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Dieta mediterranea, perché è la migliore per i bambini

La Cucina Italiana

L’obesità è uno dei fattori di rischio più importanti per la salute fin dai primi anni di vita. I dati più recenti suggeriscono che ben un terzo dei bambini italiani ha problemi di peso e da adulti potrebbero sviluppare malattie e disturbi. Seguire la dieta mediterranea a tavola è un’ottima strategia per aiutare i più piccoli a mangiare meglio. «Una delle cause più frequenti dei chili di troppo è il consumo eccessivo di cibi ultra-processati quali merendine, biscotti, patatine, snack in busta, ricchi di sodio, zuccheri e grassi che favoriscono l’aumento di peso e con il tempo la comparsa di disturbi come il diabete di tipo 2», dice la dietista Annamaria Acquaviva. La dieta mediterranea è uno stile di vita che permette di ridurne i consumi. «Una delle sue caratteristiche principali è la varietà dei cibi, che consente di portare in tavola fin dalla prima colazione menù e ricette dai colori, dai sapori e dalle proprietà differenti, che non annoiano il palato e allo stesso tempo garantiscono tutta una serie di nutrienti preziosi per la crescita e la salute», dice l’esperta, che qui spiega perché la dieta mediterranea è la migliore per i bambini.

Riduce la voglia di patatine e snack

Un grande vantaggio della dieta mediterranea è la presenza in ogni pasto della giornata di vegetali. «La verdura e la frutta sono alimenti fondamentali, il cui apporto giornaliero in adeguate porzioni ha effetti benefici sulla salute e contribuisce al controllo del peso», dice la dietista Annamaria Acquaviva. Le fibre di cui sono ricche infatti rallentano l’assorbimento di zuccheri e grassi, saziano e riducono la voglia di snack fuori orario. In più, i vegetali sono fonte di minerali fondamentali per l’organismo e antiossidanti dall’azione protettiva. Un altro vantaggio della dieta mediterranea è che con esclude nessun alimento. «Oltre ai vegetali, dà spazio a cereali, semi, olio di oliva, pesce, carne bianca, legumi, uova, latticini e prevede un consumo moderato di carni rosse e grassi animali, compresi i formaggi».

È per tutta la famiglia

La dieta mediterranea permette di portare a tavola menù e piatti equilibrati preparati con alimenti semplici e naturali utili per la salute di grandi e piccini.  «In uno studio scientifico denominato Batman, che ho realizzato grazie all’Istituto Oncologico Romagnolo qualche anno fa, sono stati individuati quali fossero, per le famiglie, le difficoltà che incontravano nel mettere in pratica uno stile di vita sano. I risultati hanno mostrato chiaramente come l’introduzione di un programma mirato all’educazione alimentare di tutta la famiglia, quindi rivolto sia ai genitori e ai nonni sia ai bambini e ai ragazzi fosse un aiuto concreto per mangiare meglio», spiega la dietista Annamaria Acquaviva. «A tavola è fondamentale l’esempio degli adulti. Non possiamo pretendere che i nostri bambini mangino le verdure se noi per primi non le mettiamo mai nel nostro piatto».

Come organizzare i pasti

«Per una colazione sana in stile mediterraneo si potrebbe scegliere in alternativa al latte, fonte di calcio, la ricotta da consumare insieme a una spremuta di frutta fresca o un infuso da abbinare a una porzione di carboidrati complessi come una fetta di pane, una torta fatta in casa oppure dei cereali tostati e della frutta di stagione, come fonte di fibre e zuccheri», dice la dietista Annamaria Acquaviva. «Per il pranzo e la cena invece sì a un’adeguata proporzione di cereali, compresa la pasta, alla verdura di stagione, alle proteine della carne e dei suoi derivati, dei legumi o del pesce e a un frutto del periodo. L’importante è variare gli alimenti, giocando anche con la stagionalità».

