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» Graffe salate – Ricetta Graffe salate di Misya

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Innanzitutto lavate le patate, mettetele in una pentola con acqua fredda, portate a bollore e fatele cuocere per circa 30minuti o finché non risulteranno morbide, quindi scolatele, pelatele e passatele nello schiacciapatate.

Mettete in una ciotola la farina, create un buco al centro e metteteci acqua, lievito, patate, ricotta, uova, grana e un pizzico di sale.
Impastate bene, fino a far incordare l’impasto.

Coprite la ciotola con pellicola per alimenti e lasciate lievitare per almeno 2 ore o fino al raddoppio in un posto caldo.

Riprendete il panetto, dividetelo in circa 10-15 pezzi uguali (dipende dalla dimensione che preferite), sagomate ogni pezzo in un cordoncino e poi chiudeteli a formare delle ciambelle o delle forme di L corsive, sigillando i bordi tra loro.

Friggete le ciambelle in olio già caldo, poche per volta, girandole per farle dorare in maniera uniforme.
Una volta pronte, scolatele con una schiumarola, fatele asciugare brevemente su carta da cucina e passatele nel grana per decorarle, insaporirle ancora di più e renderle più simili alle graffe dolci.

servitele ben calde con salumi e formaggi.
Le graffe salate sono pronte, servitele subito.

Ricerche frequenti:

Zeppole (o graffe) a tutte le ore del giorno: ricetta

Zeppole (o graffe) a tutte le ore del giorno: ricetta

Una delizia a forma di ciambella: ecco a voi le zeppole dolci napoletane, meglio conosciute come graffe. Da gustare appena fritte.

Le zeppole si mangiano a colazione, per merenda, ma anche e soprattutto di notte, dopo una serata passata fuori con gli amici (o almeno quelli più golosi e tentatori). Da non confondersi con quelle di San Giuseppe, che si mangiano principalmente in occasione della festa del papà, queste zeppole si mangiano tutto l’anno e a tutte le ore.

Nelle varie zone della Campania le troverete con nomi diversi: mentre a Napoli sono diffuse con il nome di graffe, chi è di Salerno e provincia (come me) le conosce principalmente come zeppole. In ogni caso, potrete trovarle quando e come vorrete: bar, pasticcerie o addirittura apposite zeppolerie assicurano fino a tarda serata l’immancabile spuntino. Un sofficissimo dolce a forma di ciambella, fritto al momento, ricoperto di zucchero ed eventualmente ripieno con creme di ogni tipo: nocciola, cioccolato bianco, cioccolato fondente, doppio cioccolato, limone, pistacchio… Un rito sociale importante quanto il caffè post cena di mezzanotte: non si torna a casa prima di aver mangiato una zeppola o un cornetto.

Una lunga lievitazione in un luogo che possa garantire una temperatura costante è fondamentale per ottenere un risultato davvero soffice. Per questo, le zeppole / graffe di dimensioni più grandi che si trovano nelle pasticcerie e nei bar non vengono mai replicate a casa, dove tradizionalmente se ne prepara invece una variante. Oltre alla dimensione ridotta, la differenza sta negli ingredienti: la variante casalinga prevede anche l’utilizzo delle patate.

Qui sotto, la ricetta delle irresistibili graffe napoletane o zeppoline dolci, da mangiare appena fritte!

Zeppole o graffe napoletane
Zeppole o graffe napoletane

La ricetta tradizionale delle zeppole o graffe napoletane

Ingredienti

500 g Farina 00
250 g Patate
70 g Latte
50 g Zucchero
50 g Burro
25 g Lievito di birra
3 Uova
Scorza di un limone
Olio per friggere
Sale

Procedimento

Lessate le patate già pelate e schiacciatele, aiutandovi con una forchetta. Sciogliete il lievito nel latte a temperatura ambiente.

Sbattete le uova con lo zucchero, il burro morbido, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Aggiungete al composto il latte con il lievito e mescolate con una frusta. Unite le patate schiacciate e la farina, mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo. Coprite l’impasto con un panno e fate riposare per 30 minuti.

Formate le graffe creando cilindri di 2-3 cm di spessore e richiudeteli per creare la classica forma a ciambella. Adagiate le graffe su una teglia con carta da forno precedentemente cosparsa con un po’ di farina, in modo che non si attacchino. Coprite con un panno e fate riposare per circa 2 ore.

Friggete poche zeppole alla volta, in una padella ampia con abbondante olio: basteranno un paio minuti per lato, finché non saranno dorate. Ricordate che è importante cambiare spesso l’olio della frittura e che le zeppole non sprofondino sul fondo della padella, ma restino a galla.

Fate asciugare sulla carta da cucina, tuffatele nello zucchero semolato (o a velo), ricoprendole totalmente, e servitele subito. Un’idea? Potete unire allo zucchero un po’ di cannella per aromatizzare!

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