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Pasta ’ncaciata, la ricetta di Francesca Sette

La Cucina Italiana

Si chiama “Pasta ’ncaciata” la ricetta della nostra lettrice in redazione. Non teme i grandi numeri Francesca Sette, che con la sua energia e il suo sorriso contagioso ha riempito la nostra cucina di brio. Nata a Torino da mamma messinese e papà della provincia di Cuneo, appassionata di lingue (ne parla cinque), è responsabile Relazioni esterne della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, un osservatorio-laboratorio che dal 1995 scopre e rilancia tendenze artistiche e nuovi linguaggi culturali. «Adoro cucinare, ho imparato a farlo con mia mamma, sempre considerando anche il lato estetico. Lei ha insegnato Storia dell’arte e il suo occhio allenato nota sempre tutto. E poi mi piace avere tanti amici intorno alla tavola, anche con inviti improvvisati, spesso più riusciti perché affrancati dalle formalità». Le dosi per questa ricetta lo dimostrano. Gli ingredienti, disposti con ordine, rispecchiano le due anime di Francesca: la precisione piemontese e l’esuberanza siciliana. Procede a spron battuto, la pirofila va in forno ed è chiaro che potrebbe guidare con mano imperturbabile una numerosa brigata. «Nella ricetta tutti gli ingredienti devono essere ben distinguibili nella forma e nel colore, solo con il primo boccone si fondono armonicamente. È questo il segreto». Francesca sforna, porta la pasta ’ncaciata sul set, dopo la foto la distribuisce nei piatti, poi ce li passa dicendo: «Sono felice! Ecco la con ferma che le tradizioni del cuore non si perdono mai!».

Pasta ’ncaciata alla Elena, la ricetta

Impegno: medio
Tempo: 1 ora e 20 minuti più 30 minuti di riposo

Ingredienti per 10-12 persone

  • 750 g pasta corta tipo rigatoni 
  • 700 g sugo di pomodoro 
  • 300 g piselli freschi sgranati 
  • 300 g polpa di manzo macinata 
  • 300 g caciocavallo a dadini 
  • 200 g fagiolini 
  • 4 uova sode
  • 2 melanzane 
  • 1 cipolla 
  • aglio 
  • 1 grossa mozzarella di bufala 
  • Parmigiano Reggiano Dop 
  • mollica di pane grattugiata 
  • sale – pepe – vino bianco secco – olio di arachide basilico – olio extravergine di oliva

Procedimento

  1. Affettate e rosolate la cipolla nell’extravergine per 1-2 minuti, unite la carne macinata, sfumate con 1 bicchierino di vino, fate evaporare e proseguite finché la carne non sarà cotta. Salate e pepate alla fine.
  2. Sbollentate i fagiolini, poi rosolateli con olio e 1 spicchio di aglio privato dell’anima; trasferiteli in una ciotola e nella stessa padella cuocete i piselli con olio e aglio
  3. Sbucciate in parte le melanzane, affettatele per il lungo, spolverizzatele di sale grosso e fatele riposare per almeno 30 minuti. Tamponatele e friggetele in olio di arachide bollente fino a doratura; scolatele su carta da cucina. 
  4. Tagliate le uova a fette, conservatene alcune per decorare e sbriciolate le altre. 
  5. Tagliate la mozzarella in tocchetti. 
  6. Tostate la mollica in padella senza grassi, poi mescolatela con i fagiolini in modo da ricoprirli bene.
  7. Cuocete la pasta in acqua poco salata e scolatela molto al dente; conditela prima con olio, poi «sporcatela» con poco sugo. 
  8. Ungete con extravergine una pirofila grande (oppure due) e distribuitevi qualche cucchiaio di sugo, foglie di basilico spezzettate, dadini di mozzarella e di caciocavallo, piselli, carne rosolata, fagiolini, melanzane sfilacciate per il lungo, pasta e abbondante parmigiano. Ripetete in questo ordine fino a terminare gli ingredienti.
  9. Decorate con le uova a fette e infornate a 180 °C per 20 minuti.

Il risotto alla lattuga di Nicola Ricciardi

La Cucina Italiana

Risotto alla lattuga: « Questa ricetta è un suo cavallo di battaglia? L’ha creata lei?» chiedo a Nicola Ricciardi, direttore artistico di Miart (fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano) per il triennio 2021-2023, mentre inizia a preparare gli ingredienti sul piano di lavoro.
«Ma no! È una vostra ricetta di qualche anno fa, non so dire quale». Immediatamente parte la ricerca nell’archivio storico ed eccola: ricettario, primi piatti, giugno 2014. «Tengo, in un’unica raccolta, tutte le ricette che amo di più e che cucino più spesso. Ammetto che qualche volta stacco la pagina del giornale per praticità, per questo poi non so più di che anno sia… Questo risotto, in particolare, rappresenta bene anche il mondo dell’arte in cui lavoro, un mondo dove è normale abbinare cose di ambiti diversi e apparentemente non contigui, che però si esaltano reciprocamente in un connubio perfetto. Qualche esempio culinario? Risotto e lattuga, anatra e arancia. Suonano strani, ma so per certo che sono piatti di successo». 
«Lei cucina anche l’anatra all’arancia?», domando subito. 
«No, per carità, quella ricetta è appannaggio assoluto di mio papà. Ciascuno ha i suoi pezzi forti. Così come forse ne avrà anche mio figlio Edoardo, con il quale mi piace cucinare e sperimentare; è un grande appassionato di uova, le mangia in tutti i modi, però non ama la mozzarella. Per lui questa ricetta la preparo senza la guarnizione finale». La storia ci insegna che ogni capolavoro ha bisogno di tempo per essere apprezzato appieno.

Risotto alla lattuga, la ricetta

Di facile impegno. Tempo: 40 minuti. Ricetta vegetariana.

Risotto alla lattuga

Guido Barbagelata

Ingredienti per 4 persone

400 g mozzarella
300 g riso Carnaroli
3-4 pomodori secchi
1 cespo di lattuga
1 scalogno 
maggiorana 
brodo vegetale 
vino bianco secco 
olio extravergine di oliva
sale
pepe

Procedimento 

Riducete le falde dei pomodori secchi in dadini di piccole dimensioni. Tritate qualche ciuffo di foglie di maggiorana e mescolatele con i pomodori a dadini. Tagliate la mozzarella in fettine e ungetele con poco olio. «Impanatele» con il trito di pomodori secchi e maggiorana e tenetele da parte. Tritate lo scalogno e rosolatelo delicatamente in una casseruola con un paio di cucchiai di olio, poi unite il riso, tostatelo brevemente, sfumatelo con ½  bicchiere di vino (una variante che il nostro ospite ha apportato alla ricetta originale), poi iniziate a bagnarlo con il brodo vegetale caldo. Quando il liquido sarà assorbito, aggiungete altro brodo e proseguite così portando il riso quasi a cottura. Mondate intanto la lattuga; affettatela grossolanamente e frullatela in crema con un paio di cucchiai di olio, un cucchiaio di acqua, sale e pepe. Unite la crema di lattuga al risotto negli ultimi 2 minuti di cottura e togliete dal fuoco. Distribuite nei piatti e completate ciascuno con un paio di fette di mozzarella ai pomodori secchi e maggiorana. Servite subito.

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