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Anna in Casa: ricette e non solo: Coppa caffè fatta in casa

Anna in Casa: ricette e non solo: Coppa caffè fatta in casa

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Inusuale ma necessario scrivere un messaggio di questo tipo a commento di ogni mio nuovo post, tutto per evitare che le mie ricette vengano pubblicate da chi non ha nessun mio consenso per farlo.

Ma passiamo alla ricetta di oggi, una coppa caffè proprio buona come l’originale. 

Con questo caldo fa piacere…no?

Ingredienti 

100 g di zucchero semolato


1 cucchiaino di estratto di vaniglia
20 g di caffè solubile
500 di panna da montare fresca fredda


P.S. si può sostituire lo zucchero semolato con lo zucchero a velo per evitare il passaggio di macinatura

Preparazione tradizionale

Macinare
molto finemente lo zucchero e il caffè o utilizzare zucchero a velo e caffè solubile in polvere.
Aggiungere la panna e l’estratto di vaniglia alle polveri e montare fino ad ottenere un composto soffice e gonfio.
Versare il gelato ottenuto in singole coppette o in uno stampo da plumcake. Porre in frigorifero o in congelatore per almeno 1 ora.

Preparazione con Bimby

Nel boccale del Bimby mettere lo zucchero con il caffè e impostare il tempo per 20 secondi a velocità 8.
Mettere la farfalla sulle lame, versare la panna, la vaniglia e azionare per 2 minuti a velocità 3-4.
Versare il gelato ottenuto in singole coppette o in uno stampo da plumcake. Porre in frigorifero o in congelatore per almeno 1 ora.

Ricetta Coppa di maiale al forno con mele, albicocche secche e anacardi

Ricetta Coppa di maiale al forno con mele, albicocche secche e anacardi
  • 1 Kg coppa di maiale fresca
  • 60 g albicocche disidratate
  • 2 pz mele Golden
  • 1 pz cipolla
  • rosmarino
  • limone
  • anacardi
  • paprica
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva

Per la ricetta della coppa di maiale al forno con mele, albicocche secche e anacardi, condite la carne con abbondante paprica, una presa di sale, una macinata di pepe e un paio di cucchiai di olio; massaggiatela per fare penetrare gli aromi.
Tagliate una cipolla a fette spesse 1 cm e con esse coprite il fondo di una pirofila; aggiungete qualche rametto di rosmarino e adagiatevi la coppa. Avvolgete la pirofila con un foglio di alluminio e infornatela a 170 °C per 1 ora e 50 minuti; alzate quindi a 220 °C, eliminate l’alluminio e cuocete a carne ancora per 5 minuti.
Tagliate le mele in 12 spicchi tenendo la buccia; conditele con il succo di 1/2 limone e un pizzico di sale, rosolatele in padella con una noce di burro per 5 minuti; spegnete e unite le albicocche, spezzettate, e 25 g di anacardi. Sfornate la coppa, mescolate le cipolle con mele, albicocche e anacardi e insaporite tutto insieme in padella per un paio di minuti. Servite la coppa accompagnandola con il contorno di mele.

Italia vince la Coppa Mondiale di Pasticceria a Lione

Italia vince la Coppa Mondiale di Pasticceria a Lione

Lorenzo Puca, Massimiliano Pica e Andrea Restuccia vincono il titolo mondiale a Lione: per la terza volta la nostra squadra porta a casa una vittoria… dolcissima!

A Lione la squadra italiana porta a casa la sua terza Coppa del Mondo. Secondo il Giappone, terza la Francia. Nelle dieci ore a disposizione il team composto da Lorenzo Puca (capitano della squadra e candidato per la lavorazione dello zucchero), Andrea Restuccia (pasticcere che nel passato mondiale aveva scolpito il ghiaccio) e Massimo Pica ha realizzato, gareggiando con altre dieci nazioni: il dessert al cioccolato da condividere, la torta gelato, il dessert da ristorante, la scultura di zucchero alta 165 cm e, con la stessa altezza, una pièce al cioccolato.