Un menù tipo in stile mediterraneo

Colazione: un infuso caldo alla ciliegia o alla menta, yogurt bianco con fiocchi d’avena, da arricchire con un cucchiaino di scaglie di cioccolato fondente oppure di cocco grattugiato, cannella e qualche pezzetto di banana.

Pranzo: spaghetti al pesto di broccoli e frittata con verdure di stagione.

Cena: pizzette di cavolfiori e polpette di pesce.

Spuntini: uno yogurt con l’aggiunta di pezzi di frutta di stagione fresca oppure un frutto di stagione, una fetta di pane all’olio extravergine d’oliva con erbe aromatiche oppure con pomodoro.

Dieta mediterranea a primavera | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

In primavera ci sentiamo un po’ tutti più gonfi e stanchi. Per riconquistare leggerezza e buonumore meglio puntare su una dieta flessibile, come la dieta mediterranea piuttosto che su programmi alimentari rigidi e particolarmente restrittivi che con il tempo rischiano di essere poco sostenibili e di far recuperare i chili persi con gli interessi. «Seguire la dieta mediterranea in primavera, ad esempio, significa innanzitutto mettere in tavola menù e piatti capaci di garantire benessere e salute e, allo stesso tempo, tanto gusto e sazietà», dice Maria Rosaria Baldi, biologa nutrizionista. «La classica pasta al ragù, che spesso è esclusa dalle altre diete, se cotta al dente, preparata con carne magra e altri ingredienti di qualità e abbinata a una semplice insalata di verdure di stagione, permette di portare in tavola un pasto capace di ricaricare le pile e allo stesso tempo stimolare l’organismo a funzionare al meglio, senza rinunciare al piacere della buona tavola», dice l’esperta, che qui spiega perché la dieta mediterranea a primavera è un’ottima scelta.

Cibi vegetali per liberarsi dalle tossine 

Alimenti immancabili nei menù di primavera ispirati alla dieta mediterranea sono i cibi di origine vegetale, in particolare verdura e frutta. «I vegetali di stagione sono ottimi alleati per facilitare lo smaltimento di tossine e scorie accumulate nel corso dell’inverno e controllare il peso», dice la nutrizionista Maria Rosaria Baldi. «Per questo a tavola occorre fare spazio a ortaggi come carciofi, cavolfiori, asparagi, ricchissimi di antiossidanti e fibre sazianti, utili per il funzionamento del fegato, dello stomaco e dell’intestino e ma anche per contrastare i picchi di glicemia.  Contengono poi elevate quantità di folati. Questi composti sono preziosi per il metabolismo degli acidi grassi e il funzionamento del sistema nervoso» dice l’esperta. «Insieme ai frutti di stagione, contribuiscono a mantenere in equilibrio il microbiota intestinale, fondamentale per aumentare le capacità del sistema immunitario di difendersi dalle classiche allergie ai pollini. In più, i vegetali sono i cibi che assicurano maggiori quantità di acqua, che favorisce il drenaggio di liquidi e, indirettamente, la perdita di peso, regalando un aspetto più sano e in forma».

Cereali e pesce per dormire meglio 

«La sonnolenza diurna così come gli sbalzi d’umore, tra cui l’irritabilità, sono malesseri dovuti in questo periodo principalmente alle difficoltà che l’orologio biologico ha ad adattarsi all’aumento delle ore in cui c’è luce. Dunque, mai come in questo periodo dell’anno l’organismo ha bisogno di assicurarsi menù in cui non siano esclusi cibi che sono fonte di aminoacidi essenziali, utili per produrre ormoni come la serotonina, tra questi i cereali, meglio se integrali, le fave, i piselli e in generale i legumi, soprattutto secchi. «Questi cibi insieme al pesce, ma anche alla carne e ai suoi derivati, sono ottime fonti di vitamine del complesso B, che hanno un’azione energizzante per i muscoli e il cervello». Le uova ad esempio contribuiscono anche ad aumentare i livelli di vitamina D. «Quest’ultima innalza i livelli di serotonina e melatonina e favorisce un umore più stabile e un sonno più riposante. Insieme al pesce, le uova sono inoltre buone fonti di acidi grassi essenziali, zinco, selenio e di tante altre sostanze che sono di supporto al sistema nervoso».

