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Gnocchi rossi di patate e concentrato di pomodoro

Gnocchi rossi di patate e concentrato di pomodoro

 

Non ho un carattere facile, per natura sono una bastian contrario rompiscatole. 

Non cedo facilmente, vado avanti allo sfinimento fino a quando riesco a dimostrare le mie ragioni, ma se scopro di avere torto, prima me la prendo con me stessa, poi inghiottito il rospo, chiedo scusa. 

Da ragazzina ero una ribelle, ma tenete conto che come figlia di un militare le mie ribellioni erano davvero ridicole. Quando da bambina ero arrabbiata, mamma mi racconta che per ripicca non mangiavo sapendo di colpire nel segno: ero uno scricciolo sottopeso, selettiva parecchio con il cibo e pur di vedermi mangiare facevano di tutto. Pensandoci bene, anche adesso faccio la stessa cosa, se sono arrabbiata non mangio, non colpisco nessuno, mi si chiude solo lo stomaco (ma non è un problema, ero uno scricciolo, ora non lo sono di sicuro, quindi saltare un pasto o due non cambia le cose).

Ma la bambina selettiva, la ragazzina ribelle e lo scricciolo che non sono più, hanno sempre amato gli gnocchi, che a casa nostra raramente si mangiano il giovedì, come da tradizione.

Ingredienti

1 kg di patate (io utilizzato quelle con la buccia rossa)

300-350 g di farina 00 

1 uovo medio

2-3 cucchiai di concentrato di pomodoro (dipende da quanto colore volete per i vostri gnocchi)

Procedimento

Immergere in acqua fredda salata le patate con la buccia ben lavata e lessarle fino a quando bucando con i rebbi di una forchetta, questi affonderanno senza resistenza.

Una volta cotte, scolare le patate, lasciarle intiepidire leggermente per farle asciugare, senza farle però raffreddare. 

Schiacciare le patate con l’apposito attrezzo versando la polpa in una terrina.

Aspettare qualche minuto prima di impastare, per evitare che diventino appiccicose e in modo da poterle lavorare senza scottarsi le dita.

Unire l’uovo, il concentrato di pomodoro e un pizzico di sale. A questo punto iniziare ad aggiungere la farina, evitando di aggiungerne più del necessario, fino ad ottenere un composto compatto che si lavora bene con  le mani.

Dividere l’impasto in porzioni, ricavare da ogni porzione dei filoncini e successivamente dei tocchetti dello spessore di 3 cm circa e lunghi 2-3 cm, a seconda di quanto grandi si preferiscono gli gnocchi.

A piacere potete rigare gli gnocchi con i rebbi della forchetta o con il riga gnocchi: personalmente li preferisco rigati perchè la mia mamma dice che oltre ad essere più belli, trattengono anche il condimento con cui li si accompagna.

Una volta pronti tutti gli gnocchi potete lessarli e condirli o allinearli su un vassoio e congelarli per averli pronti all’uso in ogni momento.

P.S. al momento di cuocerli, non tuffate troppi gnocchi nell’acqua a leggero bollore, ma la quantità di una quindicina per volta, questo eviterà che si attacchino tra di loro o sul fondo della pentola.

» Patate alla carbonara – Ricetta Patate alla carbonara di Misya

Misya.info

Innanzitutto pelate le patate, lavatele, tagliatele a tocchetti e sbollentatele per 7-8 minuti (i tempi possono variare in base alla dimensione dei tocchetti, fate sempre la prova con i rebbi di una forchetta: le patate devono risultare morbide senza arrivare a sfarsi).

Nel frattempo sbattete le uova con sale, pepe e formaggio.

In una padella antiaderente, fate rosolare la pancetta con un po’ di olio.
Quando le patate saranno fatte, scolatele, unitele alla pancetta e aggiungete il battuto d’uovo.

Mescolate velocemente, facendo rapprendere leggermente l’uovo, quindi spegnete il fuoco.

Le patate alla carbonara sono pronte, servitele subito.

