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2 Milioni di Km: quest’estate si pedala, anche per i bambini

La Cucina Italiana

Pedalare quest’estate fa bene due volte: oltre che alla nostra salute, iscrivendosi alla 2 Milioni di Km fa bene anche ai bambini affetti da patologie gravi ospiti di Dynamo Camp, cioè la «costola» della Fondazione Dynamo che offre gratuitamente programmi di terapia ricreativa con assistenza specifica a loro, ai loro genitori, e fratelli e sorelle sani. È nata per loro questa gara di solidarietà e ciclismo dal nome evocativo, perché anche la più imponente delle distanze si può accorciare se si percorre insieme.

2 Milioni di km, con i Comuni Bandiera Blu

Se alla fine alla 2 Milioni di Km vincono tutti, è anche perché tutti possono partecipare: sportivi e non in base alle proprie capacità, singoli, gruppi (e quindi anche famiglie), aziende e non solo. Dando il buon esempio, hanno aderito infatti i Comuni Bandiera Blu, cioè quei comuni che possono fregiarsi del riconoscimento assegnato ogni anno dalla FEE (Foundation for  Environmental  Educational), a tutte le località che si sono distinte per la qualità delle acque dei mari su cui si affacciano e dei loro laghi, e in generale per la gestione sostenibile del territorio. Perché sostenibilità non si traduce solo in rispetto ambientale: è anche sociale. Vuol dire tutelare il benessere delle persone, anche quelle che hanno bisogno di un supporto in più.

Bandiera Blu e Dynamo Camp

«La collaborazione con Dynamo Camp ci permette di dare concretezza ai parametri di sostenibilità ambientale e sociale e di inclusività per i Comuni Bandiera Blu, coerentemente con la nostra adesione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile», spiega infatti Claudio Mazza, Presidente di FEE Italia / Bandiera Blu. Grazie al sostegno dei Comuni Bandiera Blu sarà ancora più facile arrivare 2+ Milioni di Km e raccogliere donazioni per supportare le attività sportive di Terapia Ricreativa Dynamo. Tutti i fondi andranno a loro: «I progetti di Dynamo Camp sono completamente gratuiti per i suoi beneficiari, bambini e adolescenti con patologie gravi o croniche, e i loro familiari, ed è proprio grazie alla raccolta fondi che i programmi di Dynamo Camp sono possibili e sostenibili», spiega Serena Porcari, CEO di Dynamo Camp. «La 2MdiKM contribuisce alla missione di Dynamo Camp attraverso il divertimento e l’impegno di chi partecipa. Grazie agli sportivi, ai cittadini, ai Comuni Bandiera Blu, alle aziende, alla rete degli Ambasciatori di Dynamo Camp e a tutti coloro che vorranno aderire o effettuare sul sito donazioni. Il 100% dei fondi raccolti sostiene Dynamo Camp».

Come partecipare alla 2 Milioni di Km

Pronti a partecipare? È facilissimo: ci si registra su www.dynamocamp.org/news/2milionikm-2023/ versando la quota di partecipazione di 10 euro. Poi si pedala, o si fa qualsiasi altro tipo di sport vi piaccia fare (un’ora di skateboard, per esempio, equivale a 5 chilometri e un’ora di nuoto a 6 chilometri), si registra la distanza percorsa e in base a quella si dona: 0,10 euro a chilometro. Si possono versare direttamente, o far versare ad amici, parenti, colleghi che si possono coinvolgere nella sfida anche in questo modo. Obiettivo: raggiungere insieme 2 milioni di chilometri, per supportare Dynamo Camp e concedere ai bambini di essere solo “bambini” almeno il tempo di una vacanza. Per loro ne faremmo anche molti di più.

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Forno Brisa: il pane buono vale 3,5 milioni di euro

La Cucina Italiana

Il pane non è affatto tutto uguale. C’è il pane comune e quello di Forno Brisa, – insegna commerciale di Breaders srl società certificata B Corp® e Great Place to Work® – che con due campagne di equity crowdfunding ha già raccolto 3,5 milioni di euro. E ora punta ai 4 milioni. L’obiettivo? Realizzare progetti condivisi che mirino a un progetto virtuoso di bakery.

Cos’è Forno Brisa, il panificio virtuoso

Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, che cos’è Forno Brisa? Forno Brisa è di fatto un panificio, ma dalle ampie visioni. È presente con 4 punti vendita a Bologna oltre lo spaccio e il laboratorio, e ogni giorno sforna quattro o cinque varietà di pane. A fare da filo conduttore, i grani biologici e antichi e la lievitazione naturale.

C’è di più: Forno Brisa è un progetto dedicato alla panificazione che vede in prima linea Pasquale Polito, Davide Sarti e i loro breaders, 39 ragazzi con un’età media inferiore ai 30 anni che hanno il compito di produrre un pane onesto realizzato con farine provenienti per il 35% nei campi di grano di proprietà in Abruzzo. Il grano è coltivato in maniera sostenibile, le farine sono biologiche. E sostenibile è anche la vita dei panificatori del Forno Brisa: si panifica di giorno, al contrario di come si fa solitamente nei forni. Niente nottate in bianco, più felicità. Un modello di lavoro virtuoso che ha permesso a Forno Brisa di coltivare – è il caso di dirlo – tutta una nuova generazione di fornai: in troppi, ormai, rinunciavano alla bontà del pane per via delle condizioni di lavoro troppo sacrificanti.

