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» Biscotti Rudolph – Ricetta Biscotti Rudolph di Misya

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Innanzitutto preparate la frolla: mettete tutti gli ingredienti in una ciotola (con il burro freddo di frigo a tocchetti) e lavorate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo, che farete riposare in frigo, coperto da pellicola, per almeno 30 minuti.

Riprendete il panetto, stendetelo in una sfoglia alta circa 0,5 cm e ritagliatela con le vostre formine (io ho fatto cerchi, rettangoli, renne e teste di renna).

Man mano che sono pronti, disponeteli sulla teglia rivestita di carta forno, quindi cuocete per circa 10 minuti (o fino a doratura) a 180°C, in forno ventilato già caldo.
Una volta cotti, fateli raffreddare completamente.

A questo punto potete procedere con la decorazione: per quanto riguarda me, ho decorato le renne con ghiaccia reale e mini smarties (colorando giusto occhietti e corna con il cioccolato fuso) e le teste di renna con cioccolato fuso, più un singolo smarties per il naso.

Per le formine più semplici, invece: ho creato il musino della renna, con tanto di corna, sempre con cioccolato e smarties su quelli tondi; per i biscotti rettangolari ho usato pretzel e smarties, attaccati con la ghiaccia reale, e ho creato poi gli occhietti con ghiaccia reale e cioccolato fuso.

I biscotti Rudolph sono pronti: fate solidificare i decori per qualche ora prima di servirli.

 

Panforte alle mandorle e canditi a modo mio

Panforte alle mandorle e canditi a modo mio

                                      

Ditemi che capita anche a voi di arrivare a fine periodo, che sia Natale, Pasqua, carnevale o halloween , con scatti e preparazioni a tema che ormai non hanno motivo di essere postate. Ecco, questo è uno dei tanti scatti lasciati in sospeso in attesa che la ricorrenza si ripresenti puntuale l’anno successivo.

A me il panforte piace, ma non amo che sia troppo speziato e soprattutto non amo il coriandolo, quindi questa ricetta l’ho adattata a mio gusto

Ovviamente chiedo scusa per questa mia fissa, ai toscani e ai puristi di questo dolce. 

Ingredienti per uno stampo da 18 cm di diametro

180 g di mandorle non spellate

75 g di zucchero a velo

70 g di miele di acacia

70 g di farina 00

1 cucchiaino raso da caffè di noce moscata

1 cucchiaino raso da caffè di cannella in polvere

semi di 1/2 bacca di vaniglia

zucchero a velo

Procedimento

Scaldare il forno a 150°C e tostare le mandorle per una decina di minuti.

Foderare lo stampo con carta forno.

In una padella non troppo grande sciogliere a leggero bollore (125°C al massimo) a fiamma bassissima il miele con lo zucchero, controllando che il composto non bruci. 

In una ciotola unire le mandorle alle scorzette di limoni e arance tagliati a cubetti. 

Aggiungere alla farina, i semi di vaniglia, la noce moscata e la cannella.

Sulle mandorle e canditi versare la farina e mescolare bene.

A questo punto sul composto versare lo sciroppo liquido e amalgamare tutto bene.

Trasferire il composto ottenuto nello stampo e livellarlo bene con il dorso di un cucchiaio in modo da uniformarlo.

Infornare a 170°C per 20 minuti. 

Sfornare e lasciare raffreddare prima di cospargere con zucchero a velo superficie e contorno, fino a rendere il panforte completamente bianco.

Il panforte si conserva a lungo in luogo fresco e asciutto, io lo avvolgo in carta da forno prima di riporlo in una scatola di latta.

La ricetta della veneziana, l’alternativa al panettone

La ricetta della veneziana, l'alternativa al panettone

Siete alla ricerca di un’alternativa al panettone? Questo Natale il dolce si prepara a casa: seguendo la ricetta e i consigli del pasticcere Emanuele Frigerio, realizziamo la veneziana!

Se siete alla ricerca di un’alternativa al classico panettone per Natale, preparate la veneziana: è un dolce lievitato, ricoperto di granella di zucchero e glassa alla mandorle, tipico della pasticceria milanese. L’origine è attestata intorno al XV secolo e tradizionalmente viene consumata a Natale; nel tempo ha poi iniziato ad essere realizzata con pezzature più piccole e consumata a colazione. Quest’anno preparatela direttamente a casa, seguendo la ricetta del pasticcere Emanuele Frigerio.

