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Caci del centro Italia: riscoperta delle tradizioni casearie

La Cucina Italiana

Parliamo di caci e quindi del Centro Italia, che è una regione ricca di tradizioni casearie, dove la produzione di formaggi è legata a secoli di storia e pratica pastorale. Questa regione, che comprende le Marche, l’Abruzzo, l’Umbria e il Lazio, è rinomata per una varietà di formaggi pecorini, o caci, unici nel loro genere. Ecco tre di questi prelibati tesori caseari, ognuno con una storia e una tradizione distinte.

Pecorino di Farindola: il formaggio del Gran Sasso

Il pecorino di Farindola è un formaggio pecorino originale preparato utilizzando il caglio di maiale, conferendogli aromi e sapori particolari. Questa antica tradizione di utilizzare il caglio suino risale all’epoca romana, quando era noto come “formaggio dei Vestini”. La produzione di questo formaggio era una volta diffusa in questa regione, con il paese di Farindola che aveva una notevole tradizione ovina grazie ai suoi vasti pascoli pubblici. Il formaggio era oggetto di scambi commerciali nei mercati di Penne e Loreto Aprutino.

Oggi, il pecorino di Farindola viene prodotto in quantità limitate in una ristretta area del versante orientale del massiccio del Gran Sasso, principalmente all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La sua produzione è prerogativa delle donne, che tramandano la ricetta di generazione in generazione. Il latte è munto a mano da ovini che pascolano allo stato brado per gran parte dell’anno. La lavorazione prevede la cagliatura del latte a 35°C, seguita dalla salatura a secco entro 48 ore. Le forme sono poi poste a stagionare in vecchie madie di legno da un minimo di 40 giorni fino a oltre un anno. La pasta granulosa e leggermente umida conferisce al formaggio profumi muschiati e un grande equilibrio tra sensazioni piccanti e il sapore del latte ovino.

Con lo spopolamento dovuto alle emigrazioni del dopoguerra, la produzione di pecorino di Farindola si era ridotta drasticamente. Tuttavia, grazie all’impegno del Presidio, sette produttori hanno contribuito a preservare e rilanciare questa tradizione unica.

Cacio di Genazzano: il formaggio storico dei Monti Prenestini

Il cacio di Genazzano è un pecorino storico della prima cinta dell’area metropolitana di Roma, tra i Monti Prenestini e la Valle del Sacco, in particolare dei comuni di Cave e Genazzano. Questo formaggio pecorino è prodotto utilizzando il latte di diverse razze ovine come comisana, sarda, massese e loro incroci. Le pecore pascolano su terreni caratterizzati da tufo vulcanico e numerose sorgenti, conferendo al formaggio un profilo aromatico ricco e complesso.

la rivoluzione parte dalle api | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

Il gelato piace sempre a tutti, ancor di più se a renderlo più leggero e sano si sostituiscono gli zuccheri semplici con il miele! Sta arrivando la stagione calda, perché non inaugurarla con un gelato buono, sano e sostenibile? Gusto 17, l’innovativo e originale concept di gelato artigianale, presenta il primo gelato creato dalle api: un gelato artigianale rivoluzionario poiché completamente privo di zuccheri raffinati, sostituiti con il miele d’acacia di Giorgio Poeta, apicoltore marchigiano che produce miele in agricoltura biologica. Un gelato che innova completamente il mercato e ridefinisce le regole di un prodotto che diventa, oltre che buono, ancora più healthy, attento alla sostenibilità e rispettoso della naturalità: meno calorico, con un alto contenuto vitaminico e minerale per un gelato più completo e sano.

La rivoluzione green del gelato creato con il miele

Quando pensiamo al gelato viene in mente la dolcezza dei gusti data spesso dagli zuccheri raffinati, ovvero quello che conosciamo come zucchero da tavola. In linea con la filosofia di Gusto 17, il gelato realizzato senza zuccheri raffinati diventava una tappa fondamentale per segnare un nuovo corso nel panorama del gelato.

L’utilizzo del miele è anche una novità assoluta nel campo del gelato che porta con sé grandi qualità e caratteristiche che vanno oltre il mondo gastronomico: questo nuovo concetto, infatti, sostiene con ancor più forza l’approccio alla sostenibilità green supportata dal fatto che il miele, a differenza dello zucchero commerciale a base di saccarosio, è uno zucchero a zero impatto ambientale e salvaguarda anche la salute delle api, principio e fine del ciclo produttivo del miele.

