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La torta insalata è la nuova torta salata: l’idea per Natale

La Cucina Italiana

Mai sentito parlare o assaggiato la torta insalata? Pronti, via!

Fra gli antipasti di Natale, di verdure ne campeggiano davvero poche, giusto quelle dell’insalata russa o di quella di rinforzo, ed è un vero peccato. Non che proprio durante la cena della Vigilia o il pranzo del 25 si debba pensare necessariamente a fare una dieta sana, ma qualcosa di fresco, croccante e colorato completa il menù, e aiuta anche a godersi meglio gli altri piatti. Per ampliare l’offerta di piatti vegetali da servire agli ospiti però si può guardare oltre alla sola tradizione. Arrivano in aiuto ispirazioni internazionali (e pasticcieri di grido come chef Ernst Knam) che propongono la salad cake, ovvero la torta insalata.

Le salad cake di Knam

Nel catalogo per il Natale 2023 di Ernst Knam ecco che campeggiano fra le proposte salate del noto pastry chef milanese, proprio fra cioccolatini e panettoni gastronomici. «Per realizzarle vengono utilizzate le stesse tecniche delle torte dolci ma con ingredienti salati. Posso essere servite come antipasti o anche come seconde portate», ed ecco quindi la Catalana, una pasta brisé salata al profumo di limone, crema soffice di formaggio spalmabile, polpo, sedano semi canditi, pomodorini freschi e pomodorini confit, il tutto decorato con fogli d’oro 24k, oppure l’Esotica con del pan di Spagna al wasabi, crema spalmabile al wasabi, salmone marinato all’aneto e uova di salmone. Knam sforna torte salate che vengono riempite di ingredienti freschi, da servire a temperatura ambiente, come sostituto inconsueto alle tartine. L’idea però, ammette lo chef, viene da lontano. «Le Salad Cakes nascono circa 10 anni fa in Giappone».

FRANCESCO MION

Salad Cake, dal Giappone con furore

L’idea è venuta precisamente nel 2015 alla food stylist Mitsuki Moriyasu nel suo caffè, Bejidekosarada, a Nagoya, in Giappone, dove ha sostituito torte cariche di glasse e zuccheri ad una inedita pasticceria salata. Le sue VegedecoSalad® sono completamente vegetali, a base di un pan di Spagna di farina di soia e riso, tofu e verdure crude, “glassate” di formaggio vegetale spalmabile, da tagliare a spicchi e mangiare con la forchetta. Un’idea semplice ma di grande impatto visivo che le aveva regalato grande notorietà. Il successo era stato tale che la giovane cuoca era finita persino sulla CNN, rendendo il fenomeno planetario. Le Salad Cakes erano diventate un fenomeno globale.

Ricerche frequenti:

La città di Napoli ha un nuovo murale: Partenope, Madre dei quartieri

La Cucina Italiana

Che la città di Napoli riservi sempre qualche piacevole sorpresa, è cosa nota. Che sia una delle capitali italiane della street art, forse, non lo è altrettanto.
Se avrete l’occasione di fare un tour guidato della città per andare alla scoperta di queste opere a cielo aperto (ci sono guide specializzate proprio in questo), la quantità e la qualità vi lasceranno a bocca aperta.
Proprio come il nuovo gigantesco murale donato da Voiello a Napoli e realizzato dall’artista Leticia Mandragora in collaborazione con il collettivo di fashion designer partenopei VNMNS1926.

La sirena di Napoli

Il murale Partenope, Madre dei quartieri di Napoli, che rappresenta la sirena Partenope, mitica fondatrice della città, si trova in piazza Francesco Muzii, nel quartiere Arenella, riporta alle origini della città e sottolinea la bellezza e la varietà dei quartieri che la compongono.
La sirena Partenope, secondo una delle leggende che la riguardano, era fra quelle che nell’Odissea di Omero tentarono di ammaliare Ulisse. Disperata per l’insuccesso, decise di togliersi la vita e il suo corpo, trascinato dalle onde, approdò nel golfo di Napoli, sull’isolotto di Megaride. Qui in piazza Muzii tiene delle spighe di grano in mano simbolo di fecondità e abbondanza e proprio sulla coda, raffigurati come squame, ci sono i 30 stemmi che identificano i quartieri.

L’artista

L’artista, Leticia Mandragora, nata a Madrid da madre spagnola e papà napoletano, è legata a doppio filo al capoluogo campano, tanto da decidere di trasferircisi all’età di 15 anni. La città ospita diverse sue opere tutte caratterizzate dall’uso del blu cobalto (Maradona, Sophia Loren, Eleonora de Fonseca Pimentel) – colore che contraddistingue da sempre anche la brand identity di Voiello – e dall’intensità delle espressioni che la sua interpretazione rende ancora più realistiche. Inoltre, la sua predilezione per la rappresentazione di soggetti femminili si lega perfettamente all’idea alla base del murale.

Un momento dell’inaugurazione: Clementina Cozzolino, presidente della Quinta municipalità (seconda da sinistra), l’artista Leticia Mandragora, la coppia di designer VIENMNSUONNO1926, Francesco Del Porto, president region Italy Barilla e di Gianpasquale Greco, critico d’arte e dottore di ricerca all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Ricetta Dessert al panettone | La Cucina Italiana

Ricetta Dessert al panettone | La Cucina Italiana

Il dessert al panettone è un’idea perfetta per portare in tavola in modo originale uno dei dolci tradizionali di Natale e anche per riciclare il panettone avanzato durante le Feste

Il dolce si ispira alla ricetta del panettone ghiacciato alle tre creme di Iginio Massari, nato a Brescia nel 1942 e oggi riconosciuto tra i più grandi pasticcieri del mondo, nonché uno dei «padri» del panettone e del pandoro contemporanei.

Preparare il dessert al panettone è semplice: il panettone va tagliato a cubi che vanno rosolati nel burro, spruzzati con un alcolico e spolverizzati di zucchero a velo; questi vanno poi disposti in un piatto o in una coppa inframmezzandoli con crema alla vaniglia, crema al cioccolato e panna montata.

Ricerche frequenti:

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