Un menù tipo 

Appena svegli: due bicchieri di acqua.

Colazione: tè verde, pane tostato integrale con ricotta, pera e qualche noce.

Spuntino: estratto di frutta fresca di stagione (pere, mele, fragole, frutti di bosco, nespole) e qualche mandorla.

Pranzo: pennette integrali al ragù, carciofi crudi conditi con olio extravergine d’oliva e succo di limone.

Merenda: un frutto fresco di stagione.

Cena: frittata agli asparagi e insalata di radicchio, condita con olio  extravergine d’oliva, pane integrale.

 

Il Cilento a Milano, nuova apertura

La Cucina Italiana

Finalmente il momento è arrivato: ad aprile aprirà Modus, che porterà per la prima volta a Milano il Cilento più autentico. E a farlo non poteva che essere lui, il panificatore e pizzaiolo cilentano per eccellenza, Paolo De Simone, già creatore e ideatore delle pizzerie Da Zero, ormai sul podio delle migliori in città. 

Ma questa volta le cose sono un po’ cambiate: nel nuovo locale di Paolo, infatti, convergerà sì tutta la parte più genuina di una terra come il Cilento, patria della Dieta Mediterranea, ma in una veste tutta nuova ed elegante.  

Il Cilento, patria della Dieta Mediterranea

Nel 2010 il Cilento è diventato Patrimonio Unesco per la Dieta Mediterranea, in quanto luogo ricco di storia e leggende, natura e sapori antichi. Insomma, un vero e proprio modello paradigmatico di biodiversità ambientale e culturale. Non a caso, il Cilento è stata anche la prima area italiana protetta e, per il suo valore naturalistico e antropico, già l’Unesco lo inserì nella prestigiosa rete delle riserve della biosfera, nella rete europea dei geoparchi e tra i siti Patrimonio mondiale dell’umanità. Molti gli studiosi che in Cilento hanno riconosciuto la salubrità e l’alto valore culturale delle pratiche locali, in primis Ancel Keys, medico nutrizionista americano che per anni visse qui, riconoscendo nello stile di vita cilentano qualcosa di unico e speciale, ma soprattutto sostenibile, forse ancor prima che questa parole esistesse.

Infatti, la tanto citata dieta mediterranea non è riducibile a un mero piatto di spaghetti al pomodoro o banalmente a ciò che mangiamo, ma riguarda proprio il come lo mangiamo: dieta deriva dal greco dìaita che significa proprio stile di vita e si rifà proprio a quello cilentano che colpì il medico americano. Nello stile di vita dei cilentani, infatti, oltre alla coltivazione dei propri terreni e al consumo dei propri prodotti, c’è un’attenzione quasi inconscia alla qualità del tempo con cui si trascorrono pranzi e cene: sono momenti conviviali di dialetto e piaceri salutari, di musica e distensione, dove l’ospitalità è di casa, dove la stagionalità è una forma di vita scontata e dove ci si scambia prodotti prima di comprarli. E poi, tutti a tavola non per mangiare, ma per mangiare insieme. Ed è proprio questa attenzione alla convivialità e alla materia prima, da sempre fondamentale per Paolo, quella che troverete da Modus. 

Chi è Paolo De Simone 

Paolo nasce il 26 aprile del 1980 a Vallo della Lucania, in Cilento. Fin da piccolo cresce a contatto con la terra e si abitua a lavorare sia in campagna che in cucina. «Per questo conosco bene le materie prime, da come si coltivano a come si cucinano». 

Paolo De Simone

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