La ricetta della veneziana

Ingredienti per 1,8 kg di prodotto

Primo impasto
– 150 g Lievito naturale a maturazione pronta
– 100 g Zucchero
– 4 g Malto
– 175 ml Acqua
– 80 g Torlo d’uovo
– 100 g Burro
– 350 kg Farina di grano tenero 0

Secondo impasto
– 50 g Farina di grano tenero
– 5 g Sale
– 5 g Scorza di arancia
– 35 g Mandarino in pasta candita
– 1 pz Bacche di vaniglia
– 100 g Zucchero
– 80 g Tuorlo d’uovo
– 110 g Burro
– 50 ml Acqua
– 50 g Cubetti di scorze d’arancia canditi
– 50 g Cubetti di scorze di cedro canditi

Per la glassa
– 72 g Farina di mandorle
– 15 g Farina di nocciole
– 7.5 g Farina di mais bramata
– 7.5 g Semola
– 240 g Zucchero
– 60 g Albumi d’uova
– 7.5 ml Olio di semi di mais
– 9 g Burro
– 1 pz Bacche di vaniglia

Per la finitura
– 10 g Mandorle grezze
– 15 g Zucchero in granella
– 15 g Zucchero a velo

Procedimento

Per il primo impasto, impastare lo zucchero, il malto e l’acqua a una temperatura di 22 °C; formare uno sciroppo, mescolando con un frustino. Poi, aggiungere la farina e il lievito; dopo 15 minuti, a pasta formata, incorporare il burro morbido, ma non sciolto, e i tuorli. Lavorare la pasta, fino a che sarà liscia ed elastica, stando attenti che non diventi troppo lucida; l’operazione dell’impastamento non dovrebbe durare più di 25 minuti.

Mettere a lievitare la pasta, coprendola con la pellicola, in forno per 10/12 ore, fino a che non sarà triplicato il volume. Per ricreare una camera di lievitazione a casa, è sufficiente portare ad ebollizione in un pentolino dell’acqua, inserire il pentolino nel forno circa mezz’ora prima della veneziana e lasciar lievitare a forno chiuso e spento.

Per il secondo impasto, impastare, aggiungendo alla pasta lievitata il sale e gli aromi, lavorare fino a che non sarà liscia ed elastica. L’operazione d’impastamento durerà circa 20 minuti. Aggiungere lo zucchero con metà dei tuorli; aggiungere il burro morbido e la rimanenza dei tuorli. Impastare bene il tutto, formando una pasta setosa; accertarsi che la sua consistenza sia corretta, regolando l’impasto con 500 g d’acqua. Versare nella pasta tutta la frutta e stendere 200 g di burro fuso, prelevato precedentemente alla dose; continuare per 4/5 minuti l’impastamento, fino a distribuire la frutta uniformemente.

Dopo l’impasto, controllare molto bene la fase di riposo e accertarsi che la pasta risponda alla pressione delle dita. Preparare le pezzature, formare delle pagnotte e metterle su delle assi o teglie per fare la lievitazione breve nella camera di lievitazione. Formare ben strette le pagnotte in forme tonde e disporle negli appositi pirottini. Lasciar lievitare fino al bordo dello stampo. La lievitazione in fascia può durare dalle 6 alle 8 ore, a seconda della forza della pasta.

Per la glassa mescolare accuratamente i primi cinque ingredienti; impastare con l’albume liquido e, infine, aggiungere l’olio e il burro fuso con la polpa della vaniglia. Prima di infornare la veneziana, ricoprirla con glassa, utilizzando una sac a poche; aggiungere le mandorle, lo zucchero in granella e lo zucchero a velo. Per mantenere la forma e la fragranza della veneziana, dopo la cottura, girarla immediatamente con le apposite pinze e lasciarla stazionare in quella posizione per circa 10/12 ore prima di confezionarla.

Per la cottura
500 g – 33 minuti 180 °C valvola chiusa
kg 1 – 54 minuti 180 °C valvola chiusa
kg 1,5 – 70 minuti 170 °C valvola chiusa
kg 2 – 90 minuti 165 °C valvola chiusa

Infine, ecco qualche consiglio del pasticcere. Per evitare che la glassa si gonfi troppo, non esagerare in fase di preparazione con il livello di idratazione della pasta; aggiungere della farina di mais nella preparazione della glassa: risulterà così più croccante. Si possono preparare moltissime varianti della veneziana: è sufficiente sostituire le scorze di arancia e cedro con altri ingredienti. La nostra preferita? Perle di cioccolato e zenzero candito!

Siete curiosi di scoprire altri utili consigli in pasticceria? Vieni a La Scuola de La Cucina Italiana! Clicca qui per vedere il calendario dei corsi.

Testi di Caterina Limido

Ricerche frequenti:

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