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Cosa mangiare per tornare in forma dopo l’influenza

Quali sono i cibi che aiutano a recuperare le forze e a stare meglio dopo febbre, raffreddore, tosse e altri malanni di stagione? Ecco quelli più indicati secondo l’esperto

Ossa rotte, muscoli doloranti, senso di spossatezza, intestino sotto sopra. Capita un po’ a tutti dopo aver avuto l’influenza di sentirsi debilitati e privi di energia. Per recuperare le forze e stare meglio l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Vitamine, minerali, antiossidanti e altre preziose sostanze di cui sono ottime fonti alcuni alimenti possono essere d’aiuto per contrastare i postumi influenzali. Vediamo insieme alla nutrizionista Valentina Schirò, specializzata in scienza dell’alimentazione, dove trovarli e perché conviene portarli in tavola.

Cosa mangiare per prevenire l’influenza

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Per contrastare il senso di spossatezza

L’influenza vi ha messo a tappeto? Per combattere la stanchezza e favorire il recupero non fatevi mancare la vitamina C. «Ne sono buone fonti i kiwi, gli agrumi e un po’ tutta la frutta e la verdura di stagione. Oltre a difendere in via preventiva dall’attacco di virus e batteri, responsabili di raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, questa sostanza aiuta a rafforzare il sistema immunitario indebolito dall’influenza. A tavola spazio, poi, alle vitamine del gruppo B che aiutano a ricavare energia e recuperare le forze e ai minerali, tra cui potassio, magnesio, rame, ferro che contrastano il senso di spossatezza e di affaticamento, tipici del periodo successivo all’influenza» spiega la nutrizionista.

Per eliminare le tossine e combattere l’indolenzimento

Per recuperare le forze e stare meglio dopo l’influenza nei menù quotidiani non devono mancare le fibre. «Oltre a favorire la regolarità dell’intestino, aiutano a liberarsi dalle sostanze di scarto accumulate in seguito all’uso di farmaci. Sì, anche agli alimenti che sono fonte di antiossidanti, preziosi  per le vie aeree per sconfiggere il raffreddore e per combattere grazie alla loro azione antinfiammatoria i dolore di muscoli e ossa» suggerisce l’esperta.

Per evitare ricadute

Per stare meglio ed evitare la ricomparsa di febbre, raffreddori e altri malanni di stagione è indispensabile prendersi cura dell’intestino, dove si trovano la maggior parte delle cellule immunitarie. In che modo? «Portando a tavola cibi ricchi di probiotici, batteri buoni che favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale, essenziale per mantenersi in salute come yogurt, kefir, crauti, miso e quelli che contengono prebiotici, fibre come l’inulina che nutrono i microrganismi benefici, tra cui le banane, le cicorie, la rucola, i cereali, le cipolle» suggerisce la nutrizionista Valentina Schirò.

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Ricetta e consigli per preparare il brasato al Barolo

Una carne morbida e succulenta, un sugo ricco di sapore e di aromi: sono queste le caratteristiche del brasato al Barolo, un piatto tipico della cucina piemontese. Ecco come prepararlo al meglio

Il brasato al Barolo è uno dei piatti cult della tradizione italiana, più precisamente della cucina piemontese, dato che si utilizza per cuocere la carne un vino tipico di queste zone, il Barolo, appunto, fatto con uve Nebbiolo. La particolarità di questo piatto è la tenerezza della carne, che viene sigillata in modo che i suoi succhi rimangano all’interno prima di essere cotta a lungo in una marinatura fatta di un vino eccellente e di verdure come sedano, carote e cipolle. Il risultato è un piatto ricco di sapori e gustosissimo, da accompagnare con una bottiglia di Barolo ovviamente.

Succulent pot roast
Roast beef smothered in mushroom gravy with mashed potatoes

Brasare, un passaggio importantissimo

Uno degli errori che più spesso si commettono nel cucinare questo piatto è mettere sul fuoco la carne con le verdure e il vino, senza che prima si sia fatta rosolare. Questo passaggio, fondamentale, serve per racchiudere all’interno del pezzo di manzo i succhi che mantengono la carne tenera e morbida, nonostante la lunga cottura. In questo modo la carne si scioglierà quasi in bocca, senza perdere gusto e sapore.

La marinatura per arricchire il gusto

Un altro passaggio fondamentale è la lunga marinatura della carne nel vino, verdure e spezie. Dodici ore sono il tempo necessario perché gli aromi di verdure e vino, oltre alle spezie, arricchiscano il gusto della carne. La marinatura non va poi gettata ma utilizzata per cuocere il brasato.

Quale carne scegliere per il brasato

Per il brasato occorre scegliere un pezzo di carne ricavato dal muscolo di spalla o coscia, perché questi tagli contengono la giusta quantità di grasso e di nervature, fondamentali perché la carne in cottura si mantenga morbida e tenera. Noce, pesce o cappello da prete sono in genere i tagli che vengono utilizzati per il brasato.

La ricetta del Brasato al Barolo

Ingredienti
1,2 kg di carne di manzo taglio cappello da prete, 1 gambo di sedano, 3 carote, 1 cipolla, 1 fesa di aglio, 1 bottiglia di Barolo, 2 chiodi di garofano, cannella, sale, pepe, olio extravergine di oliva.

Procedimento
In una ciotola capiente mettete a marinare la carne con le verdure tagliate a pezzetti, il vino e le spezie. Lasciate riposare per 12 ore in un luogo fresco. Trascorso questo tempo, togliete la carne e asciugatela con della carta assorbente e poi fatela rosolare a fuoco alto per circa 10 minuti in una casseruola ampia con un filo di olio. Rigirate su ogni lato la carne, in modo che si sigilli per bene. Aggiungete poi la marinatura e fate cuocere per 3 ore, questa volta a fuoco dolce, con un coperchio. Una volta cotto, prelevate il brasato dal sugo, togliete spezie e aromi e frullate con un mixer le verdure. Lasciate raffreddare la carne e poi affettatela e servitela con il sugo al Barolo tenuto in caldo.

BUDINO alla VANIGLIA e CASTAGNE







A <a href="https://cotto-e-mangiato.info/tag/tutta">TUTTA</a> CUCINA: BUDINO alla VANIGLIA e CASTAGNE






BUDINO alla VANIGLIA e CASTAGNE

Ingredienti: 450ml latte, 50ml panna liquida fresca, 150g zucchero, 50g farina OO, 1 uovo, 1 bacca di vaniglia, 80g crema di marroni (la mia, leggi qui), 8 castagne lesse sbucciate e sbriciolate grossolanamente (le mie, leggi qui), topping al caramello

Portare a bollore il latte con la panna, spegnere il fuoco e unirvi la bacca di vaniglia tagliata per lungo; coprire e lasciare riposare per 3 ore, poi togliere la bacca di vaniglia. In un pentolino dai bordi alti sbattere l’uovo a crema con lo zucchero, unirvi la farina setacciata e diluire poco alla volta con il latte aromatizzato Portare a bollore mescolando, abbassare la fiamma al minimo e cuocere 3 minuti. In 4 coppette suddividere al centro la crema di marroni, colarvi sopra la crema calda e lasciare raffreddare raffreddare a temperatura ambiente. Cospargere le castagne, colarvi sopra a filo il topping e riporre il budino in frigor fino al momento di servirlo in tavola.

 

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