Forno Brisa: il pane buono vale 3,5 milioni di euro

La Cucina Italiana

Il pane non è affatto tutto uguale. C’è il pane comune e quello di Forno Brisa, – insegna commerciale di Breaders srl società certificata B Corp® e Great Place to Work® – che con due campagne di equity crowdfunding ha già raccolto 3,5 milioni di euro. E ora punta ai 4 milioni. L’obiettivo? Realizzare progetti condivisi che mirino a un progetto virtuoso di bakery.

Cos’è Forno Brisa, il panificio virtuoso

Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, che cos’è Forno Brisa? Forno Brisa è di fatto un panificio, ma dalle ampie visioni. È presente con 4 punti vendita a Bologna oltre lo spaccio e il laboratorio, e ogni giorno sforna quattro o cinque varietà di pane. A fare da filo conduttore, i grani biologici e antichi e la lievitazione naturale.

C’è di più: Forno Brisa è un progetto dedicato alla panificazione che vede in prima linea Pasquale Polito, Davide Sarti e i loro breaders, 39 ragazzi con un’età media inferiore ai 30 anni che hanno il compito di produrre un pane onesto realizzato con farine provenienti per il 35% nei campi di grano di proprietà in Abruzzo. Il grano è coltivato in maniera sostenibile, le farine sono biologiche. E sostenibile è anche la vita dei panificatori del Forno Brisa: si panifica di giorno, al contrario di come si fa solitamente nei forni. Niente nottate in bianco, più felicità. Un modello di lavoro virtuoso che ha permesso a Forno Brisa di coltivare – è il caso di dirlo – tutta una nuova generazione di fornai: in troppi, ormai, rinunciavano alla bontà del pane per via delle condizioni di lavoro troppo sacrificanti.

Il successo del crowdfunding di Forno Brisa

Da anni Forno Brisa lavora con un gruppo di professionisti con cui condivide qualcosa di più di una visione, un gruppo del quale fanno parte Davide Longoni a Milano, Matteo Piffer di Panificio Moderno di Rovereto, Francesca Casci Ceccacci di Pandefra a Senigallia, Roberto Notarnicola di Mamm di Udine, Luigi Morsella del Mercato del Pane di Pescara. “L’obiettivo del crowdfunding è realizzare progetti in condivisione con loro, primo tra tutti la realizzazione del Mulino Collettivo in Abruzzo dove sarà macinato il grano che coltiviamo nei nostri terreni, elemento che consentirà di completare la filiera. Continuerà, inoltre, la digitalizzazione delle bakery e soprattutto si darà vita ad un nuovo modello di impresa fondato sulla intra-imprenditorialità; una struttura orizzontale e a rete con visione comune e talenti specifici che, messi a sistema, saranno capaci di migliorare il lavoro di tutti”, spiega Pasquale Polito. 

Dopo aver lanciato lo scorso dicembre la sua seconda campagna su Mamacrowd, ad oggi l’equity crowdfunding di Forno Brisa ha raggiunto oltre 3,5 milioni di euro. Tra i soci quasi mille persone tra fornitori, clienti, amici, investitori e fornai: Forno Brisa sta diventando la prima public company in Italia nel settore della panificazione.

Il tour Forno Brisa & Friends

Per raccontare la loro visione di impresa orizzontale e incontrare i propri soci e potenziali investitori, durante il mese di febbraio Brisa realizzerà una serie di incontri all’interno dei panifici che stanno sostenendo la campagna di equity crowdfunding. Ultima tappa, l’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food di Pollenzo, dove i fondatori si sono conosciuti e hanno sognato il loro modello di panificio bolognese sostenibile, ora diventato una solida realtà che guarda al futuro. 

  • 10 febbraio, Milano Panificio Longoni. Con Davide Longoni.
  • 14 febbraio, Senigallia Pandefrà. Con Francesca Casci Ceccacci.
  • 16 febbraio, PescaraMercato del pane. Con Luigi Morsella.
  • 21 febbraio, Pian di San Bartolo, Trespiano, FirenzeAccademia del Caffè Espresso Marzocco.
  • 27 febbraio, Pollenzo Università di Scienze Gastronomiche.
  • in progress, Udine, Mamm Ciclofocacceria. Con Roberto Notarnicola e Chiara Campeis.

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