Delicato, dai profumi primari quasi assenti, ma con ricordo di vaniglia e confetto al palato, il miele d’acacia di Giorgio Poeta è stato scelto poiché si presta e si abbina molto bene quando è fondamentale che la parte zuccherina non copra il gusto principale: questa sua qualità, utilizzata all’interno del gelato, porta alla valorizzazione del sapore finale senza alterarlo bensì esaltandolo.

L’eccezionalità del progetto e del gelato in sé è sicuramente la chiusura di un cerchio in chiave green e sostenibile: si crea quindi un prodotto con materie prime derivate dall’ambito animale che non hanno particolare necessità di lavorazione. Inoltre cinque anni fa gli stessi proprietari di Gusto 17 hanno deciso di adottare un intero apiario del produttore Giorgio Poeta, che produce il miele millefiori, utilizzato per la produzione di un gusto sempre presente in gelateria.

L’innovazione di Gusto 17

La Linea di gelato creata con il miele è composta sia dai gusti che ogni settimana ruotano all’interno degli store Gusto 17 sia con la Pasticceria Gelato; infatti tra i 16 gusti, a rotazione nelle gelaterie, viene presentato ogni settimana un gusto in cui lo zucchero sarà sostituito dal miele, a cominciare dal Pistacchio Salato di Sicilia e la Crema VOCE alla Vaniglia, creata insieme agli chef stellati Alessandro Negrini e Fabio Pisani e che sarà presente nel corner di Gusto 17 presso VOCE Aimo e Nadia a Milano.
La linea del Gelato Creato dalle Api e firmato Gusto 17 è ormai disponibile a partire dallo scorso 26 novembre presso gli store a Milano di via Savona 17 (Tortona District), via Cagnola 10 (Arco della Pace) e da VOCE Aimo e Nadia in piazza della Scala a Milano e sulle piattaforme digitali dove è già presente: in delivery su Deliveroo, Glovo e nella sezione dell’e-commerce di gelato firmato Gusto 17. In collaborazione con l’associazione Make-A-Wish® Italia, con ogni ordine verrà realizzato non solo i desideri dei gelato lovers in giro per l’Italia, ma ci sarà anche un contributo per esaudire alcuni dei desideri dei bambini affetti da grave patologie.

I benefici del miele

Composto da una molecola di fruttosio e una di glucosio legate tra loro, il miele è formato prevalentemente da un mix di fruttosio e glucosio, separati tra di loro: questa combinazione determina un maggiore potere dolcificante del miele rispetto al saccarosio. Tale caratteristica, unita ad altri elementi relativi alla produzione del gelato, consente un utilizzo minore di miele (circa la metà) rispetto al saccarosio dando vita a un gelato quindi meno calorico, con un più alto contenuto vitaminico, di sali minerali e antiossidanti e dunque più completo e sano.

Perché il miele d’acacia

La peculiarità del miele d’acacia di Giorgio Poeta è la purezza, ovvero la presenza della quasi totalità di nettare della pianta d’acacia nel miele stesso. Fra le particolarità del miele d’acacia dell’apicultore marchigiano c’è che la sua raccolta avviene solo tra fine aprile e fine maggio in più luoghi: dalla pianura o media collina dell’entroterra anconetano fino agli altipiani tra i 700/900 metri. Il fiore dell’acacia è molto delicato, tanto da potersi rovinare anche solo al tatto quindi gli eventi climatici possono essere molto invasivi; infatti negli ultimi due anni, a causa di precipitazioni o temperature basse, sono state dimezzate le produzioni.
Il polline dell’acacia è inoltre considerato una fonte di energia pura dai numerosi benefici: migliora la pelle, riattiva il metabolismo lento, rafforza le difese immunitarie e incrementa la concentrazione. Dalle proprietà antiossidanti al contrasto ai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento, il polline svolge un’azione favorevole per la flora intestinale. Oltre alle qualità benefiche, nei prodotti della pasticceria gelato viene spesso adoperato come topping sotto forma di granella e rappresenta la più ricca fonte di minerali, vitamine, enzimi e aminoacidi presenti in natura.

Cos’è GUSTO 17

Ingredienti freschi selezionati, ricerca dell’eccellenza del territorio, rispetto della stagionalità e produzione continua nel laboratorio artigianale sono alcuni dei pilastri della filosofia di Gusto 17 per ottenere un gelato artigianale sempre fresco e gourmet. 16 gusti più 1, il numero 17, “Il Gusto dei Desideri”, sempre diverso e creato dai clienti su suggerimento condiviso sui social o direttamente in negozio.

