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Dal Festival Franciacorta in Cantina, la nostra selezione

La Cucina Italiana

Si è appena conclusa la tredicesima edizione del Festival Franciacorta in Cantina, uno degli appuntamenti più divertenti per scoprire il territorio e la produzione di uno dei vini più amati d’Italia. Durante la kermesse, che si è svolta nei weekend del 10 e 11 e del 17 e 18 settembre, hanno aperto le porte ben 66 cantine, che hanno proposto agli appassionati un calendario di circa 300 eventi per ciascun fine settimana, tra visite e degustazioni guidate anche originali come i 5 food truck sulla terrazza Contadi Castaldi per un pairing non convenzionale, picnic in vigna speciali come lo Chic-Nic, immersi nel verde del parco dell’Albereta tra il lago d’Iseo e i vigneti della tenuta Bellavista per un breve trekking e un menù gourmet sull’erba, e ancora tour in bicicletta o a cavallo alla scoperta dell’area e molte altre iniziative. L’evento, che coinvolge anche i ristoratori e le attrazioni turistiche locali, come abbazie, castelli e musei, ha visto la partecipazione di circa 40.000 persone.

La Franciacorta è un territorio della provincia di Brescia, che si estende su 19 comuni, tra il lago di Iseo a Nord, il Monte Orfano a Sud, il fiume Oglio a Ovest e la città di Brescia a Est, e si trova a circa un’ora di auto da Milano. Il suo nome è sinonimo di bollicine Metodo Classico di qualità eccellente, a base delle uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, declinate in varie tipologie, che differiscono per il grado zuccherino e il tempo di affinamento in cantina, in modo da offrire una scelta di etichette perfette per ogni occasione, dall’aperitivo a tutto pasto, anche in abbinamento a ricette di carne importanti. Se ne sono accorti i wine lovers e le guide di settore, che ogni anno premiano i vini di molte cantine franciacortine. E visto che proprio in questi giorni stanno uscendo le classifiche con le migliori bottiglie ora in vendita, vi proponiamo la nostra selezione di bottiglie che vale la pena di mettere in fresco per il prossimo brindisi.

Cosa stappiamo?

Il Franciacorta Brut Rosé 2017 di Bellavista è uno Chardonnay con Pinot Nero, perfetto per accompagnare un tagliere di salumi, ma anche un piatto di tagliatelle ai funghi porcini.

Il Franciacorta Extra Brut Blanc 2018 di Contadi Castaldi è una nuova cuvée con il 50% di Chardonnay e il 50% Pinot Bianco: di grande freschezza, va bene come calice di benvenuto, ma anche per un sushi in compagnia.

  Il Franciacorta Nature 61 2015 di Guido Berlucchi ha la giusta struttura e complessità per un’intera cena a base di pesce: cominciate con dei crostini con il salmone affumicato, proseguite con un risotto ai frutti di mare e chiudete con una spigola al sale con verdure al forno.

Il Franciacorta Annamaria Clementi Rosé 2013 di  Ca’ del Bosco è un Pinot Nero di lungo affinamento, molto gastronomico: provatelo con il vitello tonnato o una zuppa di pesce.

Il Franciacorta Brut Satèn Magnificentia 2018 di Uberti è uno Chardonnnay in purezza dal sorso cremoso che sta molto bene con le tartare di pesce e i crostacei al vapore.

Come fare la piadina col friggione, classico antipasto romagnolo

La Cucina Italiana

Mai sentito parlare del friggione? È una tipica salsa romagnola, che richiede una lunga cottura e si serve con la classica piadina. Da preparare con cipolle e pomodori, richiama l’estate ed è davvero gustosa. Ci regala la ricetta del suo friggione la signora Flavia Valentini di Ozzano dell’Emilia (Bologna). Ex infermiera, Flavia è diventata celebre per aver ideato e brevettato un nuovo formato di pasta, gli Imbutini (per la loro forma che richiama piccoli imbuti), partendo da un misterioso strumento trovato in un mercatino nel 2013. Siete curiosi? Vi raccontiamo la sua storia sul numero de La Cucina italiana di maggio, ora in edicola. Nel frattempo, qui trovate un grande classico degli antipasti emiliani.

«La ricetta del friggione risale al 1886 ed è così tipica che è stata depositata presso la Camera di Commercio di Bologna: nel corso degli anni ha subito varie modifiche tra cui quella di usare l’olio extravergine al posto dello strutto, cosa che spesso faccio anch’io», ci racconta lei. Preparatelo in abbondanza e conservatelo in vasetti: vi accompagnerà per tutto l’anno.

Piadina romagnola

Ingredienti per 5 piadine

500 g farina 00
250 g latte
50 g strutto
10 g sale fino
1 bustina lievito per torte

Procedimento

Sciogliere lo strutto nel latte tiepido, aggiungere il sale, impastare energicamente per qualche minuto con la farina e il lievito. Dividere l’impasto in 7-8 palline, quindi stenderlo con il matterello fino ad arrivare a 3-4 mm di spessore. Cuocere in una padella antiaderente ben calda e cuocere 2-3 minuti, quando si colora girare e completare la cottura.

Friggione

Ingredienti per 8-10 vasetti

3 kg cipolle bianche
250 g pomodori pelati
10 g di strutto
sale grosso
zucchero

Procedimento

«Mondate, pelate e affettate sottilmente le cipolle, affettatele sottilmente, conditele con 1 cucchiaino di zucchero e 1 cucchiaio di sale grosso e mettetele a macerie dalle 2 alle 4 ore. Versate le cipolle e il liquido che avranno rilasciato in un tegame largo e fate rosolare lentamente con lo strutto e fate cuocere finché non diventeranno di un bel biondo dorato, sfumando di tanto in tanto con un po’ d’acqua per evitare che si attacchino. Tritate grossolanamente i pelati, quindi fate cuocere per altre due ore a fuoco moderato, mescolando frequentemente: dovrete ottenere una salsa cremosa».

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