Tag: matrimonio

Iginio Massari e la proposta di matrimonio sul palco (video)

La Cucina Italiana

Colpo di scena a Dolce Amore, il primo Festival della pasticceria nuziale e del matrimonio a Napoli, e Iginio Massari ne è protagonista involontario. Ieri sera, il Maestro pasticciere è stato testimone insieme al numeroso pubblico di un felice fuori programma dal palco della kermesse organizzata da Apei (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana): promessa di matrimonio sul palco proprio come Fedez e Chiara Ferragni.

Parliamo di Marta Boccanera e Felice Venanzi, i pasticceri di Gruè Roma, che si sono impegnati a nozze pubblicamente. Spronato dal Maestro Massari, un più che emozionato Felice si è inginocchiato in piazza del Plebiscito a Napoli sul palco e sfoderando l’anello ha rivolto alla sua compagna di vita e di lavoro la fatidica domanda: “Mi vuoi sposare?“. Visibilmente emozionata, Marta ha detto sì facendo partire l’applauso dei colleghi di APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana) e di tutto il pubblico. Il commento di Iginio Massari? «I pasticceri che fanno torte nuziali devono sposarsi! Dopo vent’anni, era arrivata l’ora».

Ecco il video della proposta di matrimonio sul palco del Dolce Amore:

(Video fornito da Ufficio Stampa Pradivio PR)

Chi sono i due pasticceri che si sono fatti la promessa di matrimonio sul palco?

I due romantici pasticceri sono Marta Boccanera e Felice Venanzi, che condividono la passione per la pasticceria insieme dal 2008. Ognuno con un passato di studi insoddisfacente – Scienze politiche e relazioni internazionali per Felice, Ingegneria meccanica e Giurisprudenza per Marta – ad un passo dalla laurea, decidono di scambiare i libri per planetaria e marisa. Lavorano con alcuni dei pasticceri più rinomati d’Italia, tra cui Luigi Biasetto, e proseguono la formazione con corsi specialistici. Nel 2014 aprono Gruè a Roma dove preparano i loro dolci senza l’utilizzo di semilavorati e con ingredienti di alta qualità a partire dal burro, in un laboratorio d’avanguardia. A novembre 2022 la “Guida Pasticceri &Pasticcerie 2023” del Gambero Rosso gli assegna le Tre torte.

AAA Wedding Cake cercasi: come scegliere la torta di matrimonio

La Cucina Italiana

Ti ricordi l’ultima torta che hai mangiato a un matrimonio? Probabilmente no. La torta nuziale sta al ricevimento di matrimonio come l’abito alla sposa, il segno distintivo di una giornata unica e l’ultimo dolce ricordo da portare con sé. Possibile che sia un dettaglio così poco valorizzato?

Purtroppo le torte nuziali in circolazione si possono dividere in tre grandi categorie: quelle banali, in ogni senso, quelle talmente originali da risultare semplicemente kitsch e quelle che sembrano piombate lì da un altro matrimonio, mal assortite con tutto l’insieme. Ecco perché abbiamo voluto chiedere agli esperti in materia come sceglierla.

La wedding cake è l’anima della festa (anche low-budget)

Lasciare che sia una torta qualunque a chiudere il tuo banchetto di nozze sarebbe come uscire dall’opera senza aspettare il gran finale. È assolutamente necessaria, non ci sono dubbi. Meglio organizzare un semplice aperitivo, qualcosa di poco dispendioso, e dedicarsi invece alla torta di matrimonio senza lesinare, scegliendola con accortezza. Se un mini-catering lo si può organizzare anche in autonomia, allestendo un semplice buffet, per la torta rivolgetevi a un professionista: la wedding cake è l’anima di una festa di matrimonio. Che si organizzi una cosa in grande o un semplice invito per gli amici e parenti più stretti, è lo stile quello che conta, e una wedding cake può risultare persino una scelta low-budget. Banale e senza sapore, la torna nuziale viene spesso relegata alla fine del banchetto con l’unico obiettivo di mettere in scena il momento del taglio. Mangiarla diventa quasi un di più. Scegliere invece una torta ben fatta, buona, abbinata al menù e alla festa è la chiave per eleggerla a dessert vero e proprio o a renderla la protagonista del ricevimento. Di pomeriggio per un tè o a un brunch domenicale basteranno poche altre pietanze per un invito insolito, piacevole, da organizzare anche in proprio e sicuramente economico.

Una torta buona

Tranquilli, nessuno pretende che ci si metta a cucinare la tua torta nuziale. Molti libri americani e le appassionate del cake design probabilmente potrebbero anche farlo, ma a una persona normale non passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello di trascorrere le ore precedenti alle nozze in cucina; e con il rischio di fallimento assicurato. L’aiuto che serve è nella scelta del design e delle farciture, della dimensione del dolce e di tutti quei dettagli da sapere per fare una scelta consapevole con il proprio pasticciere.
Sceglieresti un abito da sposa banale e già visto? Non esistono solo torte al pan di Spagna farcite di panna e crema, ma un panorama infinito di combinazioni al profumo di frutta, cioccolato, liquori e spezie. Un ventaglio di abbinamenti che si prestano a matrimoni estivi, o solo invernali, a ospiti adulti o a bambini, a essere serviti dopo un menù rustico o molto sofisticato. «In un matrimonio la torta è d’obbligo, non ci sono alternative», spiega categorico Martino Crespi, organizzatore di eventi navigato. «La scelta della torta deve essere fatta nel totale rispetto del concept che si è scelto per l’evento, fatta da un professionista».

