Semplice da preparare, la Fonduta diGruyère è un antipasto invernale che si presta a essere condiviso. Posta al centro della tavola, ogni commensale può intingervi con l’aiuto di un bastoncino verdure di stagione a piacere in quantità e varietà.
Per realizzare la fonduta di Gruyère organizzatevi in anticipo perché il formaggio dovrà riposare in latte e farina per un’ora prima che la preparazione venga fatta fondere sul fuoco. Come verdure vi consigliamo un misto di ortaggi crudi e lessati, come carciofi e broccoli.
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Questa è un’impresa praticamente impossibile perché il composto è abbastanza liquido e va versato nell’olio un cucchiaino alla volta. Quello che potete fare è cercare di utilizzare il cucchiaino come dosatore per regolarvi con la quantità di pastella.
Poi, versate il composto tenendo il cucchiaino abbastanza vicino all’olio, senza immergerlo. In questo modo le frittelle assumeranno una forma sferica perché la pastella non colerà ma cuocerà immediatamente e uniformemente.
Non chiamatele castagnole
Potrebbero sembrare castagnole, ma in realtà queste frittelle sono molto più morbide e spugnose. Sembrano a tutti gli effetti delle frittelle di impasto lievitato, ma si preparano davvero in pochissimi minuti. Potete farcirle, una volta pronte e ancora calde, con la crema pasticcera o la marmellata. Basta utilizzare una punta di sac à poche molto sottile e spingere all’interno il ripieno. Tra i vari tipi di marmellata di agrumi io vi consiglio quella di arancia, oppure una confettura all’albicocca o ai frutti rossi.
Qual è il vostro posto del cuore? A. «Io da veneziana del sestiere di Cannaregio, consiglio sempre la Serenissima: è una meta facilmente raggiungibile. A Venezia poi, la vista al tramonto dall’Hilton Molino Stucky Venice per me è una delle più belle della città».
Come si crea l’atmosfera giusta? E. «Per una cena, puntate su un dettaglio a sorpresa come le mie candele al cacao. Luci soffuse, un bel mazzo di fiori in tavola, e poi un menù corto e leggero, facile da preparare. Una bollicina servita rigorosamente nella coppa. Finite con un dolce e due cioccolatini. Per poi spostarsi sul divano, sazi ma ancora leggeri…».
La ricetta per un amore duraturo come il vostro? E. «Litighiamo anche noi e in quei casi evochiamo Cristina: “ Ma quel giorno la nostra amica non si poteva fare gli affari suoi?”. Scherzi a parte, il segreto è ascoltare e non solo parlare e poi fare un passo indietro. Le farfalle se ne vanno, coltiviamo l’amore con piccoli gesti ogni giorno. Mi sono da esempio i miei genitori, insieme da 50 anni». A. «A proposito di piccoli gesti, trovo che ancheregalare solo un singolo fiore sia un gesto profondo. Il fiore è effimero, ma è anche qualcosa di cui prendersi cura. Il bello è trovarlo quando meno te lo aspetti. In ufficio a inizio settimana, lontano da un compleanno. Aiuta a superare le incomprensioni che tutti affrontano».
La ricetta: Pasta risottata con crema di piselli e capesante