Il dessert al cioccolato da condividere (ph Sirah)

“Questo mondiale – commenta l’allenatore della squadra Alessando Dalmasso, anche presidente del Club della Coupe du Monde de la Pâtisserie Selezione Italiache si pensava potesse essere sotto tono è stata invece una grande competizione che ha visto tutti i partecipanti non mollare nonostante la pandemia e continuare ad allenarsi per ottenere il migliore risultato. I nostri ragazzi hanno dato il massimo e hanno dimostrato di essere un team affiatato, professionale e di lavorare con il cuore. Abbiamo vinto, è una gioia immensa: oggi abbiamo scritto la storia”.

Il podio (ph Sirah)

I dessert vincenti

Il dessert da condividere si è sviluppato a strati su una base di frolla aromatizzata con vaniglia e arancia, arricchita da una crema pasticcera e pan di spagna al cioccolato, crema diplomatica alla vaniglia, gelatina esotica profumata all’arancia e ancora da un diplomatico  al cioccolato con salsa colante. Per la torta gelato invece, realizzata come una vera e propria “matrioska” aveva una parte centrale composta da una gelatina alla fragola e lampone, semifreddo al mascarpone e lampone, mandorle e passion fruit. L’innovazione è stata il cilindro interno realizzato con una ciambella di meringa con una composta esotica a dividere il sorbetto; il dolce si è completato con un gelato mandorla, vaniglia e lime e una base di pan di spagna al pistacchio, quindi lampone e mandorla. Parte importante della competizione è stata anche la realizzazione del dolce da ristorante: “Questa è una disciplina dove fantasia e libertà sono espressi in modo più esplicito. Una sfida in cui il talento è esposto, dove la personalità del pasticcere e anche il suo umore possono essere indovinati.

La torta gelato (ph Sirah)

La giuria e i primi commenti

“È il più magico ed effimero momento della pasticceria”, commenta Jordi Roca, nuovo membro della neo giuria composta per valutare proprio i dessert da ristorante. Oltre al pastry chef del El Celler de Can Roca di Girona, altri quattro suoi colleghi (Sébastien Vauxion; Brandon Dehan; Giuseppe Amato; Eunji Lee) oltre a tre chef: Glenn Viel, Sang Hoon Degeimbre e l’americana Dominique Crenn. E con questo passaggio all’intero della Coppa del Mondo di Pasticceria al pastry chef viene riconosciuto il valore fondamentale che ha all’interno del sistema ristorazione: “Si sta imparando – commenta Giuseppe Amato del tre stelle La Pergola di Roma – quanto il dessert al piatto sia importante e identifichi un mestiere. In Italia siamo stati tra i primi a riconoscerlo, ma oggi manca la forza lavoro, mancano ragazzi che abbiano voglia di seguire questo sogno”.

La giuria (ph Sirah)

Come presidente onorario della gara anche Patrick Roger, artista scultore del cioccolato, che utilizza spesso natura e animali come fonte di ispirazione creativa: “Attingo dalla natura, dall’attualità nel mondo, dai miei viaggi. Io ho il mio stile, che si esprime attraverso piante, animali e minerali”, commenta. E proprio il tema della natura ha condotto questa edizione della competizione oggi presieduta da quell’icona della pasticceria mondiale che porta il nome di Pierre Hermé. Tra le innovazioni, oltre ad aver eliminato la prova di scultura del ghiaccio, anche un’attenzione maggiore nei confronti della sostenibilità. “Il Mondiale di Pasticceria è il punto di riferimento per chiunque sia impegnato e responsabile in pasticceria, al servizio di un amore deciso nei confronti del cibo, vettore di emozioni. Anche il mondo della pasticceria ha un’essenziale ruolo da svolgere, ma deve conservare la sua essenza: gusto, piacere e amore per la buona tavola e questo agendo meglio per l’ambiente e il pianeta”, ha affermato Hermé.

Pierre Hermé (ph Sirah)

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