Il successo del crowdfunding di Forno Brisa

Da anni Forno Brisa lavora con un gruppo di professionisti con cui condivide qualcosa di più di una visione, un gruppo del quale fanno parte Davide Longoni a Milano, Matteo Piffer di Panificio Moderno di Rovereto, Francesca Casci Ceccacci di Pandefra a Senigallia, Roberto Notarnicola di Mamm di Udine, Luigi Morsella del Mercato del Pane di Pescara. “L’obiettivo del crowdfunding è realizzare progetti in condivisione con loro, primo tra tutti la realizzazione del Mulino Collettivo in Abruzzo dove sarà macinato il grano che coltiviamo nei nostri terreni, elemento che consentirà di completare la filiera. Continuerà, inoltre, la digitalizzazione delle bakery e soprattutto si darà vita ad un nuovo modello di impresa fondato sulla intra-imprenditorialità; una struttura orizzontale e a rete con visione comune e talenti specifici che, messi a sistema, saranno capaci di migliorare il lavoro di tutti”, spiega Pasquale Polito. 

Dopo aver lanciato lo scorso dicembre la sua seconda campagna su Mamacrowd, ad oggi l’equity crowdfunding di Forno Brisa ha raggiunto oltre 3,5 milioni di euro. Tra i soci quasi mille persone tra fornitori, clienti, amici, investitori e fornai: Forno Brisa sta diventando la prima public company in Italia nel settore della panificazione.

Il tour Forno Brisa & Friends

Per raccontare la loro visione di impresa orizzontale e incontrare i propri soci e potenziali investitori, durante il mese di febbraio Brisa realizzerà una serie di incontri all’interno dei panifici che stanno sostenendo la campagna di equity crowdfunding. Ultima tappa, l’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food di Pollenzo, dove i fondatori si sono conosciuti e hanno sognato il loro modello di panificio bolognese sostenibile, ora diventato una solida realtà che guarda al futuro. 

  • 10 febbraio, Milano Panificio Longoni. Con Davide Longoni.
  • 14 febbraio, Senigallia Pandefrà. Con Francesca Casci Ceccacci.
  • 16 febbraio, PescaraMercato del pane. Con Luigi Morsella.
  • 21 febbraio, Pian di San Bartolo, Trespiano, FirenzeAccademia del Caffè Espresso Marzocco.
  • 27 febbraio, Pollenzo Università di Scienze Gastronomiche.
  • in progress, Udine, Mamm Ciclofocacceria. Con Roberto Notarnicola e Chiara Campeis.

Spumante: un anno da 104 milioni di bottiglie di Valdobbiadene

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I brindisi delle festività coroneranno un risultato entusiasmante per il Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Secondo il consueto “Rapporto Economico” annuale, il 2022 ha confermato la crescita di valore del prodotto e l’evoluzione della Denominazione, continuando un percorso di riconoscimento a livello internazionale avviato da diversi anni.

Una crescita che non ha minato la suggestione del territorio, patrimonio Unesco: “L’equilibrio che abbiamo saputo mantenere tra lo sviluppo dei mercati e l’integrità del nostro paesaggio – continua la Presidente – deve essere ancora oggi un valore da preservare. Ci proiettiamo verso il futuro con il compito di dare forma alla Denominazione del futuro, che dovrà necessariamente affondare le proprie radici nell’identità del nostro territorio: innovare costantemente rimanendo sempre fedele alla propria tradizione viticola ed enologica”.

Il vino , volano del turismo

Il cambiamento è evidente, il Valdobbiadene viene riconosciuto sempre più nel suo valore. Persino la situazione economica difficile dell’autunno non ha influito negativamente sui prezzi nel mercato all’origine del vino base e non ha abbassato neppure i prezzi dell’uva nella vendemmia 2022, che anzi hanno mostrato una netta crescita dei valori medi rispetto al 2021. “Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è un prodotto maturo che può vantare ed esprimere sul mercato il suo valore grazie all’unicità del suo terroir” commenta Diego Tomasi, il direttore del Consorzio.

Quello stesso territorio, affascinante nelle sue colline scoscese e attrattivo nelle sue lussureggianti asprezze, sta diventando sempre più una meta turistica apprezzata. Dopo un buon aumento dei flussi turistici osservato già nel 2021, nei primi sette mesi del 2022 gli arrivi e le presenze turistiche nel territorio del Conegliano Valdobbiadene Docg sono risultati in crescita rispettivamente del +61,8% e del +31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sul mercato nazionale (e a livello globale) sono stati quasi recuperati i valori pre-covid: l’offerta ricettiva ha saputo mantenersi stabile rispetto all’anno precedente con una capacità di esercizi e posti letto persino maggiore di quella presente prima della pandemia. La crescita turistica è frutto di un lavoro di squadra, al fianco degli altri attori del territorio, come l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, la Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, la Confraternita di Valdobbiadene, il GAL Alta Marca e le istituzioni del territorio.

Valore e sostenibilità

Insomma, se il 2021 è stato caratterizzato dalla piena ripresa delle attività economiche e si è concluso come l’anno di svolta per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, anche il 2022 terminerà con un segno positivo. 

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