Proteine buone, quali sono e dove trovarle

Proteine buone, quali sono e dove trovarle

Sono indispensabili per l’organismo. Se sono di qualità sono delle ottime alleate della linea e della salute. Ecco perché e quali sono i cibi da mangiare

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di assumere ogni giorno almeno un grammo per chilo di peso corporeo di proteine. Eppure la nostra dieta a volte ne è carente perché spesso vengono demonizzate. Altre volte invece a tavola si dà precedenza a fonti proteiche sfavorevoli alla salute, ricche di grassi saturi e colesterolo, come carne (soprattutto manzo e maiale), salumi e formaggi, uova che andrebbero invece consumate in quantità  adeguate. Il risultato? O ne mangiamo poche oppure scegliamo quelle sbagliate. Eppure portare in tavole le proteine buone, d’origine animale e vegetale, è fondamentale per mantenersi in linea e in salute. «Le proteine sono, insieme a carboidrati e grassi “buoni”, i macronutrienti essenziali dell’organismo», spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Sono coinvolte nei processi metabolici che consentono di ricavare energia». Sono inoltre indispensabili per la costruzione e il mantenimento della massa magra. «Gli aminoacidi essenziali che contengono, infatti, sono la componente fondamentale dei muscoli, delle cellule e dei tessuti, comprese di pelle e capelli». Hanno poi un buon effetto saziante. «Se consumate in quantità adeguate modulano la glicemia, i livelli di zuccheri nel sangue e danno sazietà». Hanno infine un effetto booster sull’umore. «Molti aminoacidi essenziali di cui sono ricchi sono precursori degli ormoni del benessere. Il triptofano, per esempio, favorisce la produzione di serotonina, il cosiddetto ormone della felicità. La tirosina invece è coinvolta nella sintesi della dopamina, che favorisce la motivazione». Il consiglio «è di dare precedenza a tavola a quelle che hanno un ridotto contenuto di grassi saturi e alternare quelle d’origine animale a quelle d’origine vegetale per assicurarsi una dieta varia e completa. Occorre, inoltre, non associarle mai tra di loro nello stesso pasto e mangiarle a pranzo e a cena in combinazione alle verdure che ne facilitano la digestione». Ecco allora quali sono le proteine buone e in quali cibi trovarle.

Carne bianca magra

La carne di pollo e quella di tacchino sono una buona fonte di proteine nobili, complete di tutti gli aminoacidi essenziali. «Rispetto alla carne rossa che andrebbe consumata una-due volte a settimana, ha meno grassi. Assicura vitamina B12 e ferro, indispensabili per la produzione di globuli rossi la cui carenza può causare stanchezza e debolezza», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino.

 Uova

Le uova sono un alimento che spesso è escluso dalla dieta, per via della convinzione sbagliata che il loro consumo sia dannoso. In realtà, consumate nella giusta quantità (2-4 uova a settimana) sode oppure alla coque, sono amiche della salute. «Contengono proteine ricche di aminoacidi essenziali che favoriscono la produzione del glutatione, un potente antiossidante. Apportano inoltre Omega 3 e minerali come il rame e lo zinco, essenziali per il corretto funzionamento del sistema nervoso».

Pesce

«Il pesce è una buona fonte di proteine nobili che possono essere consumate anche 4 volte a settimana. Quello azzurro (sardine, aringa, alici) e il salmone sono inoltre particolarmente ricchi di acidi grassi essenziali Omega 3, che grazie alla loro azione antinfiammatoria sono degli ottimi alleati della salute del cervello e del cuore».

Legumi

Fagioli, ceci, lenticchie, fave, piselli associati nello stesso pasto agli aminoacidi essenziali presenti nei cereali integrali o ai loro derivati come la pasta forniscono proteine complete. Sono inoltre poveri di grassi e privi di colesterolo, a vantaggio della linea e della salute», conclude la nutrizionista Nicoletta Bocchino.

Scoprite nella gallery gli altri cibi che sono fonte di proteine buone

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