Lo stile, conta

Ti sposi in città, in campagna o su una spiaggia? Il ricevimento sarà di mattina, un tè pomeridiano o un party serale? Sarà estate o inverno? Ma sopratutto qual è la tua personalità? Qual è lo stile del tuo matrimonio? Molto più di un semplice “dessert”, la torta nuziale è il simbolo stesso della celebrazione, riassume in sé lo stile intero del ricevimento, il carattere degli sposi. Romantico, classico o pazzamente eccentrico, nessuno vorrebbe un matrimonio già visto. Ma lo vorrebbe di classe, quindi no al cake design insistito modello festa di compleanno da bambini, ma a un decoro semplice. Less is more.

Torta VS wedding cake

All’italiana o all’americana? «All’americana, una wedding cake a tutti gli effetti», secondo Martino Crespi. Secondo Chicco e Bobo Cerea, che oltre al ristorante a tre stelle Michelin Da Vittorio gestiscono uno dei catering più importanti d’Italia, anche all’italiana, perché spesso è più buona e accontenta gli ospiti, nella sua semplicità. Le ricette più amate? Secondo loro le ricette migliori sono proprio «quelle più leggere perché un pranzo di matrimonio è di per sé impegnativo, quindi ok a torte con pochi gusti classici e a crostate non troppo elaborate. Meglio evitare gusti troppo strani e ricercati che rischiano di scontentare gli ospiti». E per il colpo di scena, anche un bel buffet di dolci e un’uscita della torta con sottofondo musicale.

Il taglio della torta: con showcooking

«La foto del taglio della torta è il momento che rimarrà impresso per sempre nelle foto di amici e parenti. Proprio per questo l’estetica della torta è fondamentale», spiega Silvia Sperduti di Enoteca la Torre Catering, attiva nella capitale. «Non sempre torte buone sono anche belle e purtroppo vale anche il contrario, spesso torte belle non soddisfano i gusti del nostro palato. Le torte di cake design sono molto asciutte (caratteristica necessaria per mantenere in piedi la struttura della torta). Il mio consiglio è di trovare sempre una corretta via di mezzo. Si può scegliere una wedding cake scenografica e accompagnare la fetta della torta con delle creme che l’ospite può aggiungere a piacimento alla fetta. Si può scegliere una torta di accompagnamento, magari una tradizionalissima e sempre tanto amata millefoglie, da servire agli ospiti dopo aver fatto la foto con la torta scenografica. Si può decidere di fare uno show cooking a vista di una torta tradizionale, giocando con gli sposi nel terminare la decorazione. Il risultato sarà divertente, la torta appena fatta sarà freschissima e gli ospiti non baderanno più tanto all’estetica non perfetta, ma al gusto e all’originalità».

LEGGI ANCHE

Matrimonio: come organizzare un ricevimento in sicurezza

i piatti regionali preferiti dagli italiani | La Cucina Italiana

i piatti regionali preferiti dagli italiani
| La Cucina Italiana

Come avete mangiato? Siamo sinceri: la domanda ricorrente dopo un matrimonio riguarda il pranzo di nozze. Sì, certo, c’è anche l’abito della sposa, ma nella memoria resta sempre impresso il menù: cosa si mangia, come e in che atmosfera. Del resto, deve essere all’altezza dell’occasione speciale, la festa si fa a tavola e intorno alla tavola, ballando dopo la torta e per il brindisi. Che festa sarebbe se il cibo (e il vino) fosse di scarsa qualità?

Il pranzo di nozze è una cosa seria

Per chi avessi ancora dei dubbi, parlano i numeri: Il Libro Bianco del Matrimonio, pubblicato da Matrimonio.com in collaborazione con Google ed Esade, dice che la qualità del cibo è decisiva nella scelta del posto in cui si decide di festeggiare. Dice anche che, proprio per questo, nel 13% dei casi c’è persino chi scarta ristoranti, resort e catering.

Cosa mangiare a un matrimonio?

Gourmet, contemporaneo, o tradizionale? Carne, pesce o veg? Cosa desiderano le coppie italiane per il grande giorno? Il portale specializzato Matrimonio.com ha provato a capirlo lanciando un sondaggio alla sua community, scoprendo che il 46% propende per la carne, il 35% per il pesce, e l’1% per un menù vegetariano o vegano. Il 16% che resta, infine, fa un menù misto. Costanti: alternative per intolleranti e allergici e un menù specifico per i bimbi.

I piatti tradizionali per il grande giorno

La parte più curiosa e interessante del sondaggio riguarda però i piatti regionali: gourmet o non gourmet, in un pranzo di nozze non devono mancare. Ancor più interessante la tipologia dei piatti della tradizione, che la dice lunga sulle preferenze di sposi (e invitati) di ogni angolo d’Italia. Eccone alcuni tra i più curiosi:

Proudly powered by WordPress