funghi è uno dei modi più diffusi di preparare il risotto, insieme con il risotto allo zafferano e il risotto alla parmigiana. In stagione, è ottimo se preparato con i funghi porcini freschi (attenzione a non cuocerli troppo) ma in inverno, quando la stagione dei funghi è finita, si possono utilizzare anche quelli secchi, con un risultato finale persino più saporito, perché si possono aggiungere in cottura prima, e utilizzare anche la loro acqua di ammollo. 

Inoltre, si possono scegliere anche altri tipi di funghi, magari meno pregiati dei porcini ma altrettanto saporiti, come i per esempio i finferli, o un misto di funghi: come i porcini, andranno saltati in padella e poi uniti al risotto in cottura negli ultimi minuti.

Come procedere con i funghi secchi? Basterà reidratarli in acqua tiepida, che poi si potrà utilizzare unitamente al brodo, per portare a cottura il risotto, dopo averla filtrata per eliminare eventuali impurità. 

Melannurca IGP, prezioso tesoro campano

La Cucina Italiana

È un frutto dalla storia millenaria la Melannurca, che ha trovato spazio nei dipinti rinvenuti durante gli scavi di Ercolano e anche negli scritti di Plinio il Vecchio, per giungere fino a noi diventando un prodotto sempre più diffuso grazie a caratteristiche organolettiche inconfondibili. Insignita del titolo di specialità IGP, la Melannurca è coltivata nel territorio di 137 Comuni delle 5 province della regione meridionali. Per vigilare sulla sua genuinità è stato creato anche un apposito Consorzio con un rigoroso disciplinare di produzione.

Una mela dagli Inferi

Il nome Melannurca avrebbe un’origine semi-mitologica. Questo frutto fu infatti coltivato a partire dall’area di Pozzuoli, dove si trova il lago d’Averno che era considerato da Greci e Romani una porta d’accesso per l’Oltretomba. Per questo fu definita “Mala Orcula”, in quanto prodotta nelle vicinanze dell’“Orco” (ossia degli Inferi). Da qui il termine si modificò in Annorcola fino a raggiungere poi la forma attuale.

Coltivazione e caratteristiche della Melannurca

La Melannurca campana IGP è caratterizata da una forma tondeggiante ma appiattita ed è di un formato medio-piccolo e con una buccia liscia di colore giallo-verde con striature rosse che aumentano fino a raggiungere l’80-90% della superficie del prodotto dopo la particolare fase di maturazione che avviene nei cosiddetti “melai”. Si tratta di piccoli appezzamenti di terreno preparati in modo che non vi si formino ristagni d’acqua. Qui viene posizionato uno strato di materiale vegetale morbido (come aghi di pino o trucioli di legno) sui quali vengono sistemate le mele rivolgendo la parte meno arrossata alla luce e girandole periodicamente. Maggiormente rossa fin dalla pianta è invece la varietà “Annurca rossa del sud”, diretta discendente di quella originale.

Gusto e salute

All’assaggio la Melannurca rivela una polpa candida e succosa, compatta, croccante e dal gusto piacevolmente acidulo e delicatamente aromatico: caratteristiche che convinceranno a provarla anche i bambini più capricciosi. Un piacere per il palato che si sposa a qualità benefiche soprattutto per l’apparato gastrointestinale e dal punto di vista diuretico grazie a un importante contenuto di vitamine, minerali e fibre.

Ricette con la Melannurca

Oltre che per il consumo al naturale la Melannurca può essere adoperata anche per preparazioni variegate in cucina. Si va dal classico utilizzo per farcire le torte, alla semplice versione al forno, fino alla conserva sotto forma di marmellata e a sorprendenti incursioni in piatti salati come nei risotti in cui può affiancare provolone, speck o radicchio o nel ripieno (insieme ai peperoni) dei calamari al forno.

Inoltre la Melannurca può essere utilizzata anche per realizzare il nurchetto, un liquore che si ottiene unendo i semi della mela (ed eventualmente anche le bucce) con alcol e uno sciroppo ottenuto facendo bollire zucchero e acqua. Il tutto viene fatto riposare per 30-40 giorni e poi filtrato prima di un ulteriore periodo di invecchiamento.

Melannurca IGP prezioso tesoro campano
Mele Annurca e briciole di cornflakes caramellati

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Melannurca IGP prezioso tesoro campano
Frittelle di mela annurca

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Ricetta Pici al pomodoro, ricotta, ‘nduia e acciughe marinate

Ricetta Pici al pomodoro, ricotta, 'nduia e acciughe marinate

Step 1

Per la ricetta dei pici al pomodoro, ricotta, ‘nduia e acciughe marinate, tagliate a rondelle il cipollotto e marinatelo per 30 minuti nell’aceto con i lamponi, unendo anche 30 g di acqua, un pizzico di sale e 1 cucchiaino di zucchero.

Step 2

Frullate i pomodorini molto bene e setacciate il frullato ottenuto; frullatelo ancora con i pomodori secchi, la ricotta, la ‘nduia, il pecorino grattugiato, una macinata di semi di coriandolo e un bel pizzico di origano.

Step 3

Cuocete i pici in abbondante acqua bollente salata. Scolateli nella salsa e mescolate tutto con un filo di olio; distribuite i pici nei piatti e completate con il cipollotto marinato e i filetti di acciuga (che potrete eliminare, se preferite un saporito «primo di terra»).

Step 4

Abbinamento vino: il sapore agro e piccante dei pici trova l’equilibrio con un bianco strutturato e aromatico, come il Gewürztraminer dell’Alto Adige. Ci piace Concerto Grosso 2021 di Elena Walch, ampio e complesso, con profumi fruttati, di spezie e di arance candite. 23,50 euro, elenawalch.com

Ricetta: Joëlle Néderlants, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

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