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Snickers cheesecake: troppo buona per pensare alle calorie

Snickers cheesecake: troppo buona per pensare alle calorie
Come preparare la Snickers cheesecake
Come preparare la Snickers cheesecake
Come preparare la Snickers cheesecake
Come preparare la Snickers cheesecake
Come preparare la Snickers cheesecake
Come preparare la Snickers cheesecake

La Snickers cheesecake unisce il gusto del dolce tradizionale americano con quello di uno snack al cioccolato e caramello conosciuto in tutto il mondo. Impossibile immaginare qualcosa di più goloso! Ecco come realizzarla.

La ricetta della Snickers cheesecake

La base

Come quella della classica cheesecake anche questa base è fatta di biscotti e burro.
Tritate circa 300 g di frollini al cioccolato con 150 g di burro di arachidi e poi disponete il composto sulla base di uno stampo a cerniera pressandolo bene con le mani.
 Lasciatelo in frigorifero per un po’ e intanto preparate la crema.
Potete anche utilizzare dei frollini ripieni tipo Oreo e tritarli senza il burro, ma con una manciata di arachidi tostate in forno.
Vanno bene sia le arachidi salate che quelle al naturale.

La crema al formaggio

Mescolate 450 g di formaggio spalmabile con 500 ml di panna montata fresca e aggiungete tre cucchiai di dulce de leche (che potete preparare anche in casa).
Per dare compattezza alla crema e per ottenere fette sode sciogliete un foglio di colla di pesce in poco latte caldo e mescolate. 
Versate la crema nello stampo e lasciate raffreddare in frigorifero.
Intanto preparate una ganache sciogliendo in un pentolino 100 g di cioccolato al latte o fondente con 50 ml di panna fresca. Versate tutto sulla cheesecake e decorate con granella di arachidi e pezzettini di snack al cioccolato e caramello, gli Snickers appunto.

snickers-cheesecake

Qualche variante

Non amate le arachidi? Potete preparare una torta altrettanto golosa con le nocciole: tritatele sia per la base e sia per la copertura. Stessa cosa si può fare con i pistacchi o le mandorle.
Potete sostituire poi il dulce de leche con una crema spalmabile dolce.
Infine, se amate gli snack al cocco e cioccolato potete preparare una base sempre di biscotti al cacao, burro e cocco e poi una crema con formaggio e panna di latte di cocco, infine decorare tutto con ganasce al cioccolato e snack al cocco.
Come vedete, potete davvero sbizzarrirvi e utilizzare i vostri dolcetti preferiti per portare a tavola un dessert super goloso e originale.

Scorrete ora la gallery per saperne di più sulla preparazione della Snickers cheesecake

 

Ricerche frequenti:

Perdere peso senza ridurre le calorie: la dieta dell’orologio

Perdere peso senza ridurre le calorie: la dieta dell’orologio

Il programma alimentare è stato studiato dal Pennington Biomedical Research Center e prevede che tutti e tre i pasti principali vengano consumati nell’arco di sei ore

Le diete non fanno per voi, perché non riuscite a ridurre a lungo il numero di calorie ingerite ogni giorno? È un problema comune: i tassi di fallimento delle diete, secondo le statistiche, si aggirano intorno al 95%. Ma adesso una nuova ricerca ha individuato un “segreto” per bruciare i grassi in eccesso senza modificare la quantità delle calorie nel piatto. Secondo lo studio condotto dalla ricercatrice italiana Eleonora Poggiogalle del Pennington Biomedical Research Center in USA con l’équipe di Eric Ravussin e Courtney Peterson (e attualmente a La Sapienza Università di Roma), il segreto è consumare i tre pasti della giornata nell’arco di appena sei ore.

La dieta dell’orologio: gli orari
Si parte alle 8 del mattino con la prima colazione, si pranza alle 11 e si cena alle 14 del pomeriggio. Nelle 18 ore fra l’ultimo pasto e il primo del giorno successivo, invece, si digiuna. Questa «dieta dell’orologio» determina anche la diminuzione dell’appetito, e quindi può essere seguita senza troppi sforzi e senza neppure dover ridurre la quantità di zuccheri e grassi ingeriti. È un’alimentazione bilanciata: apporta il 50% di carboidrati, il 35% di grassi e il 15% di proteine, che però devono essere assunti rigorosamente nella prima parte della giornata.