Giorgio Poeta, l’apicoltore

I prodotti dell’Azienda Agricola Giorgio Poeta sono il frutto di circa 400 arnie disposte su tutto il territorio nazionale e vicine a coltivazioni di prima qualità. Una delle novità più recenti è la linea #BeeUnique che si compone di 5 referenze: la Stella, il Carato, l’Idromiele, il Gran Cru e l’Idromiele Barricato.

Prosciutto di Carpegna DOP, la chicca delle Marche | La Cucina Italiana

Prosciutto di Carpegna DOP, la chicca delle Marche
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Il prosciutto di Carpegna DOP, che rappresenta un’eccellenza salumeria italiana di origini secolari, unico nei suoi sapori, profumi e texture nasce a Carpegna, comune incantevole nelle Marche, più nello specifico nella provincia di Pesaro e Urbino.

Il territorio in cui nasce accoglie le arie fredde delle montagne e quelle miti del mare Adriatico creando un microclima estremamente puro e favorevole alla lavorazione del prosciutto. È proprio la geografia il primo punto forte di questo prodotto, perché circoscrive la provenienza d’origine della materia prima, delimitata a solo tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Marche. Il Prosciutto di Carpegna DOP, infatti, può essere prodotto solo dalla razza suina italiana conosciuta come “pesante padano” o “suino pesante”.

1400 anni di lavorazione artigianale tramandata di generazione in generazione danno origine a un prodotto di qualità elevatissima preservata da un disciplinare ferreo che definisce ogni passaggio di produzione del Carpegna, così da poter offrire al consumatore finale un prodotto DOP tutelato e garantito. Caratteristica unica del prosciutto sono il connubio di note dolci-sapide inconfondibili.

Il metodo di produzione

Il prodotto finale viene lavorato su una coscia che va dai 12 kg ai 17 kg e l’unicità del prodotto risiede proprio nel processo produttivo dal massaggio alla sfregatura, fatta con il sale marino, poco, fino ad arrivare alla stuccatura, passaggio – quest’ultimo – che contribuisce all’unicità del Carpegna DOP. Lo stucco del Carpegna, infatti, è un composto rigorosamente applicato a mano costituito da strutto, farina di riso, aromi naturali, un mix segreto di spezie, tra cui si riconoscono pepe e paprika che caratterizzano il suo gusto intenso e aromatico. In condizioni ambientali costantemente monitorate il prosciutto viene poi legato e appeso alle scalere mediante corda “a strozzo” e stipato nelle cantine per proseguire la stagionatura.

Il processo di prestagionatura e stagionatura è un’altra chicca del prosciutto, che deve essere di un minino di 16 mesi, dove il prodotto viene lavorato a temperature più calde donando colore e un sapore unico grazie al bilanciamento delle componenti. La stagionatura si conclude quando ogni prosciutto viene selezionato con la punzonatura: viene punto con un osso affilato in precisi punti della coscia e valutato dal suo profumo. Quando la coscia raggiunge gli standard qualitativi espressi anche nel disciplinare avviene, infine, la marchiatura a fuoco che sigilla il prosciutto.

La sfida più grande oggi è farlo conoscere e scoprire, contando che si tratta di un prodotto che deriva da un unico stabilimento. A oggi si è aumentato il numero di produzione e il prodotto si è diffuso ed è stato esportato in diverse nazioni come Stati Uniti, Australia, Francia, Belgio, Germania.

Insomma, bisogna assaggiarlo per capirne l’unicità e la bontà.

Come portarlo a tavola

Il pane lo esalta nella sua purezza e il colore, leggermente ambrato, sollecita ogni senso già al primo incontro con il palato. Ma il Prosciutto di Carpegna DOP è perfetto anche per arricchire piatti e stuzzichini grazie alla sua nota sapida e inconfondibile.

Il Consorzio Prosciutto di Capregna

Consorzio Prosciutto di Carpegna DOP Il Consorzio nasce il 27 maggio 2015 per tutelare e valorizzare il Prosciutto di Carpegna DOP: i valori, le caratteristiche e la sua produzione; elementi unici che lo hanno portato a fregiarsi, sin dal 1996, della denominazione di origine protetta DOP.

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