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Filiera del miele: il mondo segreto degli apicoltori italiani

La Cucina Italiana

La regista del documentario, Rosy Sinicropi, condivide il suo punto di vista sulla vita degli apicoltori: «Da quando ho cominciato a raccontare, attraverso le immagini, le storie degli apicoltori ho percepito un’umanità “invisibile”, quasi sempre dietro le quinte, ma risoluta nella sua presenza. Fin dall’inizio ho visto forza, stanchezza, resistenza, passione, anche un po’ di follia. Ho sentito storie di padri, di amori, di sconfitte, di cambiamenti, di dolori e di soddisfazioni e, inaspettatamente, nell’epilogo di questi racconti, ho trovato la “poesia”. È come se le api fossero delle compagne di viaggio che hanno permesso a chi ho incontrato di guardare sé e il mondo con una prospettiva sempre nuova».

Il documentario Voci di gente invisibile ci offre una prospettiva unica sulla vita degli apicoltori in Italia. Sono 15 video testimonianze che ci guidano attraverso ambienti diversi in diverse regioni della Penisola, dal Piemonte alla Sicilia. Queste testimonianze ci mostrano anche il lavoro dei “raccoglitori nomadi”, che seguono le fioriture per consentire alle api di produrre mieli pregiati e unici. Il documentario è un autentico reportage che racconta le sfide quotidiane che gli apicoltori affrontano mentre convivono in armonia con la natura, cercando di proteggere le api e il nostro benessere in ogni ecosistema.

Voci di gente invisibile è disponibile in versione integrale sul sito www.storiediapicoltori.it, offrendo un’opportunità unica di scoprire le vite e le storie dei “custodi della natura” che mantengono viva la tradizione apistica italiana. Questo documentario è un omaggio alla dedizione di chi ha scelto di dedicare la propria vita alle api e alla promozione di una cultura del miele sostenibile.

Cos’è CONAPI e cosa fa

CONAPI è la più grande cooperativa apistica in Europa, con circa 600 apicoltori, 100mila alveari, di cui quasi la metà sono biologici, e ben 5 miliardi di api in tutta Italia. Questa cooperativa ha una sede a Monterenzio, in provincia di Bologna, ed è un punto di riferimento per la produzione e la promozione del miele di alta qualità. CONAPI si impegna a connettere l’apicoltura con le persone attraverso iniziative innovative e culturali.

I migliori cocktail bar italiani nel mondo per il 2023 sono…

La Cucina Italiana

I migliori cocktail bar italiani? Sono moltissimi quelli che compaiono nella lista dei World’s 50 Best Bars 2023 che ogni anno incorona il gotha del bartending mondiale. Incluso il primo in assoluto, in fondo: si tratta del Sips di Barcellona aperto nel 2021 dallo spagnolo Marc Álvarez e dal comasco Simone Caporale, bartender pluripremiato, con un passato da icone della mixologist come l’Artesian di Londra che, nel suo locale della città catalana, ha portato tutta la sua eleganza e la sua creatività. E non è l’unico bartender italiano ad aver contribuito al successo di grandi bar all’estero. Altro esempio? Il leggendario Connaught Bar di Londra, al numero 5 della classifica di quest’anno (dopo il Double Chicken Please di New York, Handshake Speakeasy di Mexico City e Paradiso) è nelle mani di Agostino Perrone, Giorgio Bargiani e Maura Milia.

I migliori cocktail bar italiani della World’s 50 Best Bars

Stando al giudizio dei giudici esperti di tutto il mondo – scelti tra bartender, consulenti, giornalisti, cocktail specialist  – che votano in assoluto anonimato per compilare la World’s Best Bars, il primo cocktail bar completamente italiano è al posto 21 della classifica: si tratta del Drink Kong di Roma, bar concettuale con luci soffuse, atmosfera elegante con neon che raccontano il mondo dei manga giapponesi, cocktail minimalisti nell’aspetto quanto eclettici all’assaggio. Romano anche un altro indirizzo italiano in lista, Freni e Frizioni di Roma (posto 33): culto di Trastevere, più semplice nell’approccio e nell’atmosfera e altrettanto ricercato per la proposta di drink. Così come il 1930 di Milano (posto 42): speakeasy del gruppo Farmily Group di Flavio Angiolillo, che è un’altra presenza fissa nei World’s 50 Best Bars, da ben cinque anni. Secret bar ispirato all’era del proibizionismo, il 1930 è un ritrovo ricercato dove assaggiare cocktail d’avanguardia: la nuova una drink list si chiama “Europa” ed è ispirata alla nascita della stampa. 

i piatti regionali preferiti dagli italiani | La Cucina Italiana

i piatti regionali preferiti dagli italiani
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Come avete mangiato? Siamo sinceri: la domanda ricorrente dopo un matrimonio riguarda il pranzo di nozze. Sì, certo, c’è anche l’abito della sposa, ma nella memoria resta sempre impresso il menù: cosa si mangia, come e in che atmosfera. Del resto, deve essere all’altezza dell’occasione speciale, la festa si fa a tavola e intorno alla tavola, ballando dopo la torta e per il brindisi. Che festa sarebbe se il cibo (e il vino) fosse di scarsa qualità?

Il pranzo di nozze è una cosa seria

Per chi avessi ancora dei dubbi, parlano i numeri: Il Libro Bianco del Matrimonio, pubblicato da Matrimonio.com in collaborazione con Google ed Esade, dice che la qualità del cibo è decisiva nella scelta del posto in cui si decide di festeggiare. Dice anche che, proprio per questo, nel 13% dei casi c’è persino chi scarta ristoranti, resort e catering.

Cosa mangiare a un matrimonio?

Gourmet, contemporaneo, o tradizionale? Carne, pesce o veg? Cosa desiderano le coppie italiane per il grande giorno? Il portale specializzato Matrimonio.com ha provato a capirlo lanciando un sondaggio alla sua community, scoprendo che il 46% propende per la carne, il 35% per il pesce, e l’1% per un menù vegetariano o vegano. Il 16% che resta, infine, fa un menù misto. Costanti: alternative per intolleranti e allergici e un menù specifico per i bimbi.

I piatti tradizionali per il grande giorno

La parte più curiosa e interessante del sondaggio riguarda però i piatti regionali: gourmet o non gourmet, in un pranzo di nozze non devono mancare. Ancor più interessante la tipologia dei piatti della tradizione, che la dice lunga sulle preferenze di sposi (e invitati) di ogni angolo d’Italia. Eccone alcuni tra i più curiosi:

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