Tag: ricetta di torta al cioccolato

Salsa al cren, il wasabi italiano

Salsa al cren, il wasabi italiano

La salsa al cren è un accompagnamento a base di rafano. Non l’avete mai provata? Farla in casa è facile, ma attenzione: è solo per palati forti!

Siete amanti del bollito, ma vi siete stancati di insaporirlo solo con la salsa verde? Oppure avete delle uova che stanno per scadere e volete farcirle in modo insolito, aggiungendo un tocco piccante al piatto? La soluzione è tutta in un’unica risposta: la salsa al cren.

Cos’è il cren

Niente di esotico: il cren è conosciuto anche come rafano, ed è una radice che cresce spontanea nei territori collinosi e montani dell’Appennino Tosco-Emiliano. Raramente la si può trovare anche più a sud, nel Lazio o in Basilicata.

Da questa radice si può ottenere questa salsa, che però non è per tutti: solo i palati che amano sapori forti e decisi possono affrontarla! Infatti, ha un gusto decisamente piccante e pungente.

Farla in casa è molto semplice e veloce: occorrono pochi ingredienti e circa mezz’ora. Qui sotto, trovate la ricetta passo passo, mentre nella nostra gallery qualche suggerimento su dove comprarla e con cosa abbinarla.

Come fare la salsa al cren

Ingredienti

Per preparare in casa la salsa al cren, vi occorrono: 250 gr di radice di rafano o cren, 100 gr di mollica di pancarrè, 75 gr di aceto bianco, 15 gr di zucchero, 30 gr di olio evo, sale qb.

Procedimento

Procuratevi una radice fresca di cren, lavatela bene sotto l’acqua corrente, rimuovendo ogni residuo di terra, poi raschiate via la buccia. Ora, tagliatela finemente e mettetela da parte. Prendete il pancarrè, rimuovetene i bordi e tagliate la mollica a cubetti. Unite questa al cren sminuzzato e ammollate il tutto con l’aceto bianco, unendo anche l’olio evo, lo zucchero e il sale. Mescolate con un cucchiaio vigorosamente e se serve, impastate il tutto anche con le mani, fino a ottenere un impasto cremoso e omogeneo: ecco la salsa al cren.

Ricerche frequenti:

Tortino di alici e patate: un secondo facile (ed economico!)

Tortino di alici e patate: un secondo facile (ed economico!)

Alici e patate insieme cotte nel forno con una panatura dorata. Un abbinamento da leccarsi i baffi!
Questo è un piatto che costa pochissimo perché fatto con pochi ingredienti molto economici. Solo patate e alici e poco altro ancora.
Ovviamente la freschezza del pesce fa la differenza, quindi sceglietelo con cura nella vostra pescheria di fiducia.
Le alici costano così poco e sono talmente facili da reperire che non vale la pena scegliere quelle surgelate.

Come pulire le alici

Anche se non siete molto abili nella preparazione di piatti a base di pesce, non preoccupatevi perchè le alici sono molto facili da lavorare.
Basta staccare la testa con le mani, quindi con il pollice tirare via la lisca e le interiora, infine, sciacquare molto bene sotto un getto di acqua fredda.
Le alici sono buonissime sia infarinate e fritte in abbondante olio bollente, sia semplicemente cotte in forno con pan grattato e prezzemolo.

Come pulire le acciughe
Come pulire le acciughe
Come pulire le acciughe
Come pulire le acciughe
Come pulire le acciughe

La ricetta del tortino di patate e alici

Con le alici, insieme alle patate, si può realizzare questo tortino, perfetto da portare a tavola se avete ospiti perché è molto bello da presentare. Per prepararlo, per prima cosa bollite le patate con la buccia.
Schiacciatele con un passapatate e conditele con un uovo, parmigiano grattugiato, prezzemolo tritato, sale e pepe. Se volete aggiungete anche uno spicchio di aglio schiacciato.
Imburrate degli stampini monoporzione di alluminio e poi spolverizzate con del pangrattato.
Foderate gli stampini con le alici ben pulite disponendole ordinatamente sul fondo e sui bordi.
Aggiungete al centro di ogni stampino il composto di patate e chiudete con altre alici.
Condite con un filo di olio evo e cuocete a 200° per circa 20 minuti.
Servite i tortini caldi dopo averli estratti dagli stampini e accompagnateli con verdure grigliate o con un sughetto di pomodorini.

Ricerche frequenti:

Pasta con sapa e noci, ricetta autunnale marchigiana

Pasta con sapa e noci, ricetta autunnale marchigiana

Nelle Marche l’autunno e la vendemmia si festeggiano con uno speciale piatto regionale, ovvero una pasta condita con mosto cotto di uva (sapa) e noci tritate

Chiunque abbia trascorso il periodo della vendemmia nelle Marche avrà certamente sentito parlare della pasta con sapa e noci, un piatto regionale che racchiude in sé la magia dei sapori e dei profumi dell’autunno. Per questa ricetta, di cui non mancano varianti creative, si utilizza in genere un formato di pasta corta simile ai paccheri o ai rigatoni, che nella tradizione culinaria e nel dialetto marchigiano è detta vucculotti.

Sapa (mosto cotto): caratteristiche e utilizzi in cucina

Nelle Marche, in autunno, non si produce solo il consueto vino novello, ma anche la sapa, nota in altre regioni d’Italia col nome di saba o vincotto. Si tratta di una sorta di sciroppo d’uva (alternativamente preparato con i fichi) che si ottiene dalla cottura del mosto. Per preparare questo ingrediente, uno dei prodotti più antichi e più noti legati alla tradizione e all’alimentazione contadina marchigiana, il mosto appena spremuto viene versato in un paiolo di rame con l’aggiunta di qualche noce con il guscio, che aiuta a non far attaccare il succo d’uva sul fondo della pentola durante la cottura. La lenta cottura e bollitura può considerarsi ultimata quando il liquido arriva a ridursi di un terzo rispetto all’inizio. Una volta pronto, questo sciroppo dal colore scuro e dal sapore zuccherino viene impiegato nella preparazione di dolci casalinghi o per condire pietanze povere quali la polenta o gli gnocchi fritti, ma anche per guarnire formaggi, insalate e gelati. Nelle Marche e non solo, la sapa può anche essere un ottimo condimento per primi piatti a base di pasta, poiché conferisce alla preparazione un sapore leggermente agrodolce, un piacevole aroma di vino e un colore rossastro.

Vucculotti sapa e noci: la ricetta classica e le sue varianti

Per la ricetta di questo primo della cucina tradizionale marchigiana servono pochi semplici ingredienti, ovvero i maccheroni (vucculotti), la sapa, le noci sgusciate e tritate, un po’ di pangrattato (pane secco grattugiato in casa), olio extravergine di oliva, sale e pepe nero macinato. Una volta cotta la pasta vi si possono incorporare, mescolando, tutti gli altri ingredienti, aggiungendo se necessario un po’ di acqua di cottura. A questo punto, i vucculotti possono essere serviti e conditi con una ulteriore macinata di pepe. La ricetta classica può essere personalizzata nei modi più disparati, ad esempio con una aggiunta di acciughe, olive e prezzemolo tritato o di ricotta e parmigiano grattugiato.

Questo piatto rappresenta un’ottima scusa per un viaggio nelle Marche durante il periodo della vendemmia, in particolare nel comune di Rosora, in provincia di Ancona, dove a metà ottobre viene celebrata la Festa della sapa.

Foto: Vino_cotto_ingrediente pasta marche sepa e noci_Wikipedia.jpg

Proudly powered by WordPress