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Aebleskivers: i pancake balls danesi

Aebleskivers: i pancake balls danesi

Si chiamano Aebleskivers e sono i famosissimi pancake danesi. Forse non sapevate si chiamassero così, ma li avrete sicuramente visti qualche volta.
Sono diversi da quelli classici prima di tutto per la forma e poi perché si preparano in una pentola di ghisa molto particolare.
Ve li raccontiamo per bene!

Pancake balls

I pancake danesi hanno una forma molto particolare perché sono sferici, infatti vengono chiamati anche Pancake balls.
Questo perché non sono cotti in padella antiaderente normale come i pancake classici, ma in una padella che presenta degli incavi all’interno nei quali va versato il composto.
Potete tranquillamente trovarla online o nei negozi specializzati in prodotti per la cucina e per la pasticceria.

La base

Il composto base di questi pancake si prepara con gli stessi ingredienti dei classici pancake, più qualche aggiunta.
Abbiamo quindi la farina, il bicarbonato e le uova, ma anche il latticello, il succo di arancia e degli aromi come il cardamomo che danno a questi dolci un gusto davvero unico e inconfondibile.

La ricetta dei pancakes danesi

Ingredienti

450 g di farina 00
400 ml di latticello
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di lievito o di bicarbonato
3 uova
un’arancia
olio di semi
cardamomo

Procedimento

Per prima cosa separate i tuorli dagli albumi.
Mescolate i tuorli con il succo di mezza arancia, il latticello e 3 cucchiai di olio.
A parte mescolate la farina con lo zucchero, il cardamomo, la scorza dell’arancia e il lievito.
Montate a neve gli albumi e poi unite gli ingredienti liquidi ai secchi e per ultimi i gli albumi.
Lasciate riposare per qualche minuto il composto e nel frattempo scaldate sui fornelli la padella dopo averla unta un po’.
Versate il composto negli incavi senza riempirli completamente e lasciate cuocere per tre minuti a fuoco medio-basso.
Poi con uno stuzzicadenti girate tutte le palline sull’altro lato e lasciate cuocere per altri due minuti.

Come servire i pancakes vegani

Gli Aebleskivers vanno mangiati caldi spolverizzati con abbondante zucchero a velo, ma possono essere accompagnati anche da una buona confettura di frutti rossi, come lamponi o ribes, perché il contrasto tra la dolcezza dell’impasto e l’acidità della frutta crea un incontro straordinario.

 

La “bagna fèrgia”: versione estiva della bagna cauda

La "bagna fèrgia": versione estiva della bagna cauda

Si chiama “bagna fèrgia” ed è una specialità di Villanova d’Asti. Ha un sapore molto simile a quello della bagna cauda: gli ingredienti sono praticamente gli stessi. Si serve con le verdure, crude o cotte

Nostalgici della bagna cauda? La tipica salsa piemontese da servire con le verdure è un piatto contadino che tradizionalmente viene preparato in autunno, nel periodo della vendemmia, e che scalda le giornate più fredde e buie dell’anno: di sicuro nessuna “cusinera” si azzarderebbe a proporla per un pranzo domenicale di giugno.

La bagna fèrgia

Ma ne esiste anche una versione estiva, meno popolare: si chiama “bagna fèrgia” (fredda), ed è una specialità di Villanova d’Asti. Ha un sapore molto simile a quello della bagna cauda, anche perché gli ingredienti sono praticamente gli stessi. E si serve con le verdure, cotte o crude, oppure sulle bruschette. È adatta anche per condire la pasta o il riso e si abbina bene a un bicchiere di Grignolino o di Arneis.

Come si prepara?

Ingredienti

Per una dose per quattro persone servono 200 grammi di acciughe sotto sale, 250 di olio extra vergine di oliva, due spicchi di aglio e pepe nero. E verdure miste da condire: i classici peperoni, il cavolo, il sedano, i pomodori, i cipollotti, i cardi, i porri.

Procedimento

Occorre lasciare in ammollo in acqua fresca le acciughe per 30 minuti, lavarle sotto l’acqua corrente, togliere le lische e asciugarle bene con la carta assorbente da cucina. Secondo la tradizione, le acciughe dovrebbero essere tritate con l’aglio fino a ottenere una pasta finissima, ma per velocizzare e semplificare l’operazione si può usare il mixer. Alla pasta occorre unire l’olio a filo, e sbattere con la forchetta come per preparare una maionese. A qualcuno piace aggiungere anche il succo di mezzo limone. Quando il composto diventa cremoso, aggiungere un po’ di pepe nero e lasciare riposare almeno un’ora. Chi preferisce una salsa più consistente può aggiungere un po’ di mollica di pane imbevuta nel latte e strizzata bene.

Esiste anche un piccolo trucco per chi vuole evitare gli effetti dell’aglio crudo: lo si può cuocere in forno a temperatura dolcissima, avvolto in un foglio di alluminio.

Ricerche frequenti:

» Gnocchi di carote – Ricetta Gnocchi di carote di Misya

Misya.info

Innanzitutto pelate le carote, eliminate le estremità, lavatele, asciugatele e tagliatele a tocchetti.
Cuocetele per 5 minuti circa al microonde o per 10 minuti al vapore (in entrambi i casi, devono risultare ben cotte), lasciatele intiepidire, quindi frullatele.

Disponete la farina a fontana in una ciotola e aggiungete al centro le carote e il sale.
Impastate fino ad ottenere un composto morbido, liscio e non appiccicoso (se dovesse risultare troppo appiccicoso, aggiungete ancora poca farina), quindi lasciate riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente.

Finito il riposo, dividete l’impasto in più parti, formate dei lunghi cordoncini larghi circa 1,5 cm e tagliateli in gnocchi lunghi circa 2 cm.

Rigate gli gnocchi passandoli velocemente sui rebbi di una forchetta, in modo da dargli il tipico aspetto.

Man mano che sono pronti, disponete gli gnocchi su un vassoio infarinato, lasciando un po’ di spazio tra l’uno e l’altro.

Lessate gli gnocchi di carote in acqua bollente salata, scolandoli man mano che salgono a galla, conditeli a piacere e serviteli.

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