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Frittelle senza lievitazione: la ricetta più veloce

La Cucina Italiana

Frittelle senza lievitazione.

Manuel Milan

Come realizzare frittelle tutte uguali

Questa è un’impresa praticamente impossibile perché il composto è abbastanza liquido e va versato nell’olio un cucchiaino alla volta.
Quello che potete fare è cercare di utilizzare il cucchiaino come dosatore per regolarvi con la quantità di pastella.

Poi, versate il composto tenendo il cucchiaino abbastanza vicino all’olio, senza immergerlo. In questo modo le frittelle assumeranno una forma sferica perché la pastella non colerà ma cuocerà immediatamente e uniformemente.

Frittelline dolci.

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Non chiamatele castagnole

Potrebbero sembrare castagnole, ma in realtà queste frittelle sono molto più morbide e spugnose.
Sembrano a tutti gli effetti delle frittelle di impasto lievitato, ma si preparano davvero in pochissimi minuti.
Potete farcirle, una volta pronte e ancora calde, con la crema pasticcera o la marmellata.
Basta utilizzare una punta di sac à poche molto sottile e spingere all’interno il ripieno.
Tra i vari tipi di marmellata di agrumi io vi consiglio quella di arancia, oppure una confettura all’albicocca o ai frutti rossi.

Ricetta Chiacchiere di Carnevale ricetta originale

Ricetta Chiacchiere di Carnevale ricetta originale

Step 1

Versate la farina sulla spianatoia formando la classica fontana; ponete al centro della fontana i tuorli e lo zucchero a velo e cominciate ad amalgamare con le dita. Aggiungete poi il burro fuso, il vino bianco e la grappa.

Step 2

Grattugiate la scorza di mezzo limone direttamente al centro della fontana, in modo da profumare l’impasto, poi unite mezzo cucchiaino di sale, il latte e iniziate a mescolare tutti gli ingredienti.

Step 3

Incorporate a mano a mano tutta la farina sulla spianatoia, amalgamandola al resto degli ingredienti.

Step 4

Lavorate con le mani per circa 10 minuti, finché l’impasto non sarà diventato liscio e omogeneo; copritelo con la pellicola e fatelo riposare in frigorifero per 2 ore.

Step 5

Staccate poi una parte di pasta, tenendo la rimanente nella pellicola in modo da non farla seccare; infarinatela, stendetela con le dita, poi tiratela nella macchina per la pasta o con un matterello. Se usate la macchina, iniziate regolandola sullo spessore maggiore, ripiegate poi la pasta per un paio di volte e procedete allo spessore immediatamente inferiore, e così via, fino a ottenere sfoglie spesse 1 mm.

Step 6

Accomodate le sfoglie su un piano infarinato. Rifilate i bordi con un tagliapasta dentellato, poi tagliatele in tanti rettangoli (i nostri sono di 6×9 cm). Fate un taglietto verticale di 3 cm al centro di ogni rettangolo, senza mai arrivare al bordo.

Step 7

Scaldate abbondante olio in una capiente casseruola; prima di iniziare la cottura fate la prova con un pezzetto di pasta: appena comincia a friggere, l’olio è pronto. Se invece avete il termometro a sonda, cominciate a friggere quando l’olio avrà raggiunto 160 °C.

Step 8

Friggete tutti i rettangoli nell’olio bollente finché non saranno dorati: saranno necessari circa 30 secondi per ciascun lato. È importante friggere poche chiacchiere alla volta per ottenere un risultato perfetto e croccante.

Step 9

Scolate le chiacchiere su carta da cucina, aspettate che si raffreddino leggermente e infine cospargetele di zucchero a velo.

Servitele così, nella loro versione classica, oppure accompagnatele a del cioccolato fondente: basterà scioglierlo a bagnomaria, cospargerlo con un cucchiaio sulle chiacchiere e lasciar raffreddare, finché non si indurirà.

Ernst Knam e Alessandra Mion: «Il nostro (perenne) san Valentino»

Ernst Knam e Alessandra Mion: «Il nostro (perenne) san Valentino»

Ci regala una ricetta di san Valentino da fare a casa?
«Eccone una semplicissima: prendete 150 g di cioccolato fondente e fateli sciogliere a bagnomaria. Unite 300 g di panna fresca e montatela a metà: unitela con una frusta alla cioccolata e ricavatene una mousse molto ariosa. Prendete dei bicchieri a tumbler e, se volete, fate una base di biscotto sbriciolato, poggiate dei lamponi spaccati a metà. Aggiungete la mousse, i lamponi e la cioccolata: finite con un ciuffo di panna».

Alessandra: «fiori e millefoglie per sedurmi»

Il giorno più romantico di sempre?
«In realtà lui è sempre molto romantico. Ricordo in particolare una festa di compleanno: mi portò a un aperitivo, mi fece salire in macchina bendata e mi portò da Filippo Lamantia, nel suo ristorante, dove mi aspettavano una cinquantina di amici vestiti da chef! La prima cena romantica? Da Claudio Sadler, a Milano, sui Navigli: c’è una saletta solo per due. Fu pazzesco».

Che dessert gli dedica?
«Una torta al cioccolato: la sua più iconica, la mousse al cioccolato, con base crumble, per mettere sempre una nota croccante nel nostro amore».

Il segreto di un amore così?
«La generosità. Di Ernst amo poi il suo essere paterno con tutti. È un papà anche con i suoi collaboratori».

Fuga romantica: dove?
«Nella mia adorata Venezia, dove sono cresciuta. Oppure a Parigi. La prima volta siamo stati insieme per un concorso, lui concorreva per un premio internazionale di pasticceria: è un posto magico, sempre stimolante».

La coppia a Venezia, tra le loro mete romantiche

Come la prende per la gola Ernst?
«Con una mousse al mango e frutto della passione, che mi fece assaggiare già al nostro primo incontro, il celebre appuntamento al buio organizzato, a nostra insaputa, da cari amici per farci conoscere. E poi con la sua favolosa millefoglie con Chantilly. Me la porta direttamente dal laboratorio, che è dietro casa: una favola».

Per san Valentino: fiori o dessert?
«Ernst mi regala anche quelli (ride, ndr), sono una donna fortunata! Suo padre era un bravissimo fioraio, lui adora i fiori e me ne regala molti».

Per questo san Valentino che cosa ha pensato?
«Al nuovo colore dell’amore, il Viva Magenta, il colore moda di quest’anno. Una nuance che amo molto e ho pensato soprattutto per al pubblico femminile».

Ci regala una ricetta per la festa degli innamorati?
«Ecco la ricetta della torta che mi ha dedicato mio marito: una frolla deliziosa da rifare anche a casa. Mi rappresenta appieno e l’ho trovata un grande gesto di romanticismo. Un gesto degno di Ernst: pensato in ogni dettaglio»

La ricetta della torta «Alessandra»

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