Tag: dolci facili e veloci

» Crostata alla frutta secca

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Preparate la frolla: mettete gli ingredienti in una ciotola e impastate rapidamente, quindi avvolgete con pellicola trasparente e lasciate in frigo per almeno 30 minuti.

Preparate la farcia: mettete la ricotta, la farina di mandorle, il tuorlo, lo zucchero, il rum e la buccia di limone grattugiata in una ciotola e lavorate bene con le fruste, fino ad ottenere una crema ben omogenea.

Riprendete la frolla, stendetela sul piano leggermente infarinato fino a creare una sfoglia di circa 5 mm, quindi trasferitela sullo stampo imburrato e infarinato, foderate bene e rifilate i bordi.
Bucherellate il fondo co i rebbi di una forchetta, quindi versateci dentro la crema, livellando bene la superficie.

Cuocete per circa 30 minuti a 180°C, in forno ventilato già caldo, quindi sfornate e lasciate raffreddare.
Preparate la copertura: lasciate la colla di pesce in ammollo in acqua fredda per almeno 10 minuti, quindi portate l’acqua a bollore e scioglieteci dentro la colla di pesce strizzata e il miele.
Decorate la crostata con la frutta secca disposta in cerchi concentrici, quindi usate la copertura come gelatina di copertura, versandola su tutta la superficie.

La crostata alla frutta secca è pronta: fate solidificare la gelatina prima di servirla.

Scheletri, mostri, zucche e… Sangue di Giuda

Scheletri, mostri, zucche e... Sangue di Giuda

Una delle feste americane più divertenti ha origini nell’Irlanda cattolica e si rifà a una tradizione celtica, quando a fine ottobre si celebrava la fine dell’estate e i raccolti ottenuti. I colori simbolo della festa sono l’arancione, che richiama la mietitura e la fine dell’estate, e il nero, cioè il buio dell’inverno. Il 31 ottobre, giorno di Halloween (la parola deriva probabilmente da All Hallows Eve, ovvero la notte di Ognissanti) per i Celti era un giorno magico: rappresentava non solo la transizione tra due stagioni, ma anche un momento in cui erano annullate le barriere tra i vivi e i morti e gli spiriti potevano tornare sulla terra. Per sfuggirli, gli abitanti dei villaggi si mascheravano in modo spaventoso.

La festa oggi ha preso piede anche in Italia dove orde di bambini, travestiti da streghe, scheletri e mostri, suonano alle porte gridando “dolcetto o scherzetto” e ricevono caramelle, biscotti e cioccolata. Spesso i bambini sono accompagnati da un genitore che vigila a distanza: non sarebbe una cattiva idea fare un regalino anche al paziente custode, tanto più che in Italia c’è il vino perfetto per l’occasione.

Il rosso di Halloween

Uno dei vini più tipici dell’Oltrepò Pavese, grande regione vinicola a sud di Milano, è il Sangue di Giuda, un nome perfetto per candidarlo a pozione ideale di Halloween. L’origine di un nome così curioso si deve in parte al suo colore rosso rubino e in parte a una leggenda. Pare che Giuda, dopo la morte, si fosse molto pentito di avere tradito Gesù che lo avrebbe fatto resuscitare, imponendogli di compiere un’azione tanto buona da meritare il suo perdono. Giuda sarebbe ricomparso sulla terra a Broni, un piccolo paese dell’Oltrepo, dove un’epidemia aveva colpito gravemente la viticoltura locale. Il saggio del paese aveva predetto che solo un sacrificio di sangue avrebbe salvato le viti e Giuda decise di offrirsi come vittima. Quando il capo del villaggio stava per levare il coltello contro Giuda fu trattenuto da una forza oscura e non riuscì a portare a termine il sacrificio. Ma le vigne, di colpo, tornarono rigogliose e cariche di frutti. Gli abitanti di Broni, per ringraziare Giuda, gli dedicarono il nome del vino rosso dolce che producevano.

Il Sangue di Giuda è a base dei vitigni locali croatina, barbera, uva rara e vespolina. Ha un colore rosso rubino carico con riflessi violacei e un profumo intenso e fragrante di frutta fresca e spezie; all’assaggio è dolce, di buon corpo e buona persistenza. Provatelo con i dolci al cioccolato, ma anche con i biscotti di Halloween.

Quali assaggiare

Oltrepo Pavese Sangue di Giuda Fior del vento Andrea Picchioni

Oltrepo Pavese Sangue di Giuda Acqua calda Quaquarini

Oltrepo Pavese Sangue di Giuda Siliquastro Mon Carul

Oltrepo Pavese Sangue di Giuda Costiolo Conte Vistarino

Ricetta Coppa di maiale al forno con mele, albicocche secche e anacardi

Ricetta Coppa di maiale al forno con mele, albicocche secche e anacardi
  • 1 Kg coppa di maiale fresca
  • 60 g albicocche disidratate
  • 2 pz mele Golden
  • 1 pz cipolla
  • rosmarino
  • limone
  • anacardi
  • paprica
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva

Per la ricetta della coppa di maiale al forno con mele, albicocche secche e anacardi, condite la carne con abbondante paprica, una presa di sale, una macinata di pepe e un paio di cucchiai di olio; massaggiatela per fare penetrare gli aromi.
Tagliate una cipolla a fette spesse 1 cm e con esse coprite il fondo di una pirofila; aggiungete qualche rametto di rosmarino e adagiatevi la coppa. Avvolgete la pirofila con un foglio di alluminio e infornatela a 170 °C per 1 ora e 50 minuti; alzate quindi a 220 °C, eliminate l’alluminio e cuocete a carne ancora per 5 minuti.
Tagliate le mele in 12 spicchi tenendo la buccia; conditele con il succo di 1/2 limone e un pizzico di sale, rosolatele in padella con una noce di burro per 5 minuti; spegnete e unite le albicocche, spezzettate, e 25 g di anacardi. Sfornate la coppa, mescolate le cipolle con mele, albicocche e anacardi e insaporite tutto insieme in padella per un paio di minuti. Servite la coppa accompagnandola con il contorno di mele.

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