L’esperimento
Per dimostrare l’efficacia di questo programma alimentare, gli studiosi hanno chiesto a pazienti in sovrappeso, tra i 20 e i 45 anni, di consumare colazione, pranzo e cena nell’arco di 12 ore, dalle 8 alle 20, per quattro giorni di seguito. Per i successivi quattro giorni, invece, l’arco di tempo in cui consumare i pasti è stato ridotto dalle 8 alle 14. In questa seconda fase, i ricercatori hanno riscontrato una riduzione dei livelli di grelina, l’ormone responsabile dell’aumento del «senso di fame». Il fattore di fondamentale importanza è stato il digiuno di 18 ore, che permette di ottimizzare lo smaltimento dei grassi senza effetti negativi sulla salute.

Pasta al pomodoro: valori nutrizionali, calorie e benefici

Pasta al pomodoro: valori nutrizionali, calorie e benefici

È il cibo italiano più amato al mondo. Consumata in modo corretto e nelle giuste quantità è anche un’ottima alleata della linea e della salute. Scoprite perché

La pasta al pomodoro è uno dei piatti italiani più conosciuti e apprezzati all’estero. È da sempre protagonista della nostra dieta Mediterranea, riconosciuta in tutto il mondo come un vero e proprio modello nutrizionale utile per rimanere sani e in forma. Oltre a essere buona da mangiare, la pasta al pomodoro cucinata in modo corretto e consumata nelle giuste quantità può essere un’ottima alleata della salute e della linea. «Questo piatto fornisce vitamine, fibre e carboidrati “buoni” che danno energia e favoriscono il corretto funzionamento dell’organismo», spiega la nutrizionista Valentina Schirò.

Pasta al pomodoro: valori nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale un piatto di pasta al pomodoro condita con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva assicura una buona quota di carboidrati complessi. «Si tratta di nutrienti fondamentali per far funzionare bene il metabolismo e aiutare l’organismo a bruciare i grassi», spiega l’esperta. Ha inoltre un buon potere saziante. «I carboidrati complessi della pasta forniscono l’energia all’organismo in modo lento e aiutano a sentirsi sazi prima e più a lungo. Il senso di sazietà aumenta se la pasta è integrale. Rispetto a quella bianca, quella di colore scuro fornisce energia in modo costante, permettendo all’organismo di assorbire e usare più lentamente gli zuccheri perché è maggiormente ricca di fibre», spiega la nutrizionista Valentina Schirò. Ma i benefici non finiscono qui. Quella integrale fa aumentare anche la quota di antiossidanti presente nel piatto che aiutano a rimanere giovani. «Fornisce una maggiore quantità di polifenoli che svolgono una vera e propria azione protettiva sulla salute del cuore e dell’organismo in generale», aggiunge l’esperta.

Perché fa bene

Una pasta al pomodoro saltata in padella con dell’olio extravergine d’oliva è meglio di un piatto di penne o spaghetti con olio a crudo o sconditi. «Oltre a essere più buona al palato, è maggiormente ricca di preziosi nutrienti. Il pomodoro è una buona fonte di licopene. Questo antiossidante, utile per combattere l’invecchiamento, con la cottura diventa maggiormente disponibile. L’olio extravergine invece fornisce acidi grassi essenziali che aiutano a tenere a bada la glicemia, i livelli di zuccheri nel sangue, responsabile degli attacchi di fame improvvisi», aggiunge la nutrizionista Valentina Schirò.

Perché mangiarla al dente!

L’ideale è cuocer la pasta al pomodoro al dente. «Rispetto a quella ben cotta ha un indice glicemico più basso. La cottura prolungata infatti rende l’amido di cui è ricca più velocemente assorbibile dall’organismo», spiega la nutrizionista.

Come consumarla

«Il modo migliore per consumare la pasta al pomodoro senza compromettere la linea è di evitare di abbinarla nello stesso pasto ad altre fonti di carboidrati come il pane o la pizza», aggiunge l’esperta. Attenzione anche alle quantità. «La pasta al pomodoro è altamente energetica. Una porzione da 70 grammi di spaghetti o di rigatoni al pomodoro forniscono circa 380 calorie».

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