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Come fare il pane senza glutine

Come fare il pane senza glutine

In tempo di lockdown tutti si scoprono panificatori. E i celiaci? Ecco la ricetta perfetta, gluten free, firmata da una vera esperta, a partire dalla pasta madre senza glutine

Come preparare in casa un pane senza glutine fragrante e gustoso? Magari partendo da quel lievito madre tanto amato da chi si dedica alla panificazione casalinga, ma preparato in modo sicuro e gluten free? Sara Papa, docente e scrittrice gastronomica, grande esperta di pane, ci svela i segreti per un risultato perfetto.

Per un risultato perfetto

A partire dalla scelta della farina, che deve essere di qualità. «Quella che ho usato io è un mix di amido di mais, farina di grano saraceno, farina di riso e fibra di xilium, cui vengono aggiunti sale e zucchero come conservanti. Si ottiene un pane scuro, davvero saporito. Come per il pane “normale”, poi, sono da preferire le farine macinate a pietra». La qualità degli ingredienti usati si riflette in primo luogo sul lievito madre: qualità della farina che influisce in primo luogo sul lievito madre.

«Con questo tipo di farina si ottiene un lievito madre più veloce rispetto a un lievito fatto con farina glutinata. Inoltre avremo il risultato di  una lievitazione non acida e di un pane con un’alveolatura ben sviluppata. Le materie prime utilizzate e la temperatura ambientale sono in questo caso di fondamentale importanza. Il principio vale anche per l’acqua: non deve essere di rubinetto, dato che viene spesso resa potabile attraverso l’aggiunta di sostanze antibatteriche, ma deve essere il più possibile naturale. Questo lievito madre, visto l’ottimo risultato ottenuto in fase di prima fermentazione, può essere rinfrescato, ma non ha necessariamente bisogno di rinfreschi: può essere prodotto e utilizzato al momento del bisogno. Per diminuire i tempi di lievitazione per gli impasti, possiamo aumentare la quantità di lievito madre, utilizzando tutto quello preparato. Per dare una spinta maggiore, si possono unire 5 grammi di lievito di birra».

Selezionati gli ingredienti e preparato il lievito, si può passare a impastare il pane: chi non avesse tempo o voglia di partire dal lievito madre potrà utilizzare un panetto da 25 grammi di lievito compresso (lievito di birra). In ogni caso occorre seguire «scrupolosamente la ricetta, soprattutto per quanto riguarda temperature e umidità. L’impasto va lavorato preferibilmente a mano: è molto facile e con l’impastatrice si appiccicherebbe dappertutto. Per donare croccantezza, nella ricetta suggerisco l’uso di alcuni semi, ma si possono sostituire con quelli preferiti, oppure unire del grue di cacao o scegliere la frutta secca». Il risultato è assicurato: un pane senza glutine buono per tutta la famiglia.

La ricetta del pane senza glutine

Per il lievito madre senza glutine

Ingredienti

250 g di acqua oligominerale naturale
150 g di farina per pane senza glutine
5 g di miele

Procedimento

Lavorate tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto senza grumi, mettetelo in un contenitore alto e stretto, coperto con un panno umido e aspettate che avvenga la fermentazione. La temperatura dell’ambiente ideale è di 23-24 °C. Dopo 24 ore circa il lievito è pronto. Quando è pronto deve raddoppiare il suo volume: nel momento in cui ha raddoppiato, va utilizzato subito.

Per il pane senza glutine

Ingredienti

600 g di farina senza glutine per pane e pizza
550 g di acqua a 27°C-30°C
300 g di lievito madre senza glutine
50 g di semi di sesamo
50 g di semi di girasole
50 g di semi di lino
5 g di lievito di birra

Procedimento

Tostate in forno i semi, immergeteli ancora caldi in 120 g di acqua fredda e fateli raffreddare, quindi miscelateli alla farina. Impastate la farina con i lieviti e l’acqua; il sale non va aggiunto in quanto è già presente all’interno della farina. È importante aggiungere l’acqua piano piano, in modo che nell’impasto non si formino grumi. Una volta terminato l’impasto, lasciatelo riposare per almeno 15 minuti in modo che gli amidi si idratino e la pasta prenda consistenza.

Formate il pane con le mani bagnate, mettetelo in uno stampo per pane in cassetta foderato con carta da forno (oppure imburrato e infarinato) e fatelo lievitare fino al raddoppio del volume a una temperatura di 28°C: potete metterlo nel forno con solo la luce accesa per avere un po’ di calore.

Cuocete il pane per circa 50 minuti in forno già caldo a 190°C . Dopo la cottura, sformate il pane dalla cassetta e rimettetelo in forno direttamente sulla griglia per 3-4 minuti.

Se volete realizzare una pagnotta, ponete a lievitare l’impasto in una ciotola foderata con un canovaccio di cotone o di lino infarinato; fate lievitare a una temperature di 28°C circa (sempre adatto il forno con la lucina accesa; molti forni hanno 2 luci e la temperatura va oltre i 30 gradi: in questo caso occorre tenere leggermente aperto lo sportello). Quando la pagnotta avrà raddoppiato il suo volume, rovesciatela sulla teglia o, meglio ancora, su una pietra refrattaria preriscaldata alla massima temperatura. Fatelo cuocere alla massima temperatura per 10 minuti, poi abbassate a 180°C per 30-35 minuti.

Ricerche frequenti:

I ravioli “al verde” di Stefano Baiocco

I ravioli "al verde" di Stefano Baiocco

L’executive chef di Villa Feltrinelli a Gargnano è uno dei maestri della cucina vegetale. La sua ricetta esalta erbe di campo, verdure e foglie sino a creare una tavolozza di gusto e profumi

Stefano Baiocco – executive chef della stupenda Villa Feltrinelli – è l’uomo giusto al posto giusto, e anche nel momento giusto considerando che nel continuo sviluppo della cucina vegetale, il cuoco marchigiano (ormai adottato da Gargnano, cittadina sulla sponda bresciana del Garda) è un maestro. Il suo Green è uno dei migliori degustazione sul tema in Italia, perché – forte del suo giardino, chiamarlo orto fa sorridere – crea delle tavolozze di colore, piene di sfumature e profumi. Le esperienze per il mondo – sino a pochi anni fa, Baiocco utilizzava i mesi di chiusura dell’hotel per studiare nelle cucine importanti – si sono innestate su un talento e una raffinatezza naturali sino a creare uno stile molto personale, che si vede (e si sente) dagli appetizer sino alla piccola pasticceria. Considerando anche la location unica e il servizio perfetto, non stupisce che il ristorante del Grand Hotel abbia Due Stelle Michelin e sia al vertice anche delle altre guide culinarie, italiane e internazionali.

Una (certa) libertà negli ingredienti

Vivendo in piena primavera e ben sapendo la sua arte sul vegetale, non potevamo che chiedere a Stefano un piatto vegetariano. Ed ecco i Ravioli al verde. Ve lo diciamo subito, non spaventatevi per l’apparente complessità della ricetta. Non ci sono sottovuoti, né rifiniture complicate, così come bastano pentole normali, un frullatore e magari un’impastatrice. Semmai il problema può essere quello della spesa…«C’è chi ha la fortuna di avere un orto o un giardino e questo rappresenta un vantaggio», spiega Baiocco. «Poi sottolineo che ho scelto ingredienti di stagione: oltre al gusto regalano un effetto cromatico alla preparazione. Ma possono essere utilizzate anche altre tipologie di erbe, verdure e foglie a seconda dei gusti e della reperibilità. Gli elementi fondamentali restano tali e si trovano anche nella grande distribuzione». Più che la mano – lo ripetiamo – occorre un po’ di tempo per il piatto, aspetto che sino al 4 maggio non dovrebbe mancare. «Sembra una preparazione molto difficile, in realtà il solo errore da evitare è non avere pazienza e non seguire un passaggio alla volta. Con la giusta dose di concentrazione, verranno dei buonissimi ravioli», conclude lo chef.

Ingredienti per 4 persone

Per la pasta alla clorofilla
Impastate in modo energico (o con la planetaria) 400 g di farina 200 W, 200 g di semola, 6 tuorli, 3 uova intere, 10 g di sale, 90 g di purea di spinaci, anche se l’ideale sarebbe la stessa quantità di clorofilla di prezzemolo. Coprite la pasta con pellicola alimentare e lasciate riposare in frigorifero per un paio di ore.

Per la farcia
Sbollentate per un minuto in acqua 300 g di erbe miste (tra cui radicchietti selvatici, bietoline, borraggine, cicoriette, verze, mizuna, denti di leone), fatele raffreddare e tritatele. Rosolate 100 g di patate lessate in olio extravergine, aglio, rosmarino e peperoncino e poi aggiungete le erbe di campo e insaporite per alcuni minuti. Tritate il tutto finemente e lasciate asciugare su un panno in frigorifero.

Per la crema di basilico
Mixate con un frullatore a immersione 270 g olio extravergine di oliva, 230 g basilico sbianchito, 75 g pinoli tostati, 30 g parmigiano.

Per le verdure cotte
Asparago verde, lamina di zucchine, bietoline, bietoline gialla, spinacio, friggitello, pomodoro verde, foglia di barbabietola. Cuocete in extravergine il friggitello, il pomodoro e l’asparago alla griglia e il resto delle verdure in acqua per alcuni secondi.

Per le foglie crude
Spinacio selvatico, finocchietto, erba di San Pietro, spinacio frutice, lattughino, pimpinella e sedum. Basta pulirle accuratamente.

Per la salsa di bieta
Sbollentate 200 g di foglie di bietola (solo la parte verde ) in acqua, raffreddatele in acqua e ghiaccio. Frullatele con acqua minerale ed aggiungete un filo di olio extravergine di oliva.

Per la crema di broccoli
Frullate nel mixer 200 g di broccoli cotti con sale, pepe e qualche goccia di colatura di alici, in alternativa aggiungete due filetti di alici salate.

Per la purea di piselli
Stufate uno scalogno in olio, aggiungete 200 g di piselli freschi piselli e lasciateli cuocere velocemente aggiungendo un po’ di acqua. Frullate il tutto aggiungendo le foglie sminuzzate di un rametto di menta. Se desiderate una purea ben liscia passatela al setaccio.

Preparazione finale

Tirate la pasta e confezionate i ravioli con la farcia di erbe di campo. Cuoceteli in acqua salata e glassateli in padella con burro, parmigiano e la crema di basilico. Impiattate, aggiungete le creme e le puree precedentemente riscaldate e terminate decorando con le verdure cotte e le foglie crude.

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