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Granchio blu: Gino Sorbillo lo ha messo sulla pizza (a 20 euro)

La Cucina Italiana

«Si parla tanto di questa specie aliena che mette a rischio mari e pescatori, perché non provarla? Anche così si può alleggerire il clima allarmante che si è creato. Io ero molto curioso, e dopo averlo assaggiato posso dirlo: secondo me il granchio blu ha un sapore migliore rispetto a quello normale», ci ha detto Sorbillo.

Le reazioni alla pizza al granchio blu

I commenti degli utenti si sono divisi, tra apocalittici che hanno scritto che Sorbillo ha esagerato nel volersi mettere in mostra e che «questa cosa del granchio blu sta sfuggendo di mano», e integrati che ne hanno riso e hanno ironizzato. «Falla con le zanzare, siamo pieni», ha scritto qualcuno, e qualcun altro ha postato la foto di una “profezia” di una pagina satirica dedicata alla Circumvesuviana, che già a inizio agosto aveva “predetto” che Sorbillo avrebbe messo il granchio blu sulla pizza.

Immagine Circumvesuviana, guida alle soppressioni e altri misteri irrisolti

«Ci sono abituato, io le guardo queste foto, ci rido su, ci metto il like, mi diverto. Chi mi conosce sa che sono un provocatore, che mi piace osare. Quando ho cominciato a fare il pizzaiolo, trent’anni fa, le vecchie generazioni mi guardavano come un marziano. Io ho perseverato, resto così, e sono fiero del mio percorso», prosegue Sorbillo, annunciando che tra qualche giorno metterà la pizza al granchio blu anche in menù.

Quanto costa la pizza al granchio blu di Gino Sorbillo

La ricetta definitiva sarà fiordilatte, pesto di basilico, zeste di limone di Amalfi IGP, pepe nero e e granchio blu. Il prezzo? «Intorno ai 20 euro», annuncia. A conti fatti, la più cara delle sue pizze. Parerà anche queste polemiche dopo essere sceso in piazza in difesa del prezzo popolare della pizza napoletana a 5 euro? «Chi vuole fare polemica la farà sempre. No, il prezzo non è popolare, ma c’è scelta: quella al granchio blu sarà solo una delle pizze di un ampio menù con prezzi popolari», conclude il pizzaiolo.

Il tiramisù al granchio blu

Dovendo fare un’ipotetica classifica delle ricette più inaspettate con il granchio blu, in cima però noi metteremmo il «Gransù», il tiramisù con il granchio blu. Un’idea di Stefano Serafini, campione del mondo di Tiramisù del 2021. Lo ha preparato in una serata speciale dal titolo “Contaminazioni Veneziane” a Valdobbiadene, e ovviamente ci ha messo anche il prosecco.

Granchio blu: cos’è e perché è pericoloso (ma molto buono!)

La Cucina Italiana

Vaga nei nostri mari dal 2008: è a questa data che risale il primo avvistamento del granchio blu. I pescatori lo hanno trovato nelle acque della Basilicata, ma poi si è spostato e ormai ha colonizzato diverse coste italiane, dalla Toscana al Veneto. Tutti, però, ne parlano ora. Il motivo è che con il decreto legge Omnibus il governo ha messo a disposizione 2,9 milioni di euro per i consorzi e le imprese specializzate, affinché lo catturino, ne contengano la diffusione, e mettano la parola «fine» – questa è la speranza – a una delle più pericolose minacce al nostro ecosistema marino.

Cos’è il granchio blu

Il «Callinectes sapidus», questo il nome scientifico del granchio blu, non appartiene al nostro ecosistema: è arrivato in Italia dall’Atlantico attraverso i cargo, ed è molto aggressivo. È considerato il «killer dei mari» perché è onnivoro: mangia vongole, cozze, crostacei, qualsiasi tipo di pesce si ritrovi a tiro, specie gli avanotti (cioè i pesci appena nati), e le uova. Rovina anche le reti dei pescatori. Un danno enorme, ambientale ed economico: Fedagripesca-Confcooperative stima che il granchio blu abbia creato un buco di 100 milioni di euro. «Il granchio blu sta mettendo a rischio la sopravvivenza di uno dei luoghi più importanti per la produzione di vongole in tutta Europa. Milioni di euro di prodotto andati in fumo, anzi, divorati da questi granchi “stranieri”», ha dichiarato riferendosi al Delta del Po Paolo Tiozzo, co-presidente dell’Alleanza delle Cooperative Pesca. Una stangata che mette in ginocchio un settore già in serie difficoltà perché i pesci  – a prescindere dal granchio blu – sono sempre meno: la domanda ormai supera l’offerta, che non può ulteriormente aumentare perché abbiamo esagerato. Lo dice la Fao, riportando che il 66% dei mari è sfruttato al massimo e il 33% è sovrasfruttato.

Quanto diventa grande il granchio blu?

Affrontare la sfida del granchio blu per questo diventa prioritario, ed è una sfida molto complessa anche perché è una specie in grado di adattarsi perfettamente all’ambiente e soccomberlo: resiste dai 3 ai 35 gradi, praticamente a ogni tipo di mare (o quasi), si adatta all’acqua dolce (tollera salinità inferiori al tre per mille) così come a quella salmastra, si riproduce molto velocemente, e molto velocemente cresce. Misura fino a a 15 cm di lunghezza e 25 cm di larghezza, arriva fino a un chilo di peso e ha delle chele e delle zampe lunghe e forti che gli consentono di catturare rapidamente le prede e altrettanto rapidamente di muoversi.

Come si cucina il granchio blu

I Paesi in cui è diffuso da tempo, sulla Costa Atlantica degli Stati Uniti, considerano il granchio blu una specie da tutelare, tanto che non si può pescare al di sotto di una determinata grandezza. Inoltre lo mangiano abitualmente, normalmente lessato e poi fatto in insalata. Se fosse questa la soluzione? Secondo Coldiretti è una via possibile, e per darne la dimostrazione ha organizzato una manifestazione a Jesolo proponendo diversi piatti preparati con il granchio blu, dall’antipasto al dolce, mostrando che è particolarmente versatile: si può usare nello stesso modo del granchio grande atlantico (il King Grab)

Quanto costa un chilo di granchio blu

In effetti il granchio blu è buono: ormai lo usano diversi chef (Chiara Pavan, chef di Venissa a Venezia ne è un esempio) e chi scrive lo ha assaggiato, in preparazioni casalinghe con gli spaghetti e le bruschette (ci sono alcuni marchi che vendono la polpa di granchio blu anche al supermercato). La differenza di gusto rispetto al granchio grande atlantico (il classico King Grab) non è notevole. Il prezzo però è inferiore: il granchio blu costa circa 10 euro al chilo, mentre il King arriva ai 15. Il punto, però, è che secondo gli esperti pescare il granchio blu per mangiarlo non basterà, perché solo gli esemplari grandi sono adatti alla cucina, mentre i piccoli non si riescono a vendere. 

Ricerche frequenti:

Ricetta Insalata di granchio, cetriolo e friggitelli

Ricetta Insalata di granchio, cetriolo e friggitelli

Abbinamento vino: serve un bianco con un sapore delicato che valorizzi la dolcezza della polpa di granchio. A noi è piaciuto l’abbinamento con il Friuli Pinot Bianco Alma 2019 di Le Monde, con note di pesca e un gusto avvolgente e fresco, con finale salino. 22 euro, lemondewine.com

Ricetta: Crescenzo Morlando, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

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