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Brunello di Montalcino: il vino che ha reso l’Italia unica

La Cucina Italiana

È il turno del Brunello di Montalcino. Non c’è Paese al mondo con tanta ricchezza e varietà di prodotti, naturali come li regala il territorio o lavorati da mani esperte in modi semplici, che sono antichi e insieme i più contemporanei. Prosegue il viaggio alla scoperta delle nostre bontà, da quelle più conosciute a quelle meno note lontano dalla zona di produzione. Con Brunello di Montalcino, detentore di prestigiosi primati, la nostra cultura del cibo e del vino rimane imbattuta sul podio mondiale del gusto.

Il Brunello di Montalcino

Dal 1865, anno in cui il Brunello di Montalcino debutta con la prima annata prodotta da Clemente Santi, questo rosso toscano continua a collezionare successi: è stato il primo vino di pregio italiano esportato negli Stati Uniti nel 1930, il primo servito a un ricevimento tra capi di Stato (il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e la regina Elisabetta II) e l’unico inserito tra le dodici etichette del secolo secondo la rivista Wine Spectator. Dal 1966 è tutelato con la Doc e dal 1980 con la Docg (la prima d’Italia, insieme con il Vino Nobile di Montepulciano e il Barolo). Anche il territorio ha fatto la sua parte: nel 1941 a Montalcino è stata inaugurata la prima enoteca pubblica per la vendita dei vini della zona, nel 1948 una cantina per la prima volta ha aperto le porte ai visitatori, dando il via allo sviluppo dell’enoturismo. Oggi, il Consorzio di tutela riunisce 219 produttori e gli ettari destinati alla produzione di Brunello sono 2100 (con un valore che sfiora il milione di euro per ettaro), disseminati in un’area ricca di biodiversità, con il 50% del suolo occupato da boschi e il 10% destinato agli oliveti, senza contare le aree a pascolo e a seminativi; con quasi il 50% delle vigne coltivate in biologico, Montalcino vanta una percentuale di tre volte superiore alla media nazionale. Chi sono i principali estimatori del Brunello? Spicca l’Italia, seguita da Stati Uniti, Canada, Germania e Svizzera.

Carta d’Identità del Brunello di Montalcino

VITIGNI – Sangiovese, a Montalcino chiamato brunello.

CARATTERISTICHE – Ha un colore rosso granato vivace e un profumo elegante e complesso che ricorda, nei vini giovani, i piccoli frutti di bosco e la prugna, le spezie e l’aroma balsamico. Il gusto è armonico, persistente, strutturato, giustamente acido e tannico. È un vino che invecchia molto bene, anche per decenni.

SERVIZIO – Stappatelo a 18 °C e scegliete calici ampi per favorirne l’ossigenazione; in caso di bottiglie molto vecchie, lasciatelo decantare in caraffa per un paio di ore prima di servirlo.

ABBINAMENTI – Con piatti a base di carne rossa e selvaggina (è eccellente con il cinghiale), anche condita con pomodoro, funghi o tartufi. Va bene con formaggi stagionati, come le tome e il pecorino toscano.

Campionato mondiale del panettone 2023: l’Italia conquista la vittoria

Campionato mondiale del panettone 2023: l'Italia conquista la vittoria

È la squadra italiana ad aggiudicarsi il primo Campionato mondiale del panettone a squadre, il Panettone World Championship. Non solo, porta a casa l’oro in tutte le categorie, perché i nostri maestri panificatori si aggiudicano anche i tre premi singoli: Classico, al Cioccolato, Innovativo salato. Grande la felicità del capitano della squadra – e presidente dell’Accademia Maestri del Lievito Madre, che ha organizzato la manifestazione con il Patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste -, Claudio Gatti.

La giuria tecnica del Campionato mondiale del panettone 2023, presieduta da Thierry Bamas e Luca Mannori, composta dai team manager di ogni nazionale, ha decretato il trionfo dell’Italia – che ha sconfitto le altre 7 squadre in gara -, con il primo posto per il panettone tradizionale del Maestro Aniello di Caprio, al cioccolato del Maestro Giuseppe Mascolo e quello innovativo salato del Maestro e capitano della squadra Claudio Gatti. Un risultato ottenuto grazie al lavoro e alla dedizione di tutta la squadra, insieme al team manager Davide Malizia, ai coach Ezio Marinato e Maurizio Bonanomi, e alla riserva d’eccellenza Beniamino Bazzoli.

Secondo classificato: Giappone

Argento per il tradizionale e l’innovativo, e bronzo per il panettone al cioccolato. I maestri Kanako Takada, Seiji Yamanaka e Yoshihiro Fujisawa si sono aggiudicati anche il premio assegnato dalla Giuria Stellata, composta da nomi internazionali di primo piano come Enrico Derflingher,
Jean-Paul Hévin, Agostino Iacobucci, Christian Jürgens, Max Mascia, Davide Oldani, Fabio Pisani,
Christian Schaberreiter e Gianni Tarabini.

Argentina sul terzo gradino del podio

Seconda a parimerito con la Spagna per il panettone al cioccolato e terza per l’innovativo con i Maestri Juan Manuel Alfonso Rodríguez, Samuel Gonzales e Nicolàs Welsh, a cui è stato conferito anche il Premio della Stampa, conferito dalla giuria di giornalisti italiani e internazionali, l’Argentina si porta a casa la medaglia di bronzo.

I premi speciali

I premi speciali della giuria tecnica sono stati assegnati a: Polonia per la Miglior Organizzazione di
laboratorio; a Taiwan per la Miglior Pulizia in fase di lavorazione; la Spagna si è aggiudicata ben tre awards, per il Miglior gioco di squadra, Miglior tavolo di presentazione e Miglior brochure di presentazione; infine, l’Argentina è stata premiata per il Miglior packaging di presentazione.
Un riconoscimento speciale è stato conferito all’ospite d’onore dell’evento: Pierre Hermé, miglior
pasticcere del mondo 2016 per l’Academy of World’s 50 Best Restaurants.

La ricetta del panettone classico dei campioni del mondo

I Impasto dopo avere rinnovato il lievito per 3 volte
Kg.4000 Farina Manitoba Agugiaro
Kg.1,300 Lievito Madre a maturazione
Kg.2,050 Acqua
Kg.1,500 Burro superiore Fratelli Brazzale
Kg.1,600 Tuorlo
Kg.1,400 Zucchero
__________
Mettere in macchina il lievito a giusta maturazione, farina, acqua e zucchero.
Formare la maglia glutinica e aggiungere il tuorlo a filo infine il burro morbido.
Mettere in cella a 27° per circa 12h
II Impasto
Kg.1 Farina Manitoba Agugiaro
Kg.1,150 Tuorli
Gr.800 Zucchero
Gr.500 Miele all’arancia
Gr.100 Sale
Kg.2,200 Burro aroma Fratelli Brazzale
Gr.60 Pasta vaniglia
Gr.15 Semi di bacche di vaniglia
N 10 Arance
N 2 Limoni
___________
Inerti
Kg.3,000 Cubetti d’arancia Cesarin
Kg.2,000 Uva sultanina Cesarin
Gr.500 Cedro
Emulsione : burro, zucchero, miele, sale, tuorli, pasta , bacche di vaniglia ,arance e limoni.
Procedimento
Mettere in macchina il primo impasto con la farina, far prendere il nervo e aggiungere man mano
l’emulsione. Ad impasto ultimato aggiungere cubetti d’arancia, cedro e uva sultanina.
Lievitazione in massa : 1h
Spezzare, pirlare e mettere in stufa a 28°C per ancora 1h
Pirlare di nuovo e lievitare ancora a 28°C per 1h
Mettere nei pirottini e far lievitare a 28°C per circa 6h
Cottura: Caricare il forno preriscaldato a 140°C
20 minuti a 130°C
20 minuti a 135°C
15 minuti a 140°C
15 minuti a 145°C
Completare la cottura a 98°C al cuore aumentando la temperatura fino a 160°C.

The World’s 50 Best Bars 2022: vince l’Italia a Barcellona

The World's 50 Best Bars 2022: vince l'Italia a Barcellona

Ancora una volta sulla vetta della The World’s 50 Best Bars si parla italiano. Anche se non è in Italia che si trova il Paradiso, il bar che guida la classifica 2022, risuona ancora una volta l’inno di Mameli, perché il locale vincitore è stato fondato nel 2015 dal carrarese Giacomo Giannotti

Il Paradiso è entrato fin dal 2018 nella classifica 50 Best Bars, fino a conquistare in pochi anni il primato assoluto: un pastrami bar nel quartiere del Prat che cela quello che oggi è stato eletto migliore bar del mondo. Con l’ulteriore soddisfazione di giocare in casa, perché questa edizione, per la prima volta è stata presentata non a Londra, ma proprio a Barcellona

Arriva da Londra invece la medaglia d’argento, assegnata ai grandi favoriti del Tayer+Elementary di Londra, Alex Kratena e Monica Berg, che festeggiano il secondo posto per il secondo anno di seguito. 

The World’s 50 Best Bars 2022: la lista dei vincitori

  1. Bulgari Bar – Dubai
  2. Lucy’s Flowershop – Stoccolma
  3. Bar Benfiddich – Tokyo
  4. Employees only – New York
  5. L’Antiquario – Napoli (dall’82mo posto)
  6. Galaxy Bar – Dubai
  7. Carnaval – Lima
  8. Himkok – Oslo
  9. Cochinchina – Buenos Aires
  10. Cantina OK! – Sydney
  11. Red frog – Lisbona
  12. Locale – Firenze (dal 51mo posto)
  13. Zuma – Dubai
  14. A bar with shapes for a name – Londra
  15. Dante – New York
  16. 1930 – Milano
  17. Overstory – New York
  18. Manhattan – Singapore
  19. Baltra Bar – Mexico City
  20. Line – Atene
  21. Swift – Londra
  22. Maybe Sammy – Sydney
  23. Argo – Hong Kong (Lorenzo Antinori al Four Season’s)
  24. Tres Monos – Buenos Aires
  25. Sidecar – New Delhi
  26. Kumiko – Chicago
  27. Tropic City – Bangkok
  28. Satan’s Whiskers – Londra
  29. Attaboy – New York
  30. Cafè La Trova – Miami
  31. Baba au Rum – Atene
  32. The Clumsies – Atene
  33. Floreria Atlantico – Buenos Aires
  34. Coa – Hong Kong
  35. Drink Kong – Roma
  36. Salmon Guru – Madrid
  37. BKK Social Club – Bangkok
  38. Hanky Panky – Mexico City
  39. Jigger & Pony – Singapore
  40. Handshake Speakeasy – Mexico City
  41. Alquimico – Cartagena
  42. Katana Kitten – New York
  43. Connaught bar – Londra
  44. Two Schmucks – Barcellona
  45. Double Chicken Please – New York
  46. Little Red Door – Parigi
  47. Licoreria Limantour – Mexico City
  48. Sips – Barcellona
  49. Elementary & Tayer – Londra
  50. Paradiso